Autore Topic: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie  (Letto 202816 volte)

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Offline Daimon

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #60 il: 26 Nov 2010, 11:26 »
Eh si un sacco, sono arrivato che li leggo cosi anche se li ho fisici per usarli.
Il neuromante lo ho fisico e me lo sto leggendo sull'ebook.
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Offline Argaen

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #61 il: 26 Nov 2010, 11:41 »
[faccia basita]

A questo punto mi chiedo se sia una comunicazione che ti arriva automaticamente ogni volta che acquisti un libro, facendotelo comunque comprare (e quindi sticazzi), oppure dopo, che ne so, tre volte che lo fai ti mandino a casa Ibrahimovic per "impararti le buone maniere". 

 :D Di libri ne ho comprati due, e la comunicazione l'ho avuta solo per il secondo. E ovviamente i libri comprati sono ancora nel mio account.
Cmq se come sembra la cosa è basata su match IP e location dichiarata, la si aggira in ogni caso, eh. Se dovessi avere ancora necessità di libri solo USA, cambio location a USA e chiedo a qualche amico che si trova lì di comprarlo per me collegandosi al mio account. ;)
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Offline ferruccio

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #62 il: 26 Nov 2010, 14:03 »
L'email è arrivata anche a me. Cercando sul web non si riesce a capire se sia una minaccia vuota che Amazon deve fare* o se effettivamente ti possano bloccare il kindle in caso di recidività. Io ho rimesso la Svezia come paese, ma tanto ho comprato l'unica cosa che mi interessava e che non trovavo sullo store europeo. Magari potete cercare anche voi per vedere se ci sono conseguenze o meno?




* Ad Amazon interessa quasi nulla dove compri. Il blocco territoriale è una cosa voluta dagli editori. La ragione del catalogo diverso fra US e UK sta nel fatto che gli editori UK sono meno moderni e ancora le autorizzazioni per le versioni digitali vanno a rilento.
E allora Mozart?

Offline ferruccio

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #63 il: 26 Nov 2010, 14:11 »
Io continuo a non trovare alcuna evidenza su internet di utenti cui Amazon ha bloccato il kindle per il trucchetto dell'indirizzo falso. Se voi trovate qualche testimonianza segnalatelo.
E allora Mozart?

Offline EGO

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #64 il: 26 Nov 2010, 14:37 »
Io trovo sbalorditivo che non esistano praticamente frontiere per il prodotto fisico, salvo qualche dazio doganale che non sempre viene applicato, e invece i prodotti digitali, distribuibili istantaneamente, siano soggetti a limitazioni territoriali (vedi soprattutto Apple, ma non solo).

Offline Daimon

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #65 il: 26 Nov 2010, 14:37 »
E' successo che siano stati cancellati dei libri a utenti.

Poi non ricordo se era un errore, o cose se lu han rimborsati, a me fa senso il solo fatto che possano farlo.
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Offline ferruccio

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #66 il: 26 Nov 2010, 15:02 »
Io trovo sbalorditivo che non esistano praticamente frontiere per il prodotto fisico, salvo qualche dazio doganale che non sempre viene applicato, e invece i prodotti digitali, distribuibili istantaneamente, siano soggetti a limitazioni territoriali (vedi soprattutto Apple, ma non solo).

I motivi dietro alla situazione attuale sono principalmente due:

1) E' stato deciso, a livello di accordi istituzionali sul commercio, che quando si vende qualcosa online, la vendita avviene nel luogo in cui risiede il compratore, non il venditore. Il che credo abbia motivazioni che stanno nelle diverse tassazioni degli stati. Questo spiega perché non è un problema comprare un libro fisico da Amazon.com ma lo è comprarlo come ebook dallo store US Kindle.

2) Gli autori vendono i diritti dei propri libri una nazione alla volta. E spesso prendono anticipi per ogni nazione in cui vengono distribuiti. Quindi mettiamo che ci sia l'autore John Smith che pubblica un libro in USA. All'inizio non vende i diritti per la pubblicazione UK/Europa. Poi però il suo libro vende un sacco in patria. Quando si tratta di distribuirlo in Europa, Smith ottiene un anticipo milionario. Se avesse venduto i diritti una sola volta non avrebbe avuto lo stesso totale. A questo va aggiunto che una casa editrice inglese spenderà soldi per la promozione di un autore solo se ha la sicurezza che chi compra il libro di quell'autore porterà soldi in tasca a lei, e non alla casa editrice americana.

Insomma, è un'inculata per gli utenti, ma non è roba campata per aria: ci sono dei motivi per i blocchi territoriali.

E' successo che siano stati cancellati dei libri a utenti.

Poi non ricordo se era un errore, o cose se lu han rimborsati, a me fa senso il solo fatto che possano farlo.

Se ricordo bene era un errore e hanno ripristinato tutto. E la ragione non aveva nulla a che fare con i blocchi territoriali.
E allora Mozart?

Offline Daimon

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #67 il: 26 Nov 2010, 15:10 »
Lo so, ma lo hanno fatto, quindi, potenzialmente secondo la loro politica potrebbero cancellarteli, ovviamente rimborsandoti.

Poi che solo a me preoccupi che un'azienda metta mano nei miei dispositivi senza che nessuno dica A
e' altro discorso, e metro di dove stiamo andando a parare.
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Offline EGO

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #68 il: 26 Nov 2010, 15:18 »
Io trovo sbalorditivo che non esistano praticamente frontiere per il prodotto fisico, salvo qualche dazio doganale che non sempre viene applicato, e invece i prodotti digitali, distribuibili istantaneamente, siano soggetti a limitazioni territoriali (vedi soprattutto Apple, ma non solo).

I motivi dietro alla situazione attuale sono principalmente due:

1) E' stato deciso, a livello di accordi istituzionali sul commercio, che quando si vende qualcosa online, la vendita avviene nel luogo in cui risiede il compratore, non il venditore. Il che credo abbia motivazioni che stanno nelle diverse tassazioni degli stati. Questo spiega perché non è un problema comprare un libro fisico da Amazon.com ma lo è comprarlo come ebook dallo store US Kindle.

2) Gli autori vendono i diritti dei propri libri una nazione alla volta. E spesso prendono anticipi per ogni nazione in cui vengono distribuiti. Quindi mettiamo che ci sia l'autore John Smith che pubblica un libro in USA. All'inizio non vende i diritti per la pubblicazione UK/Europa. Poi però il suo libro vende un sacco in patria. Quando si tratta di distribuirlo in Europa, Smith ottiene un anticipo milionario. Se avesse venduto i diritti una sola volta non avrebbe avuto lo stesso totale. A questo va aggiunto che una casa editrice inglese spenderà soldi per la promozione di un autore solo se ha la sicurezza che chi compra il libro di quell'autore porterà soldi in tasca a lei, e non alla casa editrice americana.

Insomma, è un'inculata per gli utenti, ma non è roba campata per aria: ci sono dei motivi per i blocchi territoriali.
OK, Ferruccio, son cose che sapevo e posso capire. Ma io posso andare in USA e comprare in loco il libro di John Smith, libro dunque soggetto a tassazione USA e diritti USA. Secondo la logica della vendita online, invece, se io sono fisicamente in USA ma ho un account iTunes Store italiano, non posso comprare e-book USA, non posso con la mia carta di credito italiana pagare un film del negozio USA, mentre la mia carta di credito può pagare oggetti fisici all'estero.

Insomma, se cerco un prodotto sul negozio americano è chiaro che mi interessa quel prodotto e che non intendo pagare il prodotto per cui Smith ha ricevuto i diritti per la distribuzione in Italia e che è soggetto alla tassazione italiana, pertanto non vedo che senso abbia non permettermi di acquistarlo. Infatti, il libro cartaceo posso acquistarlo.

Dunque, ci saranno pure dei motivi, ma non voglio concedergli il beneficio di pensare che siano dei motivi logici, validi, sensati e da accettare passivamente ;D Come si può parlare di progresso, se i prodotti nuovi vengono sottoposti a leggi e sistemi vecchi mentre si sdoganano i prodotti vecchi? E' un totale controsenso.

Offline ferruccio

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #69 il: 26 Nov 2010, 15:45 »
Se ci fosse un sistema basato sulla residenza del venditore, per i beni online, si creerebbe una situazione per cui alcune nazioni diventerebbero delle specie di paradisi fiscali: abbasserebbero le tasse per le aziende che operano online, e in questo modo, visto che la tassazione avverrebbe a seconda del paese del venditore e non quello del compratore, tutte le aziende si sposterebbero lì. In teoria pure un'azienda che vende beni fisici può mettere come sede un paradiso fiscale: solo che se spedisci roba da un'isoletta del Pacifico all'Italia paghi alla dogana, e quindi in questo modo lo stato italiano (così come praticamente tutti gli stati) disincentiva di fatto il sistema dei paradisi fiscali. Nel caso di beni online, però, non ci sono spedizioni. Quindi si darebbe una mazzata enorme all'economia della maggior parte dei paesi. E direi che non abbiamo bisogno di più aziende che evadono le tasse, in questo mondo.

Riguardo la questione case editrici:

Insomma, se cerco un prodotto sul negozio americano è chiaro che mi interessa quel prodotto e che non intendo pagare il prodotto per cui Smith ha ricevuto i diritti per la distribuzione in Italia e che è soggetto alla tassazione italiana, pertanto non vedo che senso abbia non permettermi di acquistarlo. Infatti, il libro cartaceo posso acquistarlo.

Per il motivo che dicevo sopra. Perché il libro c'è la possibilità di controllarlo quando entra in Italia e di applicare eventuali tassazioni. Coi beni virtuali non si può.

Tutto questo senza contare che, dato per assodato che stiamo parlando di libro in versione USA vs libro in versione UK (quindi senza l'ulteriore complicazione delle traduzioni), per quale motivo la casa editrice inglese dovrebbe spendere soldi se sa che gli utenti hanno la possibilità di comprare il libro dallo store americano?
E allora Mozart?

Offline ferruccio

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #70 il: 26 Nov 2010, 15:49 »
Lo so, ma lo hanno fatto, quindi, potenzialmente secondo la loro politica potrebbero cancellarteli, ovviamente rimborsandoti.

Poi che solo a me preoccupi che un'azienda metta mano nei miei dispositivi senza che nessuno dica A
e' altro discorso, e metro di dove stiamo andando a parare.

No, preoccupa molti. Solo che finché non c'è la prova che usano questi poteri per fini che vanno contro gli utenti, è un problema potenziale. Se applicheranno politiche che infastidiranno gli utenti, questi compreranno e-reader di altre aziende e il problema si risolverà da solo.
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Offline Argaen

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #71 il: 26 Nov 2010, 16:00 »
Le logiche sono perfettamente chiare, Ferruccio. Occorre solo trovare il modo di aggirare le limitazioni che ricadono su noi utenti importatori :D

Cmq, giusto per chiudere la questione e sapere come funziona il sistema, la prox settimana, nel mio viaggio negli USA, cambierò location e proverò ad acquistare da lì un libro interdetto in EU. Questo mi aspetto sia consentito.

In caso di assenza di conseguente reprimenda, almeno saprò che si tratta solo di un match location-IP, e non un interdizione totale ad utenti che hanno account europei su libri solo USA (che sarebbe francamente poco accettabile dal sottoscritto)!
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Offline Gatsu

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #72 il: 27 Nov 2010, 08:52 »
Pierre hai fatto quel test?

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #73 il: 27 Nov 2010, 17:47 »
Ooops mi ero dimenticato.

Ho fatto la prova con un .pdf del corriere, il risultato non è pessimo. Si legge bene, l'unica cosa davvero scomoda è la navigazione via zoom continuo. Posto due foto, la prima con la visualizzazione a pagina intera (illeggibile, caratteri troppo piccoli) e la seconda con zoom al 300% (il massimo). Convertendo in .mobi invece (formato ebook del kindle) il file si sputtana.





Yeah man, it's random.

Offline Gatsu

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Re: Amazon Kindle e altri e-reader: carta? No, grazie
« Risposta #74 il: 28 Nov 2010, 00:12 »
Le mie perplessità sono appunto nella navigazione del PDF, che in un quotidiano richiede appunto zoom-in & zoom-out continui. Se devo farlo con quei bottoni del cavolo, forse mi conviene aspettare una versione touch.