Per quanto riguarda Bayonetta, non entro nella discussione, se non altro perché ho visto veramente poco del gioco, però vi segnalo questo interessante articolo, che mostra un punto di vista femminile forse un po' lontano da quello che alcuni si aspetterebbero:
http://www.gamepro.com/article/features/213466/bayonetta-empowering-or-exploitative/Poi butto lì la mia sui libri di Martin, sapendo di essere un po' controcorrente in questo. Io ho letto i primi due in italiano (quindi in realtà il primo libro originale, dato che da noi li hanno spezzati), avevo grandi aspettative per tutti i commenti sentiti in giro e sono rimasto abbastanza deluso.
Da un lato gli riconosco, almeno per quel che ho visto, una parte delle lodi che vengono fatte: il mondo è ricco, complesso, credibile e la caratterizzazione di almeno una parte dei tanti personaggi è sfumata, senza il classico manicheismo del fantasy più becero.
Dall'altro - ribadendo che mi riferisco solo ai primi due libri dell'edizione italiana - l'ho trovato di un prevedibile pazzesco (praticamente qualsiasi avvenimento si intuisce con una cinquantina di pagine d'anticipo) e non particolarmente piacevole da leggere, per me che ho un po' in antipatia quell'autocompiacimento così tipico del genere. Quelle cose tipo "la rugiada risplendeva fulgida sul ruscello della magia di sta fava", non so se mi sto spiegando.
Poi c'è un altro aspetto: è vero che sfugge a molti stereotipi classici del fantasy, e in quel contesto è abbastanza fuori dagli schemi. Però, per essere stupefatti da questo, mi sembra si debba essere davvero gente che ha letto solo fantasy in vita sua. Uno abituato anche ad altri generi, perlomeno in quel primo libro, non vedo cosa possa trovarci di tanto innovativo (anzi, ripeto: tutto molto prevedibile).
Ok, mi sono esposto alla berlina.