Giobbi, spostiamo ci di qua, sennò FreeDom si incazza, giustamente.
forse sono un "musicista"* che ha approfondito no?
E' importante per me cogliere l'essenza delle cose prima di costruire impalcature, tradotto nella musica prima comprendere l'essenza del suono che mettersi a scrivere partiture.
In Italia dai conservatori escono a piene manciate sorta di compositori/arrangiatori hyper manieristi che si dissolvono al sole
* Vediamo come faccio a "dimostrarlo" uhm aiuto utube.... ecco: http://www.youtube.com/watch?v=ceTrS9VdzN0
O questo di Cage già postato in precedenza riguardo l'essenza che quello sopra é un ns. brano commercialotto, da 5:40: http://www.youtube.com/watch?v=SSulycqZH-U
I Beatles bravini ma fan canzonette eh... e gran parte del successo é dovuto all'esplosione del mercato discografico in quegli anni e dell'essere una (anzi "la") teen band dell'epoca. Duran duran o Antonacci sono l'evoluzione dei Beatles, mica P. Glass o Mike Patton.
Poi oh li idolatrano e non si posson toccare come Bob Dylan etc... ma già un De Andrè "vale" 10 Bob Dylan.
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Non vedo poi come tu possa eccepire che i Beatles si sentan male eh, registrazioni vecchie e con uso assurdo della stereofonia (che era una cosa nuova quindi alé)
Non eccepisco che i Beatles si sentano male, anzi concordo in pieno.
Ritengo invece che, talvolta, occorre avere la mente aperta. Io sono uno che ha approfondito: ascolto, che so, Chopin e Gershwin, ma sono convinto che non vada commesso l'errore di denigrare, senza se e senza ma, la musica detta popolare. I Beatles avranno anche scritto "canzonette", ma hanno anche composto musiche egregie che si innalzano notevolmente rispetto alla media delle loro produzioni: chi non lo ammette o non li conosce o parla per partito preso.
Poi c'è anche il discorso che non è detto che uno abbia sempre voglia di ascoltare un certo tipo di musica, "impegnata" in senso lato (ovvero dal punto di vista degli arrangiamenti, dell'essenza del suono, etc.): la scelta della musica da ascoltare è talmente soggettiva che è addirittura inutile parlarne. Che i Beatles abbiano registrazioni pessime con un uso assurdo della stereofonia non mi fa passare la voglia di spararmi un loro pezzo ad alto volume, sticazzi se si sente male e se la batteria è sminchiata sui due canali.
Quella che io chiamo "l'essenza delle cose" in musica è la stessa cosa che mi spinge a cercare registrazioni "rubate" del mio pianista preferito, Bill Evans, per sentire come quella volta ha suonato quel certo pezzo, magari perché aveva cambiato droga o spacciatore. Che mi frega che si sente il fruscìo? Che mi frega se sento anche Bill canticchiare? Cazzo, ma se mi suona le note di Dio, che mi frega di quello che c'è intorno?