Sto facendo (l'ennesimo) retroreading di questo (divertentissimo) thread.
Bello questo passaggio di Maxx
In realtà è tutto collegato.
Nella parte narrativa si fa riferimento...
A scienza e spiritualità come due mondi distinti che però in realtà sono collegati e profondamente interconnessi
Allo stesso modo nel gioco c'è una interconnessione tra i puzzle, i puzzle ambientali, l'ambiente e la trama.
I puzzle sono la scienza, l'ambiente e la trama sono la spiritualità.
E' tutto un filo conduttore che attraversa varie "dimensioni" insomma.
Infine: Laddove Braid si basava sul tempo facendotelo manipolare, The Witness si basa sullo spazio. Seppur totalmente diverso c'è una sorta di collegamento anche tra i due giochi.
Già che ci sono riporto il mio commento come
GOTY 2018THE WITNESSSe non fosse per qualche sbavatura, lo riterrei il gioco perfetto. Penso comunque di poterlo considerare il gioco migliore di sempre. Questo non significa che sia il mio preferito, ma non penso di aver mai visto una simile armonia fra tutte le componenti di un gioco e una cifra qualitativa così elevata in ogni comparto.
The Witness coniuga un'estetica bellissima, leggera e mistica al tempo stesso, con una funzionalità che ha pochi equali. Ludicamente offre una sequenza inarrestabile di epifanie meravigliose e meraviglianti, mentre tutt'intorno un'atmosfera sospesa ci accompagna in tutto il nostro percorso di gioco. Anche a livello narrativo il gioco riesce a offrire molto, seppure in maniera discreta e spesso implicita.
The Witness è soprattutto un titolo dalle molteplici letture incrementali, in cui ogni rivelazione irrobustisce e riempie di significato la seguente. Un'opera davvero maestosa e incredibile che stacca dal resto della produzione altrui in maniera dirompente. Blow fottuto genio.