BotW, proprio grazie alla sua stringatezza, ha gioco facile nel far credere al giocatore di avere una libertà che, de facto, non ha. O meglio, che ha tanto quanto la ha in Kingdom Come, Horizon: Zero Dawn, Dragon Quest XI: la storia (la sceneggiatura, se preferisci) l’han decisa ab origine gli sviluppatori, sulla quale, poi, han realizzato il gioco. Ed i passi che devi ripercorrere per arrivare al finale sono già stati tracciati, ed il giocatore non può discostarsi da quel percorso perché non ne ha facoltà: la strada che porta il giocatore dall’inizio alla fine è già tracciata ed nel software non v’è la possibilità di tracciarne altre, di nuove e non previste.
'sta roba che ho incorniciato nel quote è un distillato suberbo di non senso.
Onestamente, non so se essere lievemente offeso per il non senso nel mio discorso o esserne lievemente orgoglioso quale testimonianza dell’indipendenza del mio pensiero.
Facciamo che lo prendo più come un complimento, ok?
Se se per portar acqua al tuo mulino devi arrivare perfino sottolineare che sì, tale acqua è calda, il cavallo è bianco e che sul chip della schedina di memoria c'è del codice C++ programmato da persone (!), fatti anche due domande.
Ma voglio sfruttare lo slancio del tuo affondo per contrattaccare a modo: sostenere che un software è limitato "solo perché programmato" è un'affermazione di una superficialità commovente.
Sarebbe come dire che la scrittura è ingabbiata in ventun lettere.
Io le domande (anche se non riesco ad immaginarmi quali) potrei anche pormele.
Ma non cambia che, comunque, la tanto declamata libertà che BotW offrirebbe al giocatore, in effetti, non c’è. Te ne dà l’impressione, ti illude grazie alla fisica (presente in maniera soverchiante) ma de facto, giocandoci, ti accorgi che quelle che si credono le proprie orme son quelle già lasciate dei programmatori.
Che tu non fai altro che ripercorrere.
E se tutte le volte si eleva una critica al titolo si risponde che in BotW c’è una libertà mai vista prima (cosa non vera, dato che il già vetusto Ultima6 ti permetteva di andare dove ti pare e di fare quello che ti pareva fin dalla fine dell’introduzione), non credo sia possibile esimersi dal far notare quanto tale affermazione sia non completamente veritiera.
Son 26, comunque. Le lettere, intendo.
Giobbi confonderà pure regia con scrittura.
Ma tu stesso sei altrettanto confuso circa la natura che contraddistingue il contenuto rispetto allo strumento che serve a veicolarlo. In breve: ti stai attaccando alla semantica, quando il concetto che il nostro esprime è sacrosanto.
Il videogioco vive un'idiosincrasia dilaniante, irrisolta.
E Botw è uno dei pochi che ha dato una (possibile) via di sbocco.
Io ho un'idea discretamente netta su cosa tra cinquant'anni ci si ricorderà di questa decade...
Mmmmm, magari mi sbaglio, ma non credo di attaccarmi alla semantica.
Sul resto: si il videogioco è idiosincratico, più per possibilità che per natura intrinseca.
E no, BotW, come tutti gli altri videogame, NON ti dà una possibile via di sbocco semplicemente perché l’unica vera via di sbocco passa attraverso la realizzazione di un vero software in grado di auto-scriversi, di auto-modificarsi in base agli input del giocatore. E una cosa del genere hai voglia di aspettare, nessuno dei presenti sarà più qui per assistervi, ammesso la razza umana duri abbastanza per raggiungere simili traguardi.
BotW te ne dà una certa illusione. C’è da dire bravi agli sviluppatori che son riusciti a prevedere (ed ad inserire) una così grande quantità di interazioni giocatore-oggetti nel gioco. Iterazioni che aiutano a creare questa illusione di libertà. Ma la storia, la trama, la sceneggiatura, quella è e quella rimane, i passi da percorrere per arrivare al completamente, che siano i 100 di Witcher/DQXI/Horizon o i solamente 2 di BotW, quelli sono e devono essere completati secondo la successione prevista dai programmatori.
E tu/noi giocatore/i non possiamo fare niente per modificare tale iter perchè nel software non vi sono strumenti che te/ce lo permettono.
Tra l'altro, leggere "RDR2 mondo relativamente interattivo" non se pò. Certo, non puoi far volare i carrelli da miniera per aria come in BotW. Ma in RDR2 non ce ne è bisogno: la fisica che c'è è al servizio del gioco, non il contrario come in BotW.
Qui purtroppo mi si tocca un fottuto nervo scoperto.
Sto pregando in tutte le lingue vive e morte che sia come dici. E qui mi fermo, per pura scaramanzia.
Mmmm, se ho ben compreso quel che ricerchi, temo rimarrai deluso.
La fisica di RDR2 è estremamente funzionale al gioco, e si estrinseca al meglio nelle sessioni free roam.
Non si tratta di "scrivere" IN un videogioco, ma di come il videogioco è stato scritto.
E io cosa ho scritto, scusa?
Questa frase sotto:
Ma a me non interessa minimamente che il gioco venga elogiato : D.
Mi fa (un bel po') specie che si dia per scontato come sia meglio "scrivere" in un videogioco.
Fa molto... luogo comune? Passamela : ).
n8!
che intende tutt’altro.
Mi fa (un bel po') specie che si dia per scontato come sia meglio "scrivere" in un videogioco.
Ti concedo che la forma non sia esattamente snella... in ogni caso il senso è proprio lo stesso a cui tu hai accennato. Ti chiedo la cortesia di fidarti ; D.
Perdonami, ma non mi sembra una questione di forma.
Per carità, io mi fido pure, però se mi scrivi “
Mi fa (un bel po') specie che si dia per scontato come sia meglio "scrivere" in un videogioco. “ è proprio la frase a trasmettere tutt’altro significato.