Che Super Mario Bros. 2 (The Lost Levels) in America fu giudicato invendibile. E in effetti, era una reinterpretazione piuttosto creativa del primo, zeppa di bastardate (For Super Players!) ed affidata ad un altro designer (ora mi sfugge il nome, segno che anche il mio nintendaresimo peloso ha dei limti).
Miyamoto e compari fecero un bel restyling di grafica e gameplay al loro Doki Doki Panic, assai più sperimentale e immaginifico. SMB2 venne così accolto con un bel WTF, ma era già un gioco Famicom di seconda generazione, quindi ce lo bevemmo con entusiasmo ed oggi fa parte, seppur con riserva (in giappene uscì poi come Super Mario USA), dei canoni marieschi. Assieme ai primi due Zelda rappresenta il lato "adventure" del Minchiamoto, che riaffiorerà prepotente in Super Mario World...