La missione tutt'altro che banale del nuovo Zelda per me dovrebbe essere quella di colmare il tipico vuoto dei free-roaming col suo level design da adventure. Per cui non percorrenza generica in linea d'aria (Assassin's Creed, Infamous) o tele-guidata tramite gps e hot-spot (GTA), ma una navigazione attiva, a vista, in cui autonomamente esaminare i riferimenti geografici, individuare destinazioni e stabilire rotte, per poi risolvere sul luogo eventuale enigmistica ambientale.
Poi se anche sarà un normalissimo open-world facente leva su scala e panoramiche, un mondo di gioco unitario e coeso che proponga transizioni tra ecosistemi senza soluzione di continuità (foresta, montagna, zona costiera...) trasmetterà un senso di 'viaggio' inedito per la saga, che da sempre vive molto di ambientazione ed atmosfere oltre che di meccaniche - da sommarsi al potenziale del tipico underworld fatto dai dungeon, che come momenti strettamente ludici offrono tonnellate di game design tradizionalmente strutturato di qualità cristallina, rispetto alla disarmante pochezza che caratterizza Rockstar, Ubisoft, Bethesda e compagnia di genere.