kiavik tu che hai il gameplay spiega.
Per quanto riguarda i cubi normali, sono talmente stupidamente semplici da prendere che non ha senso neanche stare ad approfondire. La meccanica della rotazione del mondo è solo fumo negli occhi: ti posizioni su una piattaforma/scala, e se non c'è la piattaforma/scala successiva ruoti il mondo finché non spunta. Finito, la meccanica non viene usata per niente di più difficile di questo. La mancanza totale di sfida nella parte platform poi fa il resto per assicurare la noia. (non ci sono neanche nemici, dannazione)
Per quanto riguarda gli anticubi, invece, beh che dire: in Fez ci sono solo una decina di tipologie di "puzzle" ripetute numerose volte senza alcuna variazione. Il problema è che le soluzioni ti vengono offuscate arbitrariamente, un po' alla Myst ma molto peggio perché bisogna fare dei salti logici MOLTO più azzardati (come la cosa del cane e la volpe) senza quasi nessun indizio. Ma una volta decodificati i tre alfabeti hai già risolto il 90% dei "puzzle". Puzzle che non seguono nessuna evoluzione, nessuna logica interna, sono come dei compartimenti stagni rispetto al mondo di gioco.
Uno è un qr code da scansionare, un altro è inserito in uno degli achievement del gioco, altri quattro ti danno una sequenza da inserire facendoti vibrare prima il pad da una parte e poi dall'altra, altri quattro ti chiedono di far passare un tot di minuti/ore/giorni su un orologio, etc etc.
Sì ok, idee carine, ma dove si usa il cervello? Esatto, da nessuna parte.
Per farvi capire ancora meglio ciò che intendo:
Se Braid fosse come Fez, riavvolgere il tempo non sarebbe solo un tasto, ma una sequenza che il giocatore troverebbe scritta su una lavagna nella soffitta che si sblocca a fine gioco. Sequenza che poi andrebbe inserita in corrispondenza di determinati paletti con inciso sopra il simbolo del rewind, sparsi per i mondi precedenti, al fine di ottenere i pezzi di puzzle mancanti.
Geniale eh? Per me per niente.
Insomma, Fez non è un gioco di ragionamento, è un gioco di mera crittografia inserito in un contesto carino da vedere e da ascoltare (opinabile). Segue la stessa filosofia di quei penosissimi browser game a livelli in cui bisogna trovare la password nascosta nel codice html, o nelle info di un'immagine, e così via... e la propone sottoforma di platform.
Giochi come Braid o Toki Tori 2 gli sono infinitamente superiori. Quelli sì che sono dei puzzle game fatti a modo, che partono da meccaniche chiare e ben spiegate e ti spingono ad usarle in modi sempre più complessi e intelligenti. Speriamo che The Witness segua la stessa filosofia di Braid, anche se il paragone con Myst mi fa un po' temere...