Rigiocandoci col senno di poi, e dopo l’esperienza del 2, posso dire che questa frase di Wis descriveva
perfettamente il gioco:
Stai tirando le fila tra le sinapsi di un mentecatto.
La quantità di cose che capisci
dopo aver risolto un enigma, e avendo già giocato qualche anno fa, è mostruosa. Fa apprezzare ancor di più come LM2 abbia notevolmente migliorato il sistema di hint e saggiamente eliminato quasi del tutto le trollate più gratuite.
Perché l’ultimo terzo di La-Mulana è
folle. Non posso credere che senza aiuti e senza consultarsi con qualcun altro si possa arrivare
ragionando a certe conclusioni.
Ciò che si deve fare per sbloccare il boss della Chamber of Extinction non è ricavabile dagli indizi. Una parte sì, ma come fai a capire da solo che:
- devi esaminare un certo murale in una stanza, la cui importanza non viene suggerita da nessuna parte (sarà che nella stanza accanto devi invece fare una cosa importantissima e ampiamente suggerita? Sarà);
- dopodiché puoi rompere un muro, circondato da altri muri identici che però se li colpisci vieni folgorato;
- e poi premi un piedistallo che sblocca esattamente quello che da ore ti stai chiedendo come sbloccare.
Ma non basta, oh no.
Perché poi c’è ancora il pezzo finale, che compare in un’altra stanza a caso. E no, il nome della stanza non mi aiuta se quella cosa compare così dal nulla all’improvviso, caro programmatore, dopo che sono già passato di lì 30 volte e due stanze più in là c’è qualcosa che mi titilla da 25 ore. Un indizio vago c’è, ma ti fa intuire solo cosa cercare, non tutta questa sequenza di deus ex machina gratuiti.
Penso che la colpa sia anche di alcune traduzioni approssimative. Mi viene in mente l’enigma dove ti dicono “lo stupido che si credeva intelligente è andato a destra; l’uomo intelligente che si credeva scemo è andato a sinistra. Vediamo se adesso ne arriva uno davvero intelligente.” Se avessero usato un’altra parola per dire “intelligente”, l’enigma sarebbe stato intuibile - forse anche troppo. Ma così non dà proprio nessuna indicazione, nemmeno vaga. OK, il Gate of Illusion è una location trollosa per definizione; peccato che, nel momento in cui le tavolette ti dicono proprio “Rinuncia, le illusioni non faranno che continuare”... diventa molto più facile.
E poi la quantità di piedistalli la cui funzione è a dir poco aleatoria lascia sconcertati, dopo LM2. Troppe cose vengono sbloccate in una stanza e messe in moto da tutt’altra parte, addirittura in un’altra mappa. Quante volte, non sapendo più che fare, ripassi da una stanza e... ma come? Cosa? Che ho fatto? E dove l’ho fatto?
Gli oggetti one-shot poi sono la ciliegina sulla torta. Se non li prendi la prima volta non puoi ritentare, a meno di non resettare dall’ultimo save. Vero, esiste un modo per recuperarli più tardi; ma è molto nascosto, anzi di fatto fa parte di un easter egg. E poiché stiamo parlando di oggetti di importanza vitale, la cosa è davvero grottesca.
Insomma, sempre un giocone favoloso che fa mangiare la polvere a migliaia di altri titoli, ma i passi avanti fatti nel sequel sono evidenti.