E la cosa più eclatante è che le startup utilizzavano la blockchain in minima parte per motivi finanziari, ma quasi tutte la utilizzavano per gli smart contract per la sicurezza sulle transazioni (tipo avere tutta la storia di un bene di lusso "gestita" dalla blockchain per fini assicurativi).
Pare che il vero aspetto rivoluzionario di Bitcoin sia sostanzialmente la non-crackabilità del sistema di verifica delle transazioni.
Il punto è che è una cosa completamente slegata dal valore di Bitcoin.
Però dico, noi usiamo moneta per scambiare bene, perché abbiamo fiducia, fiducia che continuerà ad avere un valore più o meno costante, in un range di fluttuazione. E a garanzia di quella moneta che si scambia, ci sono Stati con riserve d'oro.
Ma la favoletta dell'oro è credibile oggi, o no?
Immagino che non esistano nemmeno tante monete a coprire i conti dei ricconi quelli veri, figurati "spicciarli" in oro.
Le valute non sono più legate all'oro da quarant'anni almeno, negli States dal 1971 con Nixon.
L'unica cosa che da oggi valore al denaro, andando a scavare, è il fatto che sia l'unica forma di pagamento che lo stato accetta per le tasse dovute.
Il resto è solo convenzione.
Fintanto che però esistono gli Stati, le loro monete sono "credibili". Direi che per euro, Yuan, Yen e Dollaro possiamo dormire sonni tranquilli.
Un Bitcoin vale 4000$ solo perché la gente ci crede ed è pronta a darti 4000$ per un Bitcoin*.
Ma il valore intrinseco è ovviamente zero.
Questo mi fa paura.
*che poi nemmeno tanto, guardate qua che meraviglia: