@Max: sono anche d'accordo; eppure trovo più coerenza nel clicca-a-caso che nel "componi un pentangolo per attivare un ascensore".
Detta altrimenti: Machinarium rispetto ai Samorost evolve quanto involve. Quindi a tratti entusiasma (enigmi contestuali, spesso adorabili) e a tratti delude (rompicapo completamente avulsi dal contesto).
My one cent and a half.
@Wis. Ok, de gustibus. Per me la parte Layton non c'azzecca un razzo. Non è una questione di difficoltà ma di coerenza ludica.
Se per parte labirintica intendi
i giochini scemi nel gerbello del "robo-doge"
, in effetti sì, anche quella parte è carina sulla carta per il suo gusto citazionistico, ma piuttosto tediosa all'atto pratico.
A conti fatti, per me Machinarium funziona benissimo e rappresenta un'evoluzione reale dei giochi precedenti solo in quanto avventura grafica; tutti i tentativi di aggiungere varietà al genere li ho sentiti maldestri.