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Spoiler (click to show/hide)Se proprio devo essere sincero sono un po' stanco di giochi che fanno polemica sguazzando nella polemica stessa, e anzi cibandosene come carburante per favorire il successo. Non so chi l'ha detto, ma mi viene sempre in mente la frase "combattere per la guerra è come fare sesso per la verginità".Insomma il finale del biker, con tutta quella metareferenzialità on your face, mi ha un po' stuccato.E' tutta la saga di Metal Gear che ci viene detto che siamo pupazzi nelle mani di un burattinaio, e ci viene posta la domanda se ci è piaciuto uccidere durante il gioco. Diciamo che avrei preferito una storia malata, magari incomprensibile, ma con meno menate da chierichetto (non perché non sia d'accordo di fondo, ma perché non me lo può dire un gioco che viene venduto e si basa su questo). Checché voglia far intendere il gioco, esso non è un prodotto neutrale in cui la violenza è tutta del giocatore, ma nemmeno lontanamente.Detto questo, il cambio di meccaniche con il Biker è stato molto divertente. E' un approccio che si presta a molte variazioni minime che però stravolgono un po' tutto l'insieme, ed è un peccato che sia stato esplorato poco.Credo che la mutua escludibilità delle loro storie (o muore uno o muore l'altro) non sia degna di particolari scervellamenti per renderla plausibile. L'ho presa come una sorta di "what if".La cosa che mi è piaciuta di più nel gioco è stata comunque la calma dopo la tempesta, il backtracking fino alla macchina è qualcosa di orribile e affascinante insieme, e la parte più riuscita dell'intento polemico (che infatti avrei preferito si fermasse a quello e alle frasi del gallo).
Spoiler (click to show/hide)Attenzione che non sto dicendo che il gioco sia tutto una kermesse referenziale. Sto solo dicendo che affronta in più momenti questa tematica. Per la trama del protagonista vale tranquillamente tutto quello che dici.
-Di solito fa giochi "artistici" dove la forma è più importante della sostanza ma le meccaniche ludiche sono comunque presenti e talvolta ben articolate. -Lavora da parecchi anni nella scena indie ed il suo stile è sempre stato retro-pazzoide-inquietante, ha all'attivo una quarantina di lavori, molti sono veri e propri giochi (più o meno essenziali), alcuni potremo definirli "opere d'arte interattive" come Norrland.-Lovecraft Game è uno sparatutto western-zombie prospettico che si svolge su uno sketchpad animato bitmap. Detto così pare improbabile e improponibile ma provandolo capirai al volo questa definizione. E' un pò la parodia dei vari zombie-game alla Dead Nation, ovviamente molto più semplice nelle meccaniche ma molto più bastardo da giocare. Il titolo deriva dalla narrazione delirante in stile letterario che appare saltuariamente mentre si gioca o quando si approcciano certi personaggi.
Sono d'accordo perché l'idea è brillante e alcune cose le fa benissimo. Il feeling, per esempio, è quello GIUSTO tutto capital.Il lock on, con tutti i 70 tasti liberi, proprio su R3 dovevano metterlo? In una situazione d'azione è un tasto praticamente inutilizzabile, si finisce sempre che nel momento caldo non riesci a toglierlo o lo metti per sbaglio, senza contare che quando fai il lock con un nemico lontano ti trovi a premerlo mentre stai inclinando la levetta con una certa precisione, e tale precisione dovendo premere suddetta levetta è completamente compromessa.Anche le prestazioni sono abbastanza demenziali, ho letto che rallenta anche su PC non proprio carrette.Per il resto capisco perfettamente perché uno lo metta tra i GotY, viste le qualità.