Qui tutto bene. Sto trascorrendo le ferie ad Ascoli Piceno (dove sono nato e vissuto per 36 anni) per stare un po' coi miei. Arquata è a 30km da qui, il terremoto non ha danneggiato niente ma mi ha devastato dentro. La prima scossa è stata da brividi, non terminava MAI. Mi sono svegliato in mezzo a un casino bestiale senza capire se fosse un sogno o realtà, ci ho messo un bel upo' a focalizzare, e a quel punto non avevo scelta (4º piano) se non posizionarmi sotto una trave portante e aspettare. Il fatto che la luce fosse saltata ha dato quel tocco drammatico in più. Quando è tornata ho trovato roba saltata dalle mensole, flaconi di saponi vari sparsi per il bagno, le ante dell'armadio aperte. Tremenda la sensazione di impotenza davanti a un'entità non misurabile nè prevedibile, apparentemente inarrestabile.
Agghiacciante sentire abbaiare i cani in anticipo sulle scosse successive, il vociare concitato della gente raccolta nel cortile sottostante, le ambulanze che andavano e venivano ininterrottamente. Non ho chiuso più occhio, mi sono disteso nuovamente sul letto coi nervi a pezzi solo intorno alle 7 del mattino, vestito e pronto a scattare.
Lo so, è nulla a confronto di quanto successo nelle zone epicentriche, ma mi ha comunque sconvolto, nonostante l'abitudine a conviverci (Ascoli è notoriamente sismica).
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