Il problema, come sempre, è come ci si pone di fronte a queste operazioni. Non è che non capisca il tuo punto di vista, è che a me della fedeltà all'opera originale non me ne frega proprio nulla. Per carità, se uno riesce a mantenere intatto lo spirito lo apprezzo anche, ma a me interessa che mi piaccia il risultato e, anzi, mi divertono i cambiamenti, mi diverte vedere cosa si inventano (possibilmente inventando qualcosa di buono). Poi è chiaro che se cambiano per inserire minchiate non apprezzo, ma anche in quel caso, il problema non è il fatto in sé di aver cambiato, ma il fatto di aver inserito minchiate.
Ecco, sì, a me l'idea dello stravolgimento dell'opera originale, nella maggior parte dei casi, fa venire i conati. E' questione di gusti e, come dici tu, di come ci si pone di fronte all'opera originale.
Poi è ovvio che se stiamo parlando di storie "banali", passami il termine, le invenzioni o gli stravolgimenti si sentono meno...
Ma se vai a modificarmi una narrazione complessa come quella, appunto, di V for Vendetta, e lo fai malamente, il risultato è dannatamente mediocre e non in linea con l'aspettativa di rivivere sul grande schermo la cinicità e la poesia di quel fumetto.
Immaginati, ad esempio, un 1984 in salsa film d'azione! Ma anche no.
Se a te, invece, queste cose piacciono, è pacifico che il film ti abbia divertito.
EDITTi faccio un esempio sul film "The Road", il cui romanzo originale è una delle cose fiù affascinanti che mi sia capitato di leggere, negli ultimi anni, dopo Harry Potter.
Il film, in linea di massima, cerca di restituire le atmosfere del libro da cui è tratto. In realtà, secondo me, fallisce, anche perché il ritmo dettato dalla lettura dei singoli capitoli del romanzo è irreplicambile, al cinema.
Ciò detto, rimane comunque qualcosa di sufficientemente ben fatto sino all'ultima scena, dove non si capisce perché, gli sceneggiatori hanno fatto una piccola modifica al finale.
Il fatto che la famiglia che raccoglie il giovane stia migrando e non sia stanziale.
Ecco, nell'ottica di un libro che si chiama "The Road" e narra dell'amore di un padre morente che cerca di trovare salvezza per l'unica cosa per cui valga la pena resistere, il fatto di cambiare la stanzialità della famiglia accogliente in una migrazione forzata, vanifica qualunque sforzo e annulla il senso del libro. A mio avviso, davvero senza senso.