Me lo sono spalmato in varie sessioni, ma l'ho portato a termine anch'io, finale segreto compreso con due run.
Avevo schifato abbastanza Limbo, vuoi per le aspettative che mi ero creato visto il plauso della critica tutta, della ggente sui forum ecc. Un trial 'n error banale con una buona direzione artistica era lontano dall'essere il capolavoro di cui tutti parlavano facendosi le seghe a vicenda.
Inside viaggia su frequenze molto più alte: vuoi per enigmi sempre vari anche se non impegnativi, vuoi per una realizzazione tecnica top class (le animazioni, l'illuminazione) vuoi per una narrativa per immagini che ti lascia costantemente sconvolto, è davvero un gioiellino.
Io c'ho visto
una critica alla società contemporanea, al classismo, al conformismo, alla perdita di punti di riferimento temporali (gli orologi segnano sempre orari diversi) alla centralità del sesso e via via la sua perdita di senso (i riferimenti sessuali sono diversi, i cani che ti sbranano sono tutte femmine, a un certo punto si atterra su una vagina gigante, le donne deformi in gabbia). Il bambino è libero, vive nel mondo esterno. È lui che da una sorta di stato di natura o da una società solida, si dirige verso la contemporaneità, con tutte le macchinazioni e le gestioni classiste e deformanti che questa comporta. Per uscirne ha bisogno di controllare altre menti anche lui, menti che una volta che il singolo ribelle è diventato massa informe aiutano la massa stessa a uscire dalla società caotica, ma tutto si risolve in una sorta di morte collettiva. La massa è ipertrofica e potente quando è sotto assedio, è debole e morente quando riesce finalmente a vedere la luce, a liberarsi.
Il finale segreto è lì a testimoniare come, in ogni caso, la vita in società preveda una minima influenza e controllo a cui sottoporre tutte le sue componenti, anche quando si pensa di essere sopra le parti e liberi. Il prezzo da pagare per essere veramente liberi è la solitudine, la morte.
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