Come giocatore, anche io auspico un sensibile aumento di potenza e, per carità, niente roba tipo controller tablet, dildi wireless, rilevatori di movimento a controllo sinaptico, ecc., ché per il me il pad è come il coltello per il buon Jack Burton, l’arma su cui puoi fare sempre affidamento quando il gioco si fa duro
.
In generale, invece, sono moderatamente preoccupato.
L’industria videoludica ci ha messo un lustro per arrivare ‘a regime’ sulle piattaforme attuali, offendo, solo lo scorso anno, una gamma ampia e variegata di prodotti con un buon rapporto quantità Vs qualità. Questo è il segnale più evidente del fatto che, attualmente, sviluppare un videogioco richiede molto tempo, risorse umane e investimenti, con ritorni economici spesso sufficienti a malapena a tenere in vita le softco.
Quindi, mi chiedo se alzare proprio adesso il livello tecnico-qualitativo richiesto agli sviluppatori, attraverso il lancio di piattaforme molto più performanti, possa mandare in profonda crisi il sistema. Di conseguenza (e anche alla luce della pseudo-presentazione di Wii-U), mi chiedo se sarà effettivamente quella dell’avanzamento tecnologico bruto la filosofia seguita da Sony e Microsoft per le prossime console, oppure se, invece, le piattaforme del futuro tenderanno a puntare più su servizi, multimedialità, versatilità e periferiche, rinunciando un po’ alla potenza, per non mettere con le spalle al muro gli sviluppatori (che già questa generazione ha decimato) e tenere a galla il mercato.