Lo ammetto, non capisco gran parte dei timori sollevati negli ultimi posts.
Perché dovrebbe essere un male se consoles e PC condividono gran parte del catalogo? E' vero che molti titoli prima esclusivamente console sono ora su PC, ma è vero anche il contrario, e una gran fetta di videogioco che prima era prerogativa del PC è ormai presente anche su console, e il trend porta a pensare che la cosa non farà che andare avanti.
Anche solo guardando al panorama Indie, se prima questo aveva nel PC il suo praticamente unico terreno di caccia, questa generazione ha segnato un forte radicamento dello stesso anche un ambito console, e questo è secondo me positivo.
Insomma, non capisco perché una maggior disponibilità di piattaforme dove fruire di un determinato videogioco dovrebbe avere conseguenze negative, sopratutto dal momento che non possiamo certo dire che ciò porti a compromessi o prodotti raffazzonati (almeno in un'ottica di porting da console a PC).
Questo può essere un problema diciamo "commerciale" per le consoles che si vedono erodere lo spazio vitale? Francamente non credo. Le due esperienze rimangono comunque filosoficamente diverse e non mutualmente esclusive, e ognuna delle due ha ancora la sua bella fetta di esclusive degne di essere fruite.
E sopratutto, un tasto sul quale continuo ad insistere è che il pubblico di videogiocatori deve espandersi. Il mercato è periodicamente cannibalizzato da due-tre titoli che schiacciano tutto sul loro cammino, e per la stragrande maggioranza è difficile ritagliarsi un posto al sole. Da qui la necessità di ampliare la base utenti, cosa credo sacrosanta. E se questo può aiutare ad far vendere di più ai vari titoli, per me possono benissimo convertire tutta il catalogo console per PC. Questo non segnerà in nessun modo la morte delle console, per la stessa identica ragione. Il mercato PC da solo non basta a sostentare il peso dell'intera produzione videoludica, così come non bastano le consoles con l'attuale base installata.
La questione giapponesi-occidentali è dal mio punto di vista più fondata. Ed è un cosa facilmente riscontrabile da ciascuno di noi. Se guardo alla mia softeca PS3 è evidente ad occhio nudo che la proporzione tra titoli giapponesi ed occidentali si è ribatta. Ma d'altronde l'assoluta difficoltà riscontrata dall'industria giapponese in questi ultimi direi 10 anni è palese ed è un discorso già sviscerato in più threads. Ciò nonostante, credo che possiamo tutti concordare che il Giappone continua a produrre software di alto livello, alcuni dei quali sono in assoluto tra i miei preferiti di questa generazione. E se giocassi anche su portatili (sopratutto hardware Nintendo), credo che tale numero sarebbe ancora più imponente.
Nonostante ciò dispiace comunque che di fronte ad una seconda me indubbia progressione qualitativa e non del software medio occidentale, il Giappone non sia riuscito almeno a mantenersi ai livelli delle generazioni precedenti. Ciò detto, rimango fiducioso che continueranno a sfornare grandissimi prodotti. E' probabile che dal punto di vista meramente quantitativo non riusciranno più a colmare il gap, ma questo credo sia ovvio, ed è da un certo punto di vista nella normalità. Stiamo parlando di un singolo paese contro un paio di continenti. Che riescano comunque a rappresentare tutt'ora una delle realtà più importanti è notevole.