Autore Topic: [360][PS3] Resident Evil 5: Untold Stories  (Letto 15078 volte)

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Offline Alan Fontana

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[360][PS3] Resident Evil 5: Untold Stories
« il: 21 Mar 2010, 16:37 »


Titolo: Resident Evil 5: Untold Stories
Versione Provata: Xbox 360
Altre versioni: PS3

Resident Evil 5: Untold Stories è l'unione dei due episodi aggiuntivi, Lost in Nightmare e Desperate Escape, ambedue acquistabili a 400 punti su xbla e 4.99€ sul psn, nonché dei due costume pack acquistabili singolarmente a 160 punti o 1.99€. Il prezzo del pacchetto "completo" (non è presente infatti la modalità Versus, che avrebbe garantito un completo allineamento con la Alternative Edition) è di 960 punti su xbla e 12.49$ su psn (il prezzo andrà presumibilmente tradotto in euro nel mercato nostrano).
Vediamo di analizzare il contenuto del pacchetto.

Lost in Nightmare

Il primo dei capitoli extra di Resident Evil 5 vede il ritorno di Jill Valentine e Chris Redfield nella villa di Spencer, un paio di anni prima rispetto gli eventi africani. Il prologo e l’epilogo della vicenda sono già noti, in quanto narrati a mò di flashback da Chris a Sheva verso la metà del gioco.
Grande attesa per questo episodio, grazie alle promesse atmosfere old-style della saga; corridoi bui, tenebre, sensazione di tensione e malattia che è andata sfumando con l’avanzare della serie in direzione action. Ebbene sin dai primi passi nella villa Spencer, tutto questo c’è. La villa è una riproduzione ridotta della mansion del Primo Resident Evil, per cui la sua esplorazione risulterà familiare per i primi minuti di gioco. Sarà interessante leggere dei racconti del maggiordomo di Spencer, che non riveleranno però nulla di nuovo rispetto a quanto già noto, mentre i diari di Spencer sono abbastanza interessanti e raccontano qualcosa in più.
Le armi più potenti sono facilmente reperibili sin da subito, il che contribuisce ad aumentare la tensione perché si ha sempre la sensazione che qualcosa di grosso succederà presto… ed è qui che l’episodio inciampa su sé stesso. Passerà ancora del tempo prima di incontrare dei nemici, o meglio, il nemico, dal momento che vi è solo una tipologia di mostro affrontabile (una spece di Lisa Trevor con un’ancòra in mano, molto simile all’Esecutore  come stile di attacco) se si escludono le cavie umane già viste in Africa. Il che di per sé non è un male, se non fosse che affrontare questo nemico negli stretti corridoi di Villa Spencer è un’incubo, segno che il sistema di controllo di Resident Evil 5 mal si sposa in queste situazioni.
Il colpo di scena si ha nella seconda parte del capitolo, in cui si rimane quasi completamente disararmati e si dovranno affrontare detti nemici in una specie di labirinto disseminato di trappole. Porzione di gameplay decisamente meglio congegnata, se non altro perché la cooperazione tra i protagonisti diventa necessaria per proseguire.
Peccato che lo scontro finale arrivi subito, forse fin troppo in fretta dal momento che l’atmosfera pareva aver preso finalmente il volo; un’oretta di gameplay che alla fine lascerà al giocatore l’amaro in bocca per la voglia di giocarne ancora.

Voto: 7



Desperate Escape

Decisamente più canonico rispetto al precedente episodio, qui vedremo Josh Stone e Jill Valentine fuggire dallo stabilimento Tricell per raggiungere l’elicottero con cui raggiungere Chris e Sheva verso la parte finale del gioco.
Il background del capitolo è noto a chiunque abbia terminato il gioco, per cui è inutile dilungarsi in spoiler; ciò che non è noto, ma che lo diventa presto, è che il punto di forza di questo episodio, in contrapposizione al precedente, è l’impronta decisamente action degli eventi, che ci vedrà impegnati ad affrontare un mare di nemici a suon di proiettili.
Dei due episodi questo è certamente quello più debole; nessuna particolare rivelazione, nessuna arma o nemico nuovo. Le ambientazioni utilizzate sono inedite, ma identiche a quelle già viste nel 5 capitolo del gioco regolare; per tenere alto  il ritmo dell’azione di gioco in alcune parti si è adottato il respawn infinito dei nemici, che obbliga non solo a dosare i colpi, ma anche a muoversi frequentemente alla ricerca di munizioni.
La sensazione è che Desperate Escape sia una partita a Mercenari con una “storia” (se così la si può chiamare, dato che i dialoghi sono al minimo e non viene data alcuna nuova rivelazione sulla Tricell) di sottofondo. Anche in questo caso il finale arriva dopo un’oretta di gioco, sempre nel momento in cui le cose decollano; si raggiunge lo stabilimento della Tricell, parte la cutscene, e al termine si è già fuori… e questa volta si capisce sin da subito che le cose stanno per concludersi.
Peccato però, un maggior approfondimento sulle operazioni della Tricell sarebbe stato gradito, e magari anche qualche nemico inedito; nulla di tutto ciò, alla fine si rimane sempre con l’amaro in bocca per ciò che si poteva avere, e non si è avuto.

Voto: 6

Mercenari a Raccolta

Questa modalità viene introdotta con gli episodi di cui sopra, e altro non è che la classica modalità Mercenari con nuovi personaggi e una difficoltà generale più alta. Le ambientazioni infatti sono esattamente le stesse dell’originale, ciò che cambia è la disposizione dei nemici e dei bonus nei vari livelli. I personaggi tuttavia non si sbloccano giocando, ma solo acquistando gli episodi e i pacchetti costume (???); con Lost in Nightmare si sbloccheranno Barry Burton ed Excella Gionne, con Desperate Escape Josh e Rebecca Chambers, mentre con i due Costume Packs si sbloccheranno Chris e Sheva nei loro nuovi costumi (due per pacchetto costume).



Costumi

Anche i costumi fanno parte del pacchetto, e dato che non sono gratuiti due parole su di loro sarebbero opportune. Partiamo subito col dire che i costumi di Chris sono osceni; oltre a essere tamarri oltre ogni limite sono anche brutti a vedersi. Poi, oh, è questione di gusti, ma non si può negare che siano piuttosto fuori luogo rispetto l’ambientazione africana. Per quanto riguarda i costumi di Sheva la situazione migliora, ma nulla di paragonabile al meraviglioso costume tribale già presente nella versione liscia. Il costume da donna d’affari è sufficiente, quello da cappuccetto rosso sembra uscito da un film porno (giapponese) e non ha molto da dire.

Voto: 3



Conclusioni
Un pacchetto tutto sommato deludente. Qualche costume mediocre e un paio di episodi che alla fin fine aggiungono poco all’esperienza di gioco liscia, fanno pensare se la Alternative Edition era davvero necessaria. Almeno gli episodi fossero stati meglio integrati con lo storyboard originale; chessò, magari inserirli tra i capitoli regolari, permettere di conservare armi e punti nell’inventario e così via. Nulla di tutto ciò, gli episodi sono totalmente staccati dal resto del gioco e accessibili da un menù “contenuto scaricabile” nella schermata principale del gioco.
Tante critiche nei confronti dei DLC di Assassin’s Creed, ma non è che qui le cose vadano tanto meglio; per dire, alla fine se volete risparmiare il solo episodio Lost in Nightmare è meritevole d’acquisto.
« Ultima modifica: 22 Mar 2010, 09:36 da Luv3Kar »
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