Riporto da un precedente thread, in maniera da non intasarlo.
(
http://www.tfpforum.it/index.php?topic=20268.msg1622161#msg1622161)
preferisco premiare gli sviluppatori e dare loro una parte del denaro piuttosto che pagare la stessa cifra o poco meno e sapere che a loro non arriva un cazzo. In fin dei conti, il successo di un gioco si misura dalle sue vendita, ed è l'unico modo che io ho per per mostrare il mio apprezzamento per chi quello specifico prodotto lo ha realizzato.
Giustissimo, ma:
Il videogioco a € 69,90 è qualcosa che si può tranquillamente bypassare.
Questo è il punto. Per colossi come EA e tutti i publisher dei giochi AAA, non venduto a 69,90 il primo mese di pubblicazione = non venduto = fail. Per loro il punto è che tu lo paghi 70 euro. Se gli andasse bene che tu lo compri a 30 o 20, te lo metterebbero fuori a quel prezzo subito. Sai che gliene frega che Mediaworld svuota i magazzini dei remainder di Fifa 12 nel momento in cui esce Fifa 13. A quell'ora hanno già smesso di contarle da un pezzo, le vendite di Fifa 12, e stanno tenendo d'occhio ogni singola copia venduta di Fifa 13.
Per questo, nel topic di X720, farneticavo (con sgomento di Fool) di un futuro in cui "esce Gears 15? Bene, chi ha comprato Gears 14 è gentilmente (ma mica tanto) pregato di riconsegnare la copia fisica. Tutte le copie DD saranno istantaneamente nuclearizzate dai vostri HDD, a cui abbiamo accesso che lo vogliate o no". Un mercato senza usato è un mercato senza memoria storica; è un mercato in cui si guarda solo al gioco di oggi, in cui si fa una tiratura singola, si valuta la percentuale venduta, e si decide se il gioco è "piaciuto" solo in base al venduto del primo mese.
C'è un motivo se il tipico Steam user ha decine di giochi acquistati e mai neanche toccati nel PC: i saldi di Steam sono frequenti, e durante i saldi di Steam ti compri 10-15 giochi con i soldi di un singolo gioco console Day 1. Un mercato console che non prevede l'usato, invece, si trasformerebbe presto in un mercato in cui ogni publisher segue il modello Nintendo: NSMBWii è uscito 5 anni fa? Fottesega, se lo vuoi oggi continui a pagarlo 49.90. E ritieniti fortunato che lo teniamo ancora sugli scaffali, perché intanto ne è uscito un altro.
Mi farebbe molto piacere dar da mangiare ad ogni programmatore meritevole, ma devo stare attento prima al mio, di portafogli. È proprio il modello "ogni gioco nuovo boxato a 70 euro (o 45, se portatile) a prescindere da production values, qualità, contenuti e longevità" ad aver portato Gamestop e il suo usato alle dimensioni attuali. Chi è causa del suo mal... accusa i consumatori e perde tempo ad inventare contromisure ad un problema che non hanno creato i consumatori. Contromisure che inculano i consumatori. Geniale, eh?
Però secondo me salti un passaggio logico importante.
La pratica del gioco nuovo automaticamente prezzato 70 euro all'uscita è un'idiozia, e concordo pienamente. Anche se sopratutto in questa generazione grazie a Steam, al Live e al PSN vediamo sempre di più il nascere di nuove fasce di prodotti, altrettanto meritevoli, che all'uscita si attestano in range di prezzi diversi e non rincorrono i blockbusters tripla A, anche perché verrebbero schiacciati. E questo è positivo.
Ma il mio problema con il tuo ragionamento nasce quando come antidoto di questo problema indichi il prendere l'usato. Su questo non concordo. La mia annotazione sul fatto che si può bypassare quei 69,99€ era rivolta al fatto che ci sono ora diversi canali tramite i quali è possibile prendere giochi appena usciti a prezzi inferiori. Altrimenti, ed è una cosa da non ignorare, la maggior parte dei giochi si deprezza sostanzialmente dopo un mese o due. Nulla quindi vieta di aspettare un pochino e prenderli nuovi a prezzi sostanzialmente inferiori.
Tu dici che la vendita di titoli fuori dal primo mese o due è cosa ininfluente agli occhi dei publishers. Personalmente non concordo affatto. Si tratta comunque di introiti aggiuntivi che vanno nelle mani di sviluppatori e publishers. E comunque sia, parafrasando ciò che dicevi, io sto attento al mio portafoglio, e aspetto prima di prendere un certo prodotto, ma quando lo faccio almeno ci penso su un minimo e mi assicuro di premiare comunque lo sviluppatore.
Il mio principale "problema" è in realtà il vedere il fenomeno da un punto di vista diametralmente opposto. Generalmente molti vedono l'usato come una soluzione del problema. Io penso sia solo una delle tante.
Io acquisto solo giochi nuovi, ma in ogni caso li pago altrettanto se non a volte meno di chi acquista usato. Quindi a livello di esborso economico siamo pari, ma personalmente sento di aver alimentato l'industry e lo sviluppatore, mentre chi compra usato ha solo alimentato Gamestop. E questo per me è una distinzione importante. Poi salta sempre fuori quello che afferma che si trova comunque meglio meglio perchè da dentro due giochi usati più soli 10€ e si porta a casa l'ultimo titolo tripla A del momento al Day one. E' una logica che francamente non capisco, ma tant'è. Su quello non posso eccepire e ognuno vede il suo hobby come preferisce.
Poi c'è ovviamente la Nintendo Difference (TM) che consta nel fatto che generalmente i titoli Nintendo anche a distanza di tempo non calano. E' una peculiarità Nintendo dovuta a vari elementi, tra i quali il fatto che i loro titoli di punta spesso sono dei long sellers, ma rimane un'eccezione che permane nonostante la presenza dell'usato sui titoli Nintendo.
Infine, voglio chiarire una cosa importante. Io non sono favorevole a che Sony, Microsoft e salpiffero introducano soluzioni atte a limitare aggressivamente l'usato sulle loro macchine. Per niente. E' una cosa che va contro i diritti del consumatore. Io non acquisto usato, ma ciò non mi impedisce di prestare e farmi prestare giochi, ogni tanto scambiare, regalare titoli che non mi interessano più. Tutto ciò andrebbe a decadere se dovessero nascere simili sistemi, e sarebbe intollerabile. Ma anche a prescindere da me, sono sfavorevole a che Tizio o Caio non possa più acquistare o vendere un gioco usato. Quello che auspicherei, e ci tengo a sottolinearlo, non è la morte dell'usato, ma la sua regolamentazione a livello di mercato di massa. Vorrei non si trattasse di un mercato parallelo che ingrassa poche multinazionali che a dirla tutta stanno lucrando pesantemente sulle proprietà intellettuali altrui e su prodotti non creati da loro. Vorrei che una fetta della torta andasse anche a chi questi giochi li crea, e non vedo come questo potrebbe nuocere a noi giocatori.
Poi ovviamente c'è sempre chi è pronto ad esclamare "Non sono cazzi miei, a me interessa solo pagare di meno", ed è una posizione legittima anche se non la condivido. Però io amo questo medium, e mi piacerebbe che anche a livello commerciale vi fosse più equilibrio al suo interno. Mettiamo che un domani Tizio da va Gamestop e acquista un titolo usato, sul quale GS ha un guadagno netto di diciamo 10 euro. E' talmente eretico auspicare che 3 o 5 di quegli euro vadano alla Software house? Certo, non è un problema del quale è il consumatore a doversi prendere carico, ma allo stesso tempo se condoniamo a Gamestop le sue pratiche non possiamo ipocritamente scagliarci sugli altri che invece cercano di proteggere i propri interessi. E il consumatore ha dalla sua la propria sensibilità personale che lo spinge a fare le sue scelte da consumatore in maniera libera. Le mie, le ho dette.