Scusate se mi intrometto, ma è giusto per cercare di chiarire meglio la questione.
Ha ragione Maxx, Test Drive II presenta una struttura dell'ambiente di gioco poligonale filled, con proto-textures per giunta.
Diciamo che è un 3D piuttosto basico, quello che ai tempi si chiamava vettoriale. La pista, per capirci, è un piano orientato in uno spazio 3D su cui è disegnata la traccia e che puoi navigare nelle tre dimensioni. Il piano è occasionalmente limitato-'sagomato' da un lato per le piste a mezzacosta (che poi erano l'unico ambiente del primo Test Drive). Idem per altri dettagli non-bitmap come le gallerie, che rendono bene l'idea della struttura vettoriale e di cui ti posto lo screen della versione Amiga (ché debbo debbo dire, effettivamente, nel porting per Megadrive si nota molto meno):
Poi chiaro, l'effetto tridimensionale è molto mascherato dal fatto che la maggior parte degli elementi sono in bitmap, come gli sfondi all'orizzonte, alberi, macchine, rocce, ecc.. Nel complesso funziona come un Wolfenstein o un Doom molto semplificato nell'organizzazione delle strutture verticali, facendo un esempio più o meno coevo, era la stessa impostazione tecnica di Sleeping Gods Lie.
Per la velocità, anche se comunque non fluidissimo, va detto che era uno di quei pochi giochi in cui la differenza PAL NTSC si notava, almeno su Amiga. Essendo un prodotto USA, se si aveva un monitor multifrequenza e si switchava via software a NTSC con un floppy 'game-booster' o, su Amiga 1200, via hardware, con il selettore del workbench, cambiava il mondo, compresa la corretta visualizzazione dei cruscotti, schiacciatissima nella versione PAL.
@Andre
Più che Test Dirve II, la vera svolta rispetto ad Out Run è stato Lotus, quello secondo me vale veramente la pena recuperarlo (il 2 in particolare), se non l'hai già fatto. In caso recuperalo su Amiga, ché la versione Megadrive era più scrausotta-spenta e le musiche 'suonate' da Paula sono tutta un'altra cosa
:
https://www.youtube.com/watch?v=46J-tm-tWlI