Ad un cabinato di Street Fighter II, guarda caso in una località vacanziera, è legata una delle peggiori cattiverie che ho mai commesso nella mia relativamente pia esistenza. Una di quelle che, a ripensarci oggi, mi fanno ancora venire i rimorsi. Un gesto malvagio che aveva il solo fine di divertirmi. Il Male per il Male.
Era sera, e io (marmocchietto undicenne, più o meno) cazzeggio nella sala giochi del bar sbirciando le partite altrui. Si appropinqua al cabinato di SF un soldo di cacio di 6, 7 anni, con la manina rubiconda gonfia di gettoni lucenti. Arriva a malapena alla manopola, per giocare deve mettersi in punta di piedi.
Il cabinato aveva la particolarissima caratteristica di una levetta per l'accensione/spegnimento sulla parte superiore. L'occhio saetta rapido dalla levetta al pupetto, dal pupetto alla levetta.
Il pupetto si abbassa per inserire il primo gettone. Fulmineo, spengo e riaccendo il cabinato.
Il cielo sa che personaggio aveva intenzione di scegliere. Pigia invano sui tasti, smarrito. Insert coin, Insert coin. Dà un colpetto alla gettoniera. Dopo qualche secondo di controlli assortiti, con delusione malcelata inserisce il secondo gettone.
Click. e poi ancora Click. Rapido ma non indolore.
Il pupo, di cui mantengo tuttora un ricordo distinto, si concede un borbottio di protesta e un paio di puerili imprecazioni, mi guarda come per chiedere assistenza, io gli restituisco un'occhiata densa di partecipazione e empatia. Non ero particolarmente divertito dal tutto, ricordo solo un senso di adrenalina, nemmeno particolarmente forte. Inserisce un terzo gettone. Click, click, motherfucker.
Affranto, piange. Va a chiamare la cassiera per informare il mondo dell'ingiustizia patita. Incolpa la macchina, ma è l'uomo il colpevole. Non mi schiodo dalla mia postazione. Se frego la cassiera, frego il mondo. La robusta donnona arriva. A dimostrare che la malvagità non viaggia mai da sola, PRENDE UN GETTONE DEL BAMBINO (in lacrime) e lo dà in pasto al cabinato mafioso, per verificarne la criminalità. Se ora non ripeto il giochetto, penso, tutto questo sarà stato inutile. Click, click, ciò che ha fatto il danno ora fa giustizia. Fa un nuovo controllo, stavolta con uno dei suoi gettoni, ma mentre tutti guardano il dito, la luna ripete il suo trucco per la quinta volta. Insert Coin, Insert Coin.
Mi allontano, senza premurarmi che occorra un rimborso a favore del bambino da me oltraggiato, portandomi dietro un senso di colpa che ancora oggi mi accompagna. Se mai c'è giustizia a questo mondo, spero davvero che in un futuro match online a Super Street Fighter 4 io possa incontrare quel bambino. E che mi faccia il culo a strisce, almeno cinque volte.