Secondo un famoso militare ed esperto di geopolitica italiano che Bin Laden si nascondesse da svariati anni in Pakistan senza che il Pakistan o l'America lo sapessero è improponibile.
Scusa Xibal, ma *infatti* è dal primo giorno che si dice che probablmente il Pakistan lo sapeva e in qualche modo, motivo per cui gli USA non l'hanno avvisato del blitz.
Il post di DRZ, tono a parte, non fa nessuno volo pindarico: spiega solo -nero su bianco- quello che sarebbe successo secondo i complottisti, che sostengono che il blitz è una montatura.
La persona che ho citato lega la specifica conoscenza del Pakistan all'America. Non è proponibile che il latitante tecnicamente più ricercato del mondo si nasconda per diversi anni di fila nello stesso posto senza che chi lo cerca non lo sappia, che sia pakistano o americano.
E d'altronde la logica non si smentisce, perchè è proprio il Pakistan a diffondere foto taroccate che gli USA non si preoccupano di smentire, preferendo non diffondere alcun tipo di materiale per motivi balzani ma ribadendo con forza che, senza alcun dubbio, abbiamo ucciso Bin Laden (da notare come nei comunicati ufficiali sia fortemente sottolineata l'azione, giammai si dice "è morto", no, "lo abbiamo ucciso").
Circa il post di DRZ, mi sembra piuttosto presuntuoso affermare che spieghi nero su bianco il pensiero dei complottisti, sia perchè non ne esiste uno univoco, sia perchè, come ho detto, i dettagli sono importanti e fanno la differenza.
Esempio: "Obama decide di organizzare"...e chi l'ha detto?
"Convince la moglie, Al Qaeda e chissa quanti altri a reggergli il gioco"...ma quando mai, quale moglie?
"Prepara le foto finte delle guardie ma si dimentica di quelle di Osama", ma dove?
Quando i toni informano i contenuti...