No, è come se per quindici anni tu vai al cinema, ci trovi uno al posto tuo e nessuno si preoccupa di far valere le tue ragioni. Semplicemente perchè (in una curva) non c'è nessun addetto, non c'è mai stato e ti devi arrangiare. Quindi per 15 anni sei copstretto a sederti dove capita, pure sui scalini a volte perchè il direttore del cinema vende senza preoccuparsi più biglietti di quelli disponibili, perchè vende i biglietti in posti dove la partita non si vede e perchè non si preoccupa di mettere qualcuno ad impedire che ci si sposti da un settore ed un altro (ahimè, nemmeno questo è stato risolto con i tornelli). Quindi per 15 anni, unico cinema del paese, non ti si incula nessuno e sei costretto a vivere alla gironata. Nel frattempo se vuoi un cornetto algida paghi 4 euro (o 3) e gli stessi prezzi assurdi li paghi per l'acqua. Durante questi 15 anni di abbandono totale conosci delle persone e ti trovi un posticino per guardare la partita con loro. Non essendoti garantito il posto sul tuo biglietto (non per scelta tua, non ti puoi lamentare con NESSUNO, NESSUNO) ti sei trovato una zona, non un posto, dove potrai stare relativamente tranquillo. Dopo 15 anni arriva uno che ti chiede di spostarti e tu scatti in piedi come un grillo impazzito perchè le regole sono le regole?
La tua metafora è meglio della mia, capisco cosa intendi, però se le regole cambiano, cambiano per tutti.Le regole cambiano anche per permetere a chi non è mai andato allo stadio, perchè non voleva rischiare di vedere la partita dall'ultimo posto in alto a sinistra, di trovare il suo posto tranquillo tranquillo.Capisco che se uno ha passato metà della sua vita con certe regole cambiare è difficile, ma allora io che ho sempre parcheggiato ad cazzum vicino all'ufficio quando mi hanno messo le righe gialle dei residenti avrei dovuto pigliare a testate il tizio che parcheggia legittimamente nel posto assegnatogli.
NOn voglio essere arrogante, ma
1) non parlate di stadi se li avete visti solo in televisione.
2) Non parlate di Inghilterra se non conoscete bene come si è risolta la situazione. Il problema si è risolto anche alzando i prezzi e vietando lo stadio a tutta una fascia di pubblico. Senza quella fascia in Italia non si riempirebbero gli stadi, perchè in Inghilterra lo stadio sta a 20 metri dalla fermata della metro, da noi è inaccessibile senza 3 ore di traffico e un parcheggio fantasioso a 1 km dall'entrata. Non esattamente il sogno bagnato di vedere uno spettacolo di ricchi e famiglie. Gli stadi di proprietà sono una gran cosa e risolverebbo bei prolemi, ma servono pure le infrastrutture o non risolvono un cazzo.
3) Quando all'estero, Inghilerra compresa, vedono come agisce la polizia in Italia, rimangono sbalorditi. La persona per bene come me deve scappare dagli invasati di una fazione e dell'altra, non dovrebbe funzionare così. E sparare lacrimogeni in curva contro 12.000 persone non è un buon metodo per fermarne 200 che ti stanno tirando i rubinetti.
Non voglio essere vecchio
ma:
1) Ho frequentato lo stadio per 10 anni, dall'83 al 93 circa, quindi da quando avevo 10 anni fino a 20. Non sono mai stato abbonato, ed è vero non conosco la cultura della curva perchè andavo nei "distinti" al comunale a Torino (che ora si chiama olimpico ma non ci reisco a chiamarlo così) ma ci andavo abbastanza spesso ,almeno metà stagione la vedevo.
Ora al comunale non esistevano posti numerati ,seduti ,niente, solo gradini di cemento e uno stava in piedi. Costava niente andare allo stadio e c'era così tanta gente che quando si segnava ti ritrovavi in un'altra parte della tribuna senza muovere un piede, solo per "spostamento di massa".
Quando è arrivato il delle alpi, con i suoi posti numerati, pensavo fosse una figata. Mai più in piedi, mai più arrivare un'ora prima per aggiudicarsi un punto nelle gradinate. Peccato che la pratita la si immaginasse (era impossibile distinguere i giocatori se non dal secondo anello in tribuna dove bisoganva cacciare 70 mila lire, invece delle 20 scarse per il posto in piedi al comunale a 30 metri dal campo).
2) Dopo la tragedia dell'Heysel (dove c'erano 3 persone che conoascevo che per fortuna si sono salvate) ho seguito cosa succedeva in inghilterra in maniera abbastanza vicina e sì, i prezzi solo lievitati (ma anche in italia con i modiali i prezzi sono triplicati) ma il grande cambiamento è stato il pugno duro della legge, gli stadi di proprietà, e nessun ammenicolo sugli spalti se non la sciarpa appunto. Hanno sì eliminato una certa fetta sella società, che giusto o sbagliato sia. Ma gli stadi sono comunque pieni e la goduria di andare allo stadio con queste premesse noi manco ce lo immaginiamo.
Sono stato a vistiare Highbury l'ultimo anno di vita, non ho visto purtroppo una partita, ma ho visto il museo e tuto il resto, e mi ha sconvolto vedere sì che la metro era a 2 isolati dallo stadio, ma soprattutto che lo stadio stesso era in mezzo alle case, ma proprio in mezzo, come fosse un cortile enorme di un condominio. Niente scritte sui muri, niente vetri rotti, niente di niente...
Il fatto è che in italia chi entra con i pulmini nello stadio per mettere gli striscioni il bigleitto non lo paga, anzi prende soldi dalla società e da chissà quanti altri enti.
E sono d'accordo con te che il tifoso per bene (nei quali mi annoveravo) a volte scappa dalla polizia senza sapere neanche eprchè, ma la colpa è sempre e solo dei cento di cui sopra e sei 3000 che gli vanno dietro
Ma se quei 100 cazzari, nel derby romano interrotto per il "bambino investito dalla macchina degli sbrirri" fossero stati criccati di mazzate dagli altri 62000 dello stadio non credi che si sarebbe vissuto meglio? Non credi che già togliere di mezzo questi personaggi migliorerebbe di un'ottima percentuale la vivibilità dello stadio?
Perchè quella volta del derby ho temuto che si ripetesse una cosa tipo Heysel, brutta brutta.