Autore Topic: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?  (Letto 12582 volte)

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #15 il: 14 Lug 2010, 09:38 »
Avevo 5 anni. Scendo dal bus dell'asilo in pieno maggio. Non ero mai stato allergico alle gramincacee, iniziai quel giorno con un attacco d'asma fotonico. Casco a terra come un mucchio di stracci bagnati, faccia nera, occhi strabuzzati. Corsa all'ospedale (mia madre in 500 ha fatto il miglior tempo di sempre) e dose da cavallo di antistaminici.

Avevo 8 anni e correvo su e giù per la rampa di un garage. Mio nonno mi grida di non correre su è giù per la rampa del garage. Io gli faccio una pernacchia mentre corro su e giù per la rampa del garage. Inciampo nella rampa del garage mentre faccio la pernacchia, casco di mento e mi decapito mezza lingua. Inizio a sanguinare come una fontana ma per fortuna mio nonno abitava a mezzo kilometro dall'ospedale. Se ci mettevamo 5 minuti in più ci restavo (mi hanno pure ricucito il pezzo di lingua mozzato).

Avevo 11 anni e leggevo Topolino all'ombra di un albero, nel giardino condominiale. Più in là un alro bambino giocava alle olimpiadi. Prende un grosso ceppo di legno, gira su sè stesso e fa il lancio del martello. Mi colpisce in pieno in testa, poco più sopra dell'occhio sinistro. Frattura del cranio (leggera) e imbambimento per un paio di giorni. Pochi centimetri più sotto e mi spappolava l'occhio.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #16 il: 14 Lug 2010, 09:57 »
Alle, Miura s'è ispirato a te per l'infanzia di Gatsu. :yes:
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #17 il: 14 Lug 2010, 10:17 »
3 anni, i miei mi lasciano un weekend in Svizzera a casa di amici. Il pomeriggio di sabato andiamo a fare un giro nei boschi. Per motivi ignoti, gli amici dei miei mi abbandonano sul posto e ripartono senza controllare che io effettivamente fossi nella macchina. Morale: sono nel fitto bosco svizzero a gennaio, da solo. A tre anni. In qualche modo riesco a uscire e mi ritovo in paese. Da qui, guardando la segnaletica che indicava la zona residenziale-villette mediante apposita immagine di chalet, ritrovo la casa.

Quel giorno, inconsapevolmente, iniziai ad ascoltare black metal.
Yeah man, it's random.

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #18 il: 14 Lug 2010, 10:25 »
O___oU
Da padre sono abbastanza allibito.
Spero che i tuoi genitori abbiano pasteggiato con gli organi interni degli "amici".
(Anche se in realtà sarebbe stato opportuno torturare impunemente i tuoi genitori perchè non si lascia un bambino di 3 anni a casa di "amici").
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Offline baku.nin

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #19 il: 14 Lug 2010, 10:34 »
3 anni, i miei mi lasciano un weekend in Svizzera a casa di amici. Il pomeriggio di sabato andiamo a fare un giro nei boschi. Per motivi ignoti, gli amici dei miei mi abbandonano sul posto e ripartono senza controllare che io effettivamente fossi nella macchina. Morale: sono nel fitto bosco svizzero a gennaio, da solo. A tre anni. In qualche modo riesco a uscire e mi ritovo in paese. Da qui, guardando la segnaletica che indicava la zona residenziale-villette mediante apposita immagine di chalet, ritrovo la casa.

Quel giorno, inconsapevolmente, iniziai ad ascoltare black metal.

questo ragazzo ha proprio il cazzo dvro. :D (begli amici, in famiglia)
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #20 il: 14 Lug 2010, 12:02 »
Io invece a cinque-sei anni (o forse era prima? boh) stavo giocando con una biglia di vetro mettendola, per chissà quale astruso motivo, in bocca e poi sputandola.
Quella, non avendo altro da fare, pensa bene di infilarsi in gola e tapparmi le vie respiratorie.

Mi salva, a tanto così dalla fine, mia madre, infilandomi un dito in gola e scalzando la biglia dalla mia gola. Nel farlo mi graffiò con l'unghia una parte della gola, ma guarii in pochi giorni.
Non solo mi ha dato la vita, ma me l'ha pure salvata.

Vabè, poi un paio di volte mi son spaccato la capoccia, una volta cadendo dal bracciolo su un divano ("Francesco, scendi da lì, che ti fai male!"... "Francesco, scendi da lì, che ti fai male!"... "Francesco, scendi da lì, che ti fai male!"... BAM!), un'altra volta a scuola facendo le "sciuliatelle" nell'enorme atrio della scuola elementare.
Quest'ultimo episodio fu divertente, ancora me lo ricordo benissimo: esco dall'aula per andare in bagno, l'atrio è vuoto, prendo una rincorsa come non mai, mi lascio cadere in ginocchio. Sciiiiiiiivolo sciiiiiiiiiiivolo fino a rovinare con la capoccia contro un termosifone :D
Inizio a grondare sangue, arriva Maria la bidella spaventatissima, mentre io la tranquillizzavo che non era niente di grave e mi portano via da scuola in direzione ospedale :D

Offline Luv3Kar

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #21 il: 14 Lug 2010, 12:20 »
Avrò avuto 3-4 anni, ero in un alimentari con mia mamma. Mentre lei paga alla cassa mangio una Polo, che mi si pianta in gola. Divento viola, mia mamma prova a darmi pacche sulla schiena perché la sputi. I negozianti le dicono di portarmi fuori perché non gli muoia in negozio e di chiamare l'ambulanza. Mia mamma se ne sbatte, mi piglia per i piedi e mi capovolge, scrollandomi finché non mi esce la Polo.

Più o meno stessa età, a Serramazzoni, un paesino di montagna qui in provincia. Ero in giro con mio padre e un suo amico, di colpo, non so perché, inizio a correre a tutta birra giù per una strada in discesa che finisce in un incrocio a T, attraversando la strada. Una Ritmo mi prende in pieno e mi sbatte a terra. Io ricordo solo che di colpo vidi l'azzurro del cielo. Me la sono cavata con qualche graffio.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #22 il: 14 Lug 2010, 12:32 »
Avrò avuto 3-4 anni, ero in un alimentari con mia mamma. Mentre lei paga alla cassa mangio una Polo, che mi si pianta in gola. Divento viola, mia mamma prova a darmi pacche sulla schiena perché la sputi. I negozianti le dicono di portarmi fuori perché non gli muoia in negozio e di chiamare l'ambulanza. Mia mamma se ne sbatte, mi piglia per i piedi e mi capovolge, scrollandomi finché non mi esce la Polo.

Anche mio fratello fece una scena simile da piccolo, mi ricordo che arrivò in cucina fischiando e io non capivo che cacchio avesse da fischiare... mia madre invece lo prese per i piedi e gli fece sputare la polo. Da allora furono vietate in casa...
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Offline naked

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #23 il: 14 Lug 2010, 12:47 »

5 anni. stiamo percorrendo in macchina una strada di montagna. piove a dirotto. a destra strapiombo a sinistra montagne. la macchina sbanda sulla destra. andiamo a stamparci contro l'unica roccia presente su quel lato della strada. io ero davanti. le cinture di sicurezza non erano di serie neppure sulle Mercedes all'epoca. vengo sparato come un proiettile contro il parabrezza. non mi faccio nulla.

9 anni scendo dalle scale con in mano una bottiglia di orzata. scivolo malamente e faccio 4/5 gradini rotolando. al pianerottolo mi fermo contro il muro. mi alzo e penso: che culo. mi guardo la mano e vedo che è tutta rossa. la bottiglia si era rotta e un vetro mi si era conficcato nel palmo. sbrego di 5 punti. tanta paura ma sono sopravvissuto.

prima media. torno da scuola in bicicletta. la bicicletta non è mia ma di un mio amico che è sempre in giro con una ruota. quella davanti infatti è tutta sbilenca.
al costone di carimate (pendenza simile al mortirolo) freno per rallentare. i freni sono rotti. la bici incomincia a sbandare. caduta rovinosa strisciando per no so quanti metri. me la sono cavata con polso fratturato ma me la sono vista brutta.

17 anni. sempre in giro con la mia honda nsx bianca e blu. strada a senso unico con una bella serie di curve. percorso troppo invitante. scalo. accelero. inizio a divertirmi. ultima curva. quella più stretta. mi trovo davanti una diane messa di traverso che sta facendo inversione (quindi avrebbe poi percorso la strada contromano). A destra e a sinistra due belle siepi con muretti. sono in piega. non vedo soluzioni di fuga. pinzo. la moto parte istantaneamente anche favorita dalla sabbietta malefica. io incomincio a strisciare. sembra interminabile. dopo qualche secondo mi stampo con la testa contro la gomma della vettura. non mi faccio nulla.
« Ultima modifica: 14 Lug 2010, 12:50 da naked »
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline naked

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #24 il: 14 Lug 2010, 12:52 »
ripartono senza controllare che io effettivamente fossi nella macchina.

chissà cosa gli avevi fatto? :D

comunque massiccio.
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Offline claus80

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #25 il: 14 Lug 2010, 12:53 »



17 anni. sempre in giro con la mia honda nsx bianca e blu. strada a senso unico con una bella serie di curve. percorso troppo invitante. scalo. accelero. inizio a divertirmi. ultima curva. quella più stretta. mi trovo davanti una diane messa di traverso che sta facendo inversione (quindi avrebbe poi percorso la strada contromano). A destra e a sinistra due belle siepi con muretti. sono in piega. non vedo soluzioni di fuga. pinzo. la moto parte istantaneamente anche favorita dalla sabbietta malefica. io incomincio a strisciare. sembra interminabile. dopo qualche secondo mi stampo con la testa contro la gomma della vettura. non mi faccio nulla.

Sicuro che non fosse honda nsr?

Offline naked

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #26 il: 14 Lug 2010, 12:57 »
si :( ;D
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Offline Wis

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #27 il: 14 Lug 2010, 14:41 »
Infatti inizialmente mi sono detto: Naked a 17 anni senza patente correva sulle stradine di montagna con un'auto sportiva.
Ok.
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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #28 il: 14 Lug 2010, 19:30 »
O___oU
Da padre sono abbastanza allibito.
Spero che i tuoi genitori abbiano pasteggiato con gli organi interni degli "amici".
(Anche se in realtà sarebbe stato opportuno torturare impunemente i tuoi genitori perchè non si lascia un bambino di 3 anni a casa di "amici").

Il tutto è meno surreale se ci rendiamo conto che si parla di svizzeri.
Un vecchio proverbio dice che gli svizzeri sono un popolo senza una nazione, una lingua e un dio. Difficile dargli torto visto che è vero.
E' altrettanto vero che gli svizzeri sono le persone più avide e vuote ever, e qui parlo per esperinza personale.

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Re: Ti ho mai raccontato di quella volta che sono morto?
« Risposta #29 il: 14 Lug 2010, 19:33 »
E quel che è peggio, non vogliono la moviola in campo!
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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