Autore Topic: La vostra idea di spesa pubblica(non serve la laurea in economia)  (Letto 9229 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Drone_451

  • Eroe
  • *******
  • Post: 17.633
  • Saevis tranquillus in undis
    • Retro-Gaming.it
Credo che da ora in poi non li leggerò più davvero, è una perdita di tempo, mica faccio il maestrino.

beh non ti dovresti offendere... spero capirai che se contesti le mie affermazioni con tono polemico
- quando in realtà ho scritto che sono d'accordo con te
- scrivendo cose false
posso dirti che non leggi i miei post e posso correggere le tue inesattezze.

oh mica devo fare il prof, solo che se scrivi "ehh alitalia faceva profitto quando era pubblica", beh... ti dico che non è vero ^^

Scusa se ti cito una testata marxista-leninista però credo che a grandi linee nessuno con un minimo di cognizione di causa ed onestà intellettuale possa negare quanto espresso in questo articolo:


http://www.repubblica.it/economia/2010/03/22/news/piazza_affari_e_il_male_oscuro_del_capitalismo_italiano-2813877/#commentatutti


L'ultima frase la leggo in chiave berlusconiana.

Peace & Love
|_ ..|._.|_ _ _|_.|.|...._|.....|._ _ _ _

Offline Seppia

  • Reduce
  • ********
  • Post: 23.042
  • Trvezza
    • E-mail
si ok l'articolo non è male (anche se dato l'enorme peso delle PMI in italia è normale che il rapporto tra capitalizzazione di borsa e pil sia più basso che in usa dove le pmi quesi non esistono per fare un esempio).
unica cosa non capisco dove mi sbugiarderebbe

anzi

si dice solo che autostrade è stata ceduta interamente ai privati (cosa che ho scritto:
le ferrovie in italia non sono private (a parte qualche rete regionale che è comunque falsamente privata), e sono un costo.
alitalia non è mai stata privata prima di pochissimo tempo fa, e se non è fallita prima è solo in quanto statale, le autostrade sono profittevoli solo perchè le hanno vendute quando già costruite, se si dovesse considerare tutto l'arco temporale sarebbero anch'esse ovviamente in perdita.

ovviamente non si parla di "trasporti" perchè trenitalia è appunto sempre pubblica

tra l'altro mi ero perso questi tuoi punti:


Bene allora lasciamo stare quella minchiata del ponte sullo stretto.
Peccato che telecom messa in mano a colaninno e tronchetto hanno prodotto solo debiti, calo delle azioni, disservizio,perdita degli asset stragici internazionali come il brasile,
scandali sulle intercettazioni utilizzate a scopi privati, scandali sul recilaggio di denaro, truffa, evasione fiscale, abbandono della ricerca,
mancata assunzione di giovani qualificati in cerca di lavoro e cassaintegrati a carico nostro/tuo

beh il ponte sullo stretto grazie al cielo ancora non l'hanno fatto e non vedo cosa centri col nostro discorso.
telecom non è che prima andasse bene ma in effetti provera ha fatto moltissimi danni aggiuntivi
forse non è chiaro che io non sono affatto contro il pubblico eh, l'ho detto varie volte


le ferrovie in italia non sono private (a parte qualche rete regionale che è comunque falsamente privata), e sono un costo.
alitalia non è mai stata privata prima di pochissimo tempo fa, e se non è fallita prima è solo in quanto statale, le autostrade sono profittevoli solo perchè le hanno vendute quando già costruite, se si dovesse considerare tutto l'arco temporale sarebbero anch'esse ovviamente in perdita. quindi qui la colpa è di chi le ha vendute, e di nuovo non sarebbero cose che portano soldi nelle casse dello stato se ben mantenute

Le ferrovie in italia non sono private, studia un pochino.
Alitalia è stata portata al fallimento da gente come Cimoli (passato pure per FS) messo li dal nano.

ma straLOL!

tra l'altro rispondevo a TE!

Che cosa ha fatto il privato in questo? Ferrovie allo sbando, Alitalia fallita, Telecom pagata con i soldi di tutti ridotta ad un cumulo di macerie, la RAI smerdata , Autostrade pagata con i soldi nostri in mano a benetton ...esempi a non finire.
Aziende che quando erano pubbliche producevano profitto e facevano entrare soldi nelle casse dello stato, ora fanno entrare soldi nelle casse delle banche e il servizio è una MERDA.

dopo questa veramente, non so che dire. sono felice di continuare eh, ma mi pare la tua situazione/credibilità non stia affatto migliorando.

cito il grande Marx: La storia si ripete sempre due volte: la prima volta in tragedia la seconda in farsa

per Alitalia, sei decisamente fuori strada, di nuovo.
la storia della malagestione delle nostre aerolinee parte da MOLTO prima del periodo berlusconi, c'era un bellissimo speciale di varie pagine sul sito del sole24ore in proposito

Pace e Amore
« Ultima modifica: 23 Mar 2010, 12:28 da Seppia »
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto

Offline Neophoeny

  • Eroe
  • *******
  • Post: 19.239
    • E-mail
Leggo un email che mi ha inoltrato un amico...

Cara Anna, Cari amici di Anna, Cari alcuni miei amici,

mi sento obbligato (data la mia professione: economista) di distutbarvi e scrivervi riguardo ai tagli che il nostro governo si avvia a fare.

Quello che mi preoccupa e' quanto segue:

1) il debito pubblico Italiano e' circa il 110% del GDP. E' un segnale grave (peraltro non nuovo) senza ombra di dubbio. Ma cosa segnala esattamente? Questo e' difficile da dirsi perche' i deficits sono definiti in modo arbitraio e non sono invarianti alle definizioni che i governi ne danno. Quindi il debito che e' la loro somma e' altrettanto arbitraria.

Occorre quindi definire il problema delle di spese di governo e delle tasse in un ottica rigorosa. In economia questa si chiama "generational accounting". In breve quando si pensa a spese ed entrate ( come fanno le famiglie) anche il governo deve pensare al presente e al futuro. Chi prende a prestito? chi paga? quando si prende a prestito? quando si rimborsa ? in altri termini: bisogna specifiare quale generazione paga e come puo' sostenere il rimborso.

Inoltre data la ridistribuzione per eta' attraverso le regioni quali aree ripagheranno il debito ? quali ne traranno proto?

Oltre all'aspetto strategico di medio-lungo periodo considerate l' aspetto ciclico. Ad esempio: un taglio delle imposte oggi ( anche non grosso). In un paese con popolazione relativamente vecchia e quindi propensa a risparmiare meno ( guardate come la propensione al risparmio e' variata in Italia negli ultimi 30 anni con la variazione della struttura demografica per eta') tale taglio favorira' un aumento dei consumi correnti che avra' un effetto pro-ciclico piu' efficace che nel caso di popolazione reltivamente giovane.

2) occore anche tenere conto di quali settori ne trarranno profitto ? quali spese hanno produttivita' zero (o addirittura negativa) e quindi vanno tagliate ? quali settori invece sostengono la produttivita' del paese ( sostenendo la formazione di Capitale fisico e soprattutto umano) e vanno sostenute ? ridurre le spese e gli stipendi di uffici postali, di ministeri, di certi uffici pubblici ( incluso il taglio numero del numero di senatori e parlamentari Italiani e Europei,tagli dei loro stiipendi e dei relativi benefits) sovraoccupati non credo rechi alcun danno alla produtivita' del paese.

3) i tagli dovranno esserci (anche in un ottica di generational accounting i tagli sono necessari: qui dovete prendermi sulla parola) e saranno duri, ma debbono essere mirati e deve essere chiaro chi debba essere colpito e chi benificiato. i tagli fiscali sono sembre redistributivi. C'e' sempre chi ne benificia e chi ne trae giovamento , e' nella natura della politica fiscale ed e' giusto che sia cosi. Il problema e' che i governi tendono a mascherare questo fatto per convenienza politica. Naturalmente i tagli andrebbero fatti per favorire il lato piu' produttivo del pese cosi' favorendo una piu' rapida crescita che poi nel medio-lungo periodo giovera' anche al lato meno produttivo ( che nel frattempo si spera abia inrapreso la via della "redenzione") . Quest'ultimo nel frattempo dovra' sopportare il maggior peso dei tagli. Ora il problema e' che buona parte della spesa pubblica Italiana e' clientelare e parassitaria. Colpire questa puo' arrecare un grave danno politico. Nessun governo italiano (di destra o di sinistra) ha mai avuto tale coraggio. Lo avra' il governo Berlusconi ? lo dubito profondamente. Quindi i tagli che avverranno saranno fatti ancora in nome della supremazia della politica e peggiorerenno la situazione ancora di piu'.

4) la cultura fiscale di Tremonti e' puramente tattica. pensa a manovre in termini di cash-flow corrente ( cioe' di quello che succede nel breve termine) ma non di un strategia a lungo termine (infatti Tremonti non e' un economista ).
Le tasse in Italia sono troppa alte. Le manovre anti-evasione alla Tremonti servono a poco se non sono accompagnate da un chiaro taglio delle imposte ( e anche in quale forma questo taglio avviene). Le imposte potranno essere tagliate solo se le spese ( sperando siano quelle giuste) verranno drasticamente tagliate. Tremonti dovrebbe prima tagliare le spese (posibilmete quele sterili), poi ridurre le imposte, poi introdurre manovre anti-evasione. Solo quando l'incentivo di imposte troppo alte sara' rimosso le persone saranno meno inclini a correre il rischio della punizione relativa all'evasione. Inoltre, per gli economisti inclusi in questo messaggio, ci dobbiamo ricordare che un "regime" di imposte piu' basso favorira' l'offerta di lavoro ( Presumo l'effeto di sostituzone sia piu' alto dell'effetto reddito anche in Italia. Presumo perche' non ho visto stime recenti di questi valori).

5) spero solo che Banca d'Italia possa avere un qualche influenza sulla gestione della riduzione del deficit. Conoscendo questo governo temo che purtroppo non sara' cosi' e Tremonti and co. faranno tutto da soli.

Vi sarei grato per la difffusione di queste mie preoccupazioni.

Sarei grato anche per commenti indipendentemente dal fatto che possano aumentare o diminuire la mia preoccupazione.

Ho naturalmente un alto interesse per segnalazioni di errori nella logica dei punti da me sollevati.

grazie, ciao,

gg
>
> Gianluigi Pelloni
>
> Professor of Economics
> Faculty of Economics-Rimini,
> Department of Economics,
> University of Bologna,
> Vià Angherà, 22 - Rimini (RN) 47900 -Italy

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.243
Una popolazione vecchia tende a risparmiare meno? ???
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline Neophoeny

  • Eroe
  • *******
  • Post: 19.239
    • E-mail
Una popolazione vecchia tende a risparmiare meno? ???

Guarda non lo so, ho solo pubblicato l'email perchè mi sembra interessante, non sono un'economista, sto studiando economia a livello più superficiale in giurisprudenza, rispetto alla facoltà di economia, quindi non faccio caso a tutte le frasi, ma penso che chi parla non sia un ignorante. Magari c'è qualche spunto interessante...

Offline keigo

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 8.186
Una popolazione vecchia tende a risparmiare meno? ???

il differenziale spesa-risparmio è funziona dell'aspettativa di vita. Più presto pensi di schiattare, meno sarai propenso a mettere da parte i soldi per il futuro.
chi semina vento raccoglie sfaccimma
ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

armandyno

  • Visitatore
Una buona spesa pubblica è una spesa pubblica che si concentra sull'istruzione e sull'emancipazione*. E'li bisogna puntare.
Che poi la sanità (ma anche tutto il resto) sia privata o pubblica è secondario.

E' la scuola il punto cardine della società, della civiltà ed è la discriminante per il buon funzionamento del "sistema" o il suo fallimento, qualsiasi siano le sue regole.

Se qui in italia avessimo un sistema come nei paesi scandinavi (forte pressione fiscale) ricaveremmo solo corruzione, sprechi e manga manga generale.
Perchè? Se gli ingranaggi (le persone) non girano bene e non sono oliati, la macchina non funziona.

Due solo le strade: o imponi una cultura (dittatura) e hai la sicurezza che le regole uguali per tutti siano chiare e interiorizzate, e ci siano controlli sociali esterni, oppure ti affidi ad una popolazione responsabile, colta e informata (e qui farei anche un discorso sui mezzi di comunicazione).

* Persone con un livello di cultura (chiamiamola consapevolezza) nella media e abituati al confronto arrivano a delle soluzioni pubbliche accettabili senza nessun intervento esterno (leggi, regole, stato), soluzioni che non sono incise nella pietra (questo pubblico, quello privato, e ora vai e diffondi il verbo), ma che si adattano alle situazioni.
« Ultima modifica: 03 Giu 2010, 22:53 da armandyno »

Offline Gatsu

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.545
    • The World Anvil
Una popolazione vecchia tende a risparmiare meno? ???

Probabile, se sai che hai 10 anni di vita rimasti i soldi te li sputtani.