Autore Topic: Critica alla critica videoludica.  (Letto 49939 volte)

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Offline Account_191220

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Critica alla critica videoludica.
« il: 21 Nov 2012, 11:30 »
Poi, si può anche sostenere che il servizio migliore per il tuo cliente investitore lo fai creando un sito che piace ai lettori, che sia affidabile e onesto, che non venga identificato come venduto, che poi è anche un po' quel che penso io, ma rimane il fatto che il rapporto fra chi paga per un servizio e chi viene pagato per un servizio è molto chiaro.
Interessante questo problema. Che è un pò il problema dell'imprenditoria soprattutto italiana (credo, per esperienza).
Offrire un buon servizio al cliente finale, facendo il proprio lavoro nella maniera più profesionale possibile, rende più fruttevole anche all'investitore/padrone tutta la baracca sul lungo termine. Aumentando l'affidabilità e gli utenti, sempre sul lungo termine.
Ma non sempre si organizza in questa ottica, ma spesso si pensa al tutto e subito rischiando di far sfasciare il giocattolino in breve tempo, perdendo credibilità per puntare al soldo diretto dello sponsor di turno. Chi ci va di mezzo di solito sono i dipendenti...e in seconda battua i clienti, anche se su internet oramai è facile non farsi fregare, visto la possibilità di ricerche incrociate.
Questo vale un pò per tutti i settori, tra l'altro.
« Ultima modifica: 21 Nov 2012, 11:33 da Kabuto »

Offline giopep

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #1 il: 21 Nov 2012, 11:32 »
Direi che è il problema dell'Italia (se non dell'umanità intera :D) in generale. Voglio dire, guarda la politica, dove tutti pensano al proprio orticello/mandato e non si lavora mai veramente per il futuro...
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Offline Account_191220

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #2 il: 21 Nov 2012, 11:35 »
Ma infatti, è un male comune questo a tutta l'industria/sociale italiano. Anche se, il caso Gamespot dimostra come questo non sia una verità inscalfibile, anche all'estero qualche problemino se lo pongono.

Offline Wis

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #3 il: 21 Nov 2012, 11:40 »
E' anche vero che tutti vorrebbero una critica onesta e scevra di pressioni, ma nessuno oggi sarebbe disposto a pagare per averla.
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Offline Darrosquall

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #4 il: 21 Nov 2012, 11:41 »
Qui, e giuro che poi la smetto che siamo veramente tanto OT, anche se è interessante, si scoperchia un altro pentolone.

Dal punto di vista, diciamo, etico, giornalistico, i "clienti" di chi cura un sito di videogiochi sono i lettori: per loro si lavora, per loro bisogna dare il meglio, essere onesti ecc...

Ma se vogliamo essere pignoli e materialisti, i clienti veri, nel senso di "chi paga soldi per ricevere un servizio", sono gli investitori. Chi cura un sito, al di là di qualche caso specifico, non riceve soldi dai lettori, viene pagato solo ed esclusivamente dagli investitori. I clienti sono loro.

Ed è una gran brutta zona grigia, eh.

Poi, si può anche sostenere che il servizio migliore per il tuo cliente investitore lo fai creando un sito che piace ai lettori, che sia affidabile e onesto, che non venga identificato come venduto, che poi è anche un po' quel che penso io, ma rimane il fatto che il rapporto fra chi paga per un servizio e chi viene pagato per un servizio è molto chiaro.

Poi, intendiamoci, il servizio in questione è fare in modo che il sito sia ASSAI frequentato e, quindi, le pubblicità raggiungano più gente possibile. Ma andare oltre è un attimo.


this, è il problema dell'internet. Il lettore non paga, chi ti finanzia sono le persone che devi giudicare. Purtroppo non si potrà mai arrivare ai siti in abbonamento soprattutto in quest'ambito, bisogna fidarsi esclusivamente delle singole persone o di determinati progetti editoriali.

Il proprietario di turno del network, solitamente non naviga nell'oro, chi scrive lo fa per 4 spicci  e considerando il tempo medio di scrivere una review, con possibilità di crescita pari a 0, farebbe meglio a trovarsi altro. Per questo i vari ospizi e ladracci vari sfruttano il ragazzino che non fa una minchia e brama i soldi per scrivere della sua passione. Il lettore spesso manco legge e si limita a commento(che viene rivisto) e voto, chi gestisce la baracca riesce a tirarci un mensile e ci può campare, ma sfruttando la "passione" dell'adolescente. E' un modello che secondo me alla lunga porterà a rottura, spero. 
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Offline giopep

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #5 il: 21 Nov 2012, 11:47 »
E' anche vero che tutti vorrebbero una critica onesta e scevra di pressioni, ma nessuno oggi sarebbe disposto a pagare per averla.

Quella è semplicemente l'evoluzione del mercato. Magari è un peccato, ma così è ed è inutile farcisi il sangue acido, bisogna semplicemente trovare il modo di lavorare in quell'ambito o, se è il caso, accettare la morte del mercato stesso.

Accade da sempre, in modi e tempi diversi, che il nuovo ammazzi il vecchio, che l'evoluzione delle industrie uccida un sacco di carriere (anche creandone di nuove, intendiamoci). E la profonda trasformazione della stampa non è certo la prima (e probabilmente non sarà l'ultima) ad avere come motore principale internet.
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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #6 il: 21 Nov 2012, 11:51 »
E' un modello che secondo me alla lunga porterà a rottura, spero.
Direi che internet in questo ha dato una grossa mano. Nel senso, già la carta stampata ha avuto un tracollo, vuoi per la tempestività della rete a confronto con la stampa, vuoi per lo spostarsi degli utenti sulla rete per leggere recensioni che sono più varie e permettono confronti incrociati, vuoi per la possibilità di vedere il gioco e provarlo, anche. E la carta stampata è quella che permette i magheggi peggiori non offrendo un confronto immediato e incrociato e avendo una pubblicità PERSISTENTE.
E alla fine Gamerankings et similia permettono di avere una media abbastanza fedele al valore intrinseco del gioco, difficile che un merdone non sprofondi o un piccolo capolavoro non emerga.

Offline Wis

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #7 il: 21 Nov 2012, 11:56 »
Purtroppo spesso laggente, oggi abituata ad avere tutto gratis, non si rende conto che il "gratis" non esiste e che un contraltare ci sarà sempre e comunque. Queste stesse persone spesso si indignano quando scoprono ciò che è sempre stato alla luce del sole, e si arrogano presunti diritti senza senso.
Ma sto divagando con banalità.
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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #8 il: 21 Nov 2012, 12:01 »
Ma sto divagando con banalità.
Beh è una banalità non poi così tanto banale se per esempio quasi nessuno sa che il costo più alto dei prodotti di marca (quelli che hanno spot televisivi, per intenderci) è dovuto al dover coprire i costi di marketing e non ad una qualità maggiore di prodotti dal marchio più sconosciuto (escludendo ovviamente casi estremi). La gente non ci crede o non vuole crederci e basta. Nell'industria videoludica il problema principale sta nell'età media dell'utente, credo, che rende il passaggio al professionismo "vero" di certe categorie quasi impensabile.

Offline alexross

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #9 il: 21 Nov 2012, 12:16 »
Giopep domanda diretta (poi puoi rispondere o no vedi tu):
com'è la situazione italiana vista dalla parte del giornalista videoludico?
quante pressioni subite?
c'è qualcuno che è più cedevole di altri?

(mi rendo conto che sono domande troppo dirette e scottanti... lo so che non si può rispondere... però io le butto lì)

Offline Giobbi

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #10 il: 21 Nov 2012, 12:23 »
E' anche vero che tutti vorrebbero una critica onesta e scevra di pressioni, ma nessuno oggi sarebbe disposto a pagare per averla.

Ma anche perché non serve a nulla.
C'é il forum (o facebook twitter etc) con l'opinione diretta del Wis Teokrazia di turno. Ed é gratis.

Go Casaleggio.

Di fatto tra un po' si perderà suppongo anche quel che resta di sudditanza psicologica verso la supposta "stampa" e il mito gamerankings perderà di valore puzzando di vecchio quale un gruppo di liscio in un festival numetal.

Fa bene insomma Nintendo a pagare me non giopep ;)

Offline Giobbi

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #11 il: 21 Nov 2012, 12:28 »
Purtroppo spesso laggente, oggi abituata ad avere tutto gratis, non si rende conto che il "gratis" non esiste e che un contraltare ci sarà sempre e comunque. Queste stesse persone spesso si indignano quando scoprono ciò che è sempre stato alla luce del sole, e si arrogano presunti diritti senza senso.
Ma sto divagando con banalità.

Famitsu erano piuttosto onesti in un'intervista dove parlavano del rapporto coi publishers e delle votazioni e di come il tutto fosse sostanzialmente uno spettacolo unico per creare un buon prodotto editoriale (buon nel senso anche di "positivo" oltre che con belle foto, anteprime grazie ai publishers etc).

Offline teokrazia

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #12 il: 21 Nov 2012, 12:29 »
Non ho letto ancora nulla, ma voglio buttare già la mia, così, alla cieca, a gamba tesa, magari totalmente fuori tema.
I problemi:
- molti recensori non capiscono un cazzo, valgono poco come giocatori, valgono poco come critici
- molti recensori pensano in 'ottica sistema': qual è l'opinione dei fan? La mia valutazione sarà in media? Giudicano secondo aspettative, magari per luoghi comuni consolidati, non secondo giudizio
- molti recensori i giochi che dovrebbero giudicare li giocano poco
- molti recensori non vedono un articolo come un'occasione di dire la loro, non prendono posizione, non educano, non fanno cultura, non si riallacciano a discorsi più ampi. Fanno compitini usa e getta

Edit: ho recuperato, c'è di mezzo anche la solita questione prezzolamenti. E allora aggiungo:
- sì, le pressioni sono costanti e c'è chi poi le sente o lavora per veri e propri pezzi di merda che comunque vada il risultato al loro padrone inserzionista lo devono garantire
« Ultima modifica: 21 Nov 2012, 12:55 da teokrazia »

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #13 il: 21 Nov 2012, 16:29 »
Fosse solo una questione di critica...

Se da una parte ci sono i vari problemi già evidenziati, dall'altra ci sono troppi non-lettori che guardano le figure, ci sono i fanboy da accontentare, gli heater a prescindere da tenere a bada, quelli a cui interessa solo capire se il gioco "merita" e chissenefrega di che gioco è... deve meritare  :death:

Internet è condizionante, ci sono sicuramente recensori che prendono il voto dal metacritic e altri che da quello partono in modo da decidere un voto che faccia scalpore, per fare visite non basate sull'effettiva qualità di una recensione o capacità di analizzare gli elementi chiave.
Che poi la valutazione numerica si basa su cosa ? ma si, spariamo numeri alla cazzo

La recensione in sé secondo me è un concetto da superare, troppo condizionato e autoreferenziale, io quando leggo qualcosa è perché vorrei capire il gioco, sapere cosa effettivamente propone, perché altrimenti non risponde a me ma ai fans, gli heater, a chi non sa come muoversi in un mercato e prende per voto, a volte pure al recensore stesso per raccontarsi di quanto ha amato o meno il gioco.

Ci vorrebbe più "servizio", più oggettività e descrizione affiancata da cultura del gioco e dei generi, ma non si può fare senza che sia il target a pagare, altrimenti il target diventano quelli che devono essere recensiti.

Da semplice utente probabilmente è troppo facile per me discuterne e lamentarsi, per quelli che si dedicano e vorrebbero progetti editoriali seri dev'essere un problema non da poco inserirsi in un mercato dove l'utenza ama molto discutere ma poco pagare  ;D

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Re: Critica alla critica videoludica.
« Risposta #14 il: 21 Nov 2012, 16:48 »
- molti recensori non capiscono un cazzo, valgono poco come giocatori, valgono poco come critici
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