detto questo posso chiederti una cosa?
non conosco nessun elettore di centro destra, e forse puoi aiutarmi a togliermi una curiosità:
ma davvero TU credi a quello che dichiara il premier ogni giorno?
sei SEMPRE d'accordo con TUTTO ciò che dice?
sarete mica tutti Schifani o Fede, no?
cavolo, penso che nessuno possa condividere totalmente i disegni del suo partito.
Quali sono le tue critiche, se ci sono?
te lo chiedo perchè mi sembra che, mentre per votare un partito se ne dovrebbero condividere gli ideali o le idee, per votare Berlusconi bisogni condividerne una visione globale del mondo che si fa via via sempre più complessa e favolistica, coerentemente con le sue situazioni processuali.
in secondo luogo:
come ti poni nei confronti degli alleati di Berlusconi?
anche Bossi ci aiuterà a far tornare l'Italia competitiva?
e riguardo all'esuberante numero di competenze/interessi contemporanei del premier?
cosa ne pensi?
Caro Duff, puoi chiedermi tutto, ci mancherebbe.
Mi chiedi se credo. Io credo a quel che vedo e inoltre ritengo che si debba valutare sempre nel medio-lungo termine. Per ora mi ritengo assai soddisfatto rispetto alla precedente legislatura.
Le critiche al Polo? E' troppo moderato. Fossi al loro posto reagirei in maniera piu' pesante a chi continua a offendere senza ragione. Il Polo e' l'emblema della democrazia, e gente che offende e sparla (questo thread ne e' un esempio) rappresenta il fatto che l'idea che voglia creare un regime sia una palla colossale inventato dai partiti inferiori (la sinistra, che invece stava veramente per portarci sul baratro, mi riferisco all'ambito economico, argomenti in cui ho specializzato i miei studi e dove sono sufficientemente competente).
Riguardo a Bossi e al fenomeno lega, e' chiaramente diverso dalla sue fondamenta. Se i comunisti di oggi affermano di non avere legami con i comunisti russi stalinisti, e' chiaro che il leghista si sia evoluto.
Mi spiego meglio: vivo nel veneto. Dalle mie parti la lega e' nata come un fenomeno decisamente razzista e io, che per esempio, porto un cognome meridionale, all'inizio ho avuto qualche problema. I primi leghisti erano i classici contadini che non sapevano spiccicare una parola e chiamavano "teron" ogni persona che provenisse da fuori Venezia.
Questo 15 anni fa.
Oggi il leghista e' il classico industriale, il proprietario della piccola media industra che vede insidiare gli sforzi di una vita da una economia arretrata che sposta tutti gli incentivi al sud, invece di incentivare la punta di diamante dell'economia italiana, il traino. Per cui, dal mio punto di vista, se devo scegliere il classico lottatore proletario, che lotta in piazza, bloccando i treni, i trasporti, l'economia (e che poi ti fa aumentare alla fine dell'anno il costo della vita per i numerosi rallentamenti alla viabilita' economica italiana) per far aumentare il suo salario di 5 mila lire, preferisco nettamente l'imprenditore come Berlusconi o il leghista veneto, che da' lavoro, produce movimenti monetari e contribuisce allo sviluppo dell'economia.
Stiamo trascendendo dall'essere di centro, sx o dx. Quando si parla di sviluppo economico basta *non* essere di sx. Qualsiasi paese nato con fondamenta comuniste (e per piacere lasciamo stare Marx, che ormai e' piu' arretrato di Jurassic Park) si e' distinto per una cosa (oltre naturalmente alla dittatura): per la poverta'. I paesi nell'est ne sono un esempio e dopo oltre 50 anni di governi di centro-destra, ora tutti i vostri parenti hanno una pensione, un posto di lavoro, e voi per mangiare non dovete fare la fila per prendere il pane.
Ci siamo intesi?
A me non interessano i conflitti di interesse, a me interessa vedere una Italia competitiva, economicamente efficiente, non minata da scioperi futili. L'Italia dev'essere guidata da gente capace, non da persone che vent'anni fa andavano a fare i bombaroli in piazza.