Autore Topic: Privacy online e cloud computing  (Letto 17639 volte)

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Offline Daimon

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #60 il: 11 Apr 2011, 21:02 »
Fb e un problema comunque abbastanza relativo, ovvero la punta dell'iceberg e' ben visibile, uno puo' scegliere.

Il profiling di google, e similari, e' piu' occulto, sembra meno dannoso, ma mi piace comunque poco.

Oddio non mi piace manco fb, chiaro.
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Offline Ivan F.

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #61 il: 11 Apr 2011, 21:22 »
Oggi ho portato un gioco da GameStop.
Mi accredita la cifra, mi stampa la ricevuta, poi me la porge.

"Me la compila, per favore?"

Vado per firmare, come immagino sia necessario, ma poi sopra vedo i campi per nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale.

Gli spiego che se crede che gli regali tutti quei dati, è impazzito.

"Se la condizione per vendere un gioco è che ti inserisca pure il codice fiscale, puoi ritogliere i soldi dalla carta", gli faccio.
"Ah, se non hai con te il codice fiscale puoi scrivere il numero di telefono".
"Non hai capito, non lo compilo, ecco la carta".
"Uhm... Ok, metti solo la firma"

Ciao.
Ciao.

Devo indagare sulla liceità di questi scontrini.
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Offline Seppia

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #62 il: 11 Apr 2011, 21:29 »
Vabbe' qui in usa e' standard. Ieri da Aeropostale prendo due polo, 30$, gli porgo il danaro.
"What's your email adress?"
"Do you really need it?" Gli faccio io
"Ehh ma cosi ti mando I coupon sconto"
"No grazie"
"Come non vuoi gli sconti?"
"No non voglio darti la mail, e' diverso"
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Void

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #63 il: 11 Apr 2011, 23:04 »
Com'è che i santoni geek assomigliano tutti a Enrico Beruschi?
:D verissimo :D




Non capisco dove sta il problema.
Nudo stavo per postare questa medesima frase ieri sera ma poi mi sono imbattuto in http://donttrack.us/ che spiega la cosa e ci metti 10 secondi a leggerlo perchè sono tutte figure e quindi è affrontabile anche da un super-pigro come me.
Dopo aver visto la prima associazione mi è subito venuta voglia di sapere come sono classificato, con che parole chiave. Mi farei delle rotflate da morire!
Rabbrividisco, ma credo che il mio nome o i miei dati non possano comparire, visto che non li inserisco in google.
No, terrore, mi sono iscritto a Youtube :scared:, mi aveva anche chiesto il numero di cellulare  :o
Spoiler (click to show/hide)
Però non navigo mai loggato... mi riconosceranno lo stesso?  :suspious:
Spoiler (click to show/hide)
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Offline Daimon

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #64 il: 12 Apr 2011, 00:18 »
Io ho una mail junk per quella roba, praticamente quello che arriva e' quasi tutto spam+iscrizionia forum nerd che tanto poi non cagherei.
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Offline fulgenzio

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #65 il: 12 Apr 2011, 02:36 »
Cmq pare che in rete la puntata di Report abbia fatto incazzare molti guru de sto cazzo o presunti tali.
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Seppia

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #66 il: 12 Apr 2011, 03:50 »
Avresti per caso link per favore?
Thanks
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Wis

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #67 il: 12 Apr 2011, 08:59 »
A che servono Gugl o Feisbuc? Se devo sapere tutto di Daimon e Seppia vengo sul TFP forum. :yes:
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Offline Drone_451

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #68 il: 12 Apr 2011, 12:46 »
Comunque in rete c'è una stretta colossale sui dati.

Imagehack ad esempio dopo anni che faceva linkare anonimo ora ti chiede la registrazione e pure google
tenta di linkarsi ad altri servizi (tipo che mi sono trovato loggato nel homepage di ricerca).
« Ultima modifica: 12 Apr 2011, 12:48 da Drone_451 »
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Offline ferruccio

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #69 il: 12 Apr 2011, 13:03 »

Ma occhio eh, che secondo me il giorno che uno dice "ehh adsense e' bene cosi mi fanno le pubblicita' targettizzate e vedo roba che mi interessa" ha perso.
Cioe' vi siete bevuti le minchiate di quelli del marketing "vi forniamo un servizio utile" quando di fatto vi stanno imbonendo.

Non e' che chi vuol farsi I cazzi suoi e' per forza qualcuno che ha qualcosa da nascondere, cosi come il fatto che nessuno si vada a leggere le vostre email e' irrilevante. Quello che e' rilevante e' il fatto che qualcuno, potenzialmente, puo' trafficare coi fatti vostri.


No. Il problema non è mai il "potenzialmente". E' il "succede?". Perché potenzialmente la polizia può intercettare le mie telefonate. Ma io mi incazzo solo se lo fa. Allo stesso modo: Google associa al mio profilo un codice, quando uso la funzione di ricerca o gmail, anche se sanno il nome. E mi va benissimo che facciano il profiling associando le mie ricerche a un codice. Anzi, vorrei pubblicità meglio targettizzate. Più pubblicità di store di videogiochi online, o di siti di informazione che mi potrebbero interessare, o siti che stampano magliette che mi possano piacere, o ristoranti nella mia città che fanno sconti e meno robaccia generica. Altro che "minchiate del marketing". La minchiata è sorbirmi sui giornali che compro pubblicità di auto, birre o partite di calcio di cui non mi fotte niente. La minchiata è riempire le città di cartelloni di merda. La minchiata è fare gonfiare i prezzi dei prodotti perché bisogna buttare soldi facendo merdosissime pubblicità in TV da 50mila euro per trenta secondi di spot.

Mi preoccuperei di più se si scoprisse che Google associa le mie attività al mio nome e vende il tutto. Ma a Google, del mio nome, non gliene frega una mazza. A loro (e a Facebook) interessa presentarti le pubblicità con la più alta probabilità che tu ci clicchi sopra, quindi le più interessanti per te. Grazie a questo possono offrirti cose come la ricerca di Google senza che tu debba pagare in soldi. E, prima dell'obiezione "eh, ma io pagherei anche dieci euro al mese per cercare su Google": un motore di ricerca a pagamento non può funziona economicamente; è irrealistico tanto quanto un supermercato che dà merce gratis.

Comunque se non volete che Google tenga traccia delle vostre ricerche etc. etc. vi dà la possibilità di disattivare la cosa.
« Ultima modifica: 12 Apr 2011, 14:19 da ferruccio »
E allora Mozart?

Offline Seppia

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #70 il: 12 Apr 2011, 14:04 »
No. Il problema non è mai il "potenzialmente". E' il "succede?". Perché potenzialmente la polizia può intercettare le mie telefonate. Ma io mi incazzo solo se lo fa.

esempio molto fail ^^
e' come se la polizia intanto ti intercettasse tutto, poi lo mettesse in scatoloni e dicesse "tanto non le guardo"

quindi si, mi incazzo.

sulle pubblicita' targhettizzate vabbe' non ci troviamo ma son punti di vista
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline MrSpritz

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #71 il: 12 Apr 2011, 14:14 »
Di fatto però funziona così, si registra e poi si guarda se serve in moltissimi casi.

Offline Vitoiuvara

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #72 il: 12 Apr 2011, 14:26 »
Di fatto però funziona così, si registra e poi si guarda se serve in moltissimi casi.

Bhè, se serve prima non puoi certo saperlo. Quello che dice Seppia è che non viene registrato tutto a prescindere e usato solo in caso di bisogno (quindi se finisci al centro di un'indagine), ma occorre un permesso per poter registrare nella speranza che qualcosa sia utile, e solo perchè sei al centro di un'indagine. La differenza è abissale.

Offline Wis

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #73 il: 12 Apr 2011, 14:36 »
Siamo circondati da registrazioni per cui non serve alcun permesso, ogni qualvolta utilizziamo un servizio o compriamo qualcosa.
Chi è che compra solo in contanti, non usa banche o bancomat, non compra online e non usa il cellulare?
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Offline Drone_451

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Re: Privacy online e cloud computing
« Risposta #74 il: 12 Apr 2011, 14:36 »
A me non sembra che il servizio presentato dalla Gabbanelli abbia
detto cose blasfeme. Non può essere neanche tacciato di banalità
perchè secondo me gran parte della gente non sa neanche che cos'è un
social network, o ne ha conscenza in maniera molto blanda, esattamente
come io non so niente di altri argomenti.

Alla fine dice una cosa lapalissiana, attenzione che se immettete in rete
i vostri dati qualcuno li usa.

http://www.unita.it/italia/report-demolito-dal-web-allarmisti-br-milena-gabanelli-replica-all-unita-1.281911
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