Curioso di vedere come ti piglia.
Impressioni di primo pelo, dato che sono nel mezzo della prima missione:
- capisco benissimo che non ci siano i presupposti per proporre un hub con relativo vendor e capisco benissimo che è una feature distintiva che qualcuno potrebbe apprezzare, ma avrei fatto a meno dello shop a inizio missione
- apprezzati benché talvolta 'faticosi' i tweak alla giocabilità. Cioè, minchia, come la sto patendo l'assenza del doppio salto, però gradisco: ti mette davvero in un altro paio di stivali, tanto in termini esplorativi che nei profili d'azione. Idem il refresh del blink che è bene che non venga riproposto paro paro, anche se la realizzazione non mi sconfiffera particolarmente. Il guanto al posto del cuore mi sembra più stronzetto e anche qui faccio 'na fatica, però pollice su
- la prima missione mi sembra tanta, tanta roba, davvero robusta, e per level design, e per arrangiamento delle variabili di gioco. Deludenti i macellai, che alla fin fine paiono valere come qualsiasi guardia, anche se...
prima di staccare ero appena entrato nella fabbrica e avevo notato una variante con dell'olio di balena sulla schiena che potrebbe dare tante soddisfazioni #sperem
- la sequenza d'apertura è formidabile. Non trovo chissà che gli eventi 'narrativi' di Dishonored, quella che mi esalta è la narrazione nelle piccole cose e quella che firmi di tuo pugno, ma rivedere l'incipit dal punto di vista di Daud, con quella regia e tutto quanto, mi ha proprio ha proprio preso col massimo trasporto
- l'impatto con
la prima location mi ha divelto. È un classico tramontone, estremamente simile a quello del Medico Regio, su cui mi ero fatto 180.000 nerd-seghe nel 2012 e altrettante nel 2018. Insomma, Arkane si ripete, gioca sul sicuro e dovrei anche averne abbastanza, eppure mi apre in due, complice sicuramente la botta di suggestioni suggerite da un paio di cadaveri di balena e qualche banchina di carico. Più in generale, a proposito della dimensione in cui Arkane ti sta immergendo mi accorgo di aver sempre fatto la groupie del
come, ma di non aver tributato mai abbastanza il
cosa . E, insomma, è un mondo fenomenale, che rilegge un fracco di cose, a partire dai tipici elementi fondanti dello steampunk, con una personalità e una capacità di comunicare fuori dal comune, arrivando a creare una sua mitologia e una sua estetica. Non ultima, anche una sua coesione di ferro. Perché può capitarti davvero di tutto, di avere a che fare con la nobiltà [di stato sociale e d'animo], la miseria [idem], la scienza, il folclore, l'arte, la morte e chi più ne ha più ne metta e sentirne vividissimo l'odore, percependo al contempo un tipo di chimica che è solo di Dunwall.
A scorpacciata finita, se vuoi, fatti retro-reading delle mie opinioni sui due DLC campagna.