Data di uscita --
29 Giugno 2010 --
Genere --
RPG Cazzuto --
Sviluppatore --
RADON LABS --
La confezione --
COLLECTOR'S BOX per i crucchi ---
LA STORIA e le FEATURES (da gamesnation.it)
Drakensang: The River of Time è un prequel ambientato 23 anni prima (è il 1009) di The Dark Eye, nel leggendario continente medioevale chiamato Aventuria, attraversato dal Grande Fiume e governato dall'imperatore Hal di Gareth.
Il complotto ai danni del reggente farà sprofondare Aventuria in un periodo di guerre e tensioni, in cui le gesta del nostro Eroe si intrecceranno con il ritorno dell'avventuriero Asleif Phileasson, reduce dalla prima circumnavigazione del continente.
Secondo gli sviluppatori, Drakensang The River of Time sarà un titolo moralmente più maturo, in cui ci sarà anche spazio per una storia d'amore. Le scelte avranno un ruolo fondamentale nel dispiegare gli eventi in una certa direzione, pertanto il gioco sarà anche rigiocabile.
La storia avrà inizio su una nave che si fermerà a Nadoret, dove verremo introdotti al gioco attraverso un breve tutorial. Il giocatore impersonerà un apprendista di una delle quindici classi - tra cui druido, barbaro, guerriero, arciere, ladro, alchimista - che sceglieremo nella fase di creazione del personaggio. L'editor, rispetto al primo capitolo, permette di personalizzare più parametri, a partire da modelli predefiniti, come volto, capelli e corporatura, oltre al sesso.
L'eroe sarà a capo di un manipolo di quattro guerrieri che si aggiungeranno di volta in volta. Fra questi il nano Forgrimm, Ardo e Fayris, una mezzelfa arciere arruolata nei Servizi Segreti Imperiali, tutti volti familiari per chi ha giocato al primo episodio.
L'essenza di Drakensang The River of Time sta proprio nel party. Le prime ore di gioco serviranno per familiarizzare con i controlli e con l'ambiente saranno in solitaria e, soprattutto, per acquisire i primi punti esperienza, e sarà preferibile affrontare la maggior parte degli scontri e delle missioni con i compagni di viaggio che incontreremo lungo la strada.
Potremo avere fino a un massimo di dieci party governati dall'intelligenza artificiale e dalle scelte tattiche che impartiremo durante la pausa tattica, come attacchi ravvicinati e dalla distanza, magie e incantesimi.
L'interazione con i PNG avverrà attraverso dialoghi più complessi rispetto al passato, come abbiamo potuto vedere dalla demo. Gli sviluppatori hanno, inoltre, fatto sapere che i dialoghi saranno anche più differenziati a seconda della razza degli interlocutori.
Il sistema di controllo prevede una visuale in terza persona, che si può ruotare tenendo premuto il tasto destro del mouse, mentre la rotellina sarà addetta al zoom in e zoom out. Con il tasto sinistro saremo in grado di muovere il nostro personaggio cliccando sul terreno e interagire con gli oggetti sparsi, decidendo se osservarli e accedere così alla descrizione, oppure se afferrarli quando possibile.
L'interfaccia globale del gioco è piuttosto ordinata: mappa a sinistra forse un po' troppo grande, e hub del giocatore a destra con la relativa barra della salute.
Dal punto di vista della grafica, Drakensang: The River of Time è mosso da un engine sviluppato apposta dai ragazzi di Radon Labs. Rispetto al passato, i modelli dei personaggi sono qualitativamente migliori, meno spigolosi e più realistici grazie alle espressioni facciali e alle animazioni dei corpi ottenute mediante motion capture. A beneficiare di questa tecnologia sono soprattutto le cut scene, fondamentali ai fini della narrazione.
Un'attenzione particolare è stata rivolta alle texture e alle superfici solide, aspetto che in passato era costato molte critiche al primo Drakensang, soprattutto per la vegetazione spoglia e scialba. La flora ora risulterà rigogliosa e ben fatta, grazia agli shader applicati e allo SpeedTree, uno strumento utilizzato per il fogliame anche in Oblivion.
Nella demo, il sistema di illuminazione non ci ha fatto una buona impressione, anche se gli sviluppatori hanno dichiarato di averlo migliorato in modo da consentire effetti e atmosfere più naturali.
La colonna sonora di Drakensang: The River of Time sarà affidata a Dynamedion, lo stesso produttore musicale del primo Drakensang e di decine di altri giochi, tra cui Darksider, The Guild 2 e Desperados 2.
Drakensang: The River of Time sembra avere molte frecce al suo arco. Tutto sta nel vedere se Radon Labs riuscirà a colpire nel segno. Finora lo sviluppatore con sede a Berlino ha mostrato un atteggiamento corretto verso i feedback ricevuti dai fan, che denota serietà e voglia di migliorarsi.
IMMAGINIFILMATI E TRAILER INTRO:
http://www.youtube.com/watch?v=chm8bnLHypYTRAILER INGLESE:
http://www.youtube.com/watch?v=NTEpprylp2UGAMEPLAY: (in CRUCCO)
http://www.youtube.com/watch?v=6TtjBK8NWushttp://www.youtube.com/watch?v=hNay2vHHxmo&feature=relatedto be continued....