Gioco: SPEEDBALL 2 *** Sistema: AMIGA *** Prog.: BITMAP BROTHERS
SPEEDBALL 2: Il dolce suono della violenza
“Ice Cream”, “Ice cream”.
Il canto del cigno.
Il dolce canto dell’ipotetico ed invisibile venditore di gelati.
Il suono che, sarcasticamente, sento in lontananza dopo l’arrivo della barella, ad ogni avversario steso.
Il ricordo più vivo dell’esperienza a Speedball 2.
Il ricordo della violenza.
“Stlang”
Rimbomba la palla metallica, mentre eseguo un perfetto tiro ad effetto con scivolata assassina-portiere.
Toglietemi tutto ma non il mio “Stlang”.
Amo il rumore del metallo, ed il metallo ama me, lo so.
Non so resistere al luccicante bagliore dei caschi avversari.
Devo spaccare, devo colpire.
Oh, soave e lieta armonia della violenza, ballo e mi dimeno in onor tuo che sei così bella!
“Tin, tin, tin, tin, tin”
Mischia furibonda alla rampa che suona più volte.
Questa volta sono io che comando, ogni punto sarà raddoppiato.
Mi è costato fatica, mi è costato sudore, ma all’avversario di più: è costato dolore.
Orgoglio della violenza, violenza sul suo orgoglio!
“Zzzzzztt”
Sussurro d’elettricità.
La palla che impazza e rossa imperversa in una sadica serie di passaggi volta alla distruzione.
Gioia della perfezione stilistica.
Gioia del gioco di squadra.
La violenza paga e il gusto ci guadagna.
“Cshhhh, Sbran”
Mi protendo e mi allungo per raggiungerlo e accarezzare le sue gambe.
Walzer della scivolata, questa è la musica che mi piace.
Questo è il ballo in cui mi diletto: spacco, stendo, giro e tiro.
E’ ciò che so far meglio, è ciò che sono, un provetto ballerino.
“Dlan”
Devo arrivare a quella moneta, a suon di pugni, a costo di soffrire, deve essere mia.
Violenza sì, ma beato denaro fautore di virtù e potenziamento.
Ora posso migliorare, aumentare la mia forza, per una squadra devastante.
Uno su tutti e tutti su uno!
“Twaaaaan”
Suona la sirena e mi domando: è già finito?
Vorrei non finisse mai questo ballo, vorrei continuare all’infinito.
Gioia della violenza che sovrasta con gran stile, potenza del metallo senza sangue.
Perché la violenza non è sangue: oh, è il dolce suono del metallo e dell’avversario sdraiato!
“Yeahhhh”
E’ l’urlo del vincitore, l’urlo del combattente dopo l’estenuante partita.
L’urlo della gioia e di una sudata vittoria.
Perché imporsi non è facile e per questo è tanto gratificante.
Perché partecipare non è importante, partecipare è essenziale.
VOTO: 9