Autore Topic: C'è spazio per videogiochi non divertenti?  (Letto 9452 volte)

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Offline Darrosquall

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C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« il: 07 Mag 2009, 12:01 »
Prendendo spunto da una colonna d'opinione letta sul numero di aprile di gamepro, vi giro questa considerazione dell'autore.
Analizzate il vostro film drammatico che amate di più, o il vostro libro più profondo. Ecco, lo considerate un capolavoro a prescindere dal divertimento.
Prendete qualsiasi videogioco moderno. Quante volte avete letto nelle recensioni "bello ma non diverte, stroncato" ?
Possono esistere giochi che non divertono ma che meritano comunque di essere giocati ed apprezzati?Sto pensando chiaramente a The Path, gioco indie che si trova su pc da un paio di mesi a questa parte, che non contiene divertimento al suo interno, ma che dona al fruitore altre emozioni, quali possono essere quelle tipiche di un altro mezzo che non sia quello videoludico. Straniamento, curiosità, "paura atmosferica", impossibilità di trovare la strada maestra, ragionamento su questo luogo ameno e sconosciuto. Ma tutto ciò ha a che fare col divertimento?

La politica nintendo ci ha dimostrato che il pubblico chiede soprattutto giochi nel senso più puro del termine, ovvero gameplay senza distrazioni. Wii Sport, Mario Kart, comunque esemplificazioni del divertimento.

Sempre dall'articolo, si legge che il divertimento esiste solo come effimera e irrilevante distrazione , mentre sono le emozioni profondi a permeare i momenti cruciali delle nostre esperienze.

Quali sono i giochi che mettono da parte il divertimento e si focalizzano solo ed esclusivamente su altre emozioni considerate "più alte"? Esistono? Il videogioco si può permettere di avere un sottogenere di questo tipo, accanto al divertimento di un mario kart, gears of war, uncharted?
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Offline Ohiohi

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #1 il: 09 Mag 2009, 10:50 »
Prendendo spunto da una colonna d'opinione letta sul numero di aprile di gamepro, vi giro questa considerazione dell'autore.
Analizzate il vostro film drammatico che amate di più, o il vostro libro più profondo. Ecco, lo considerate un capolavoro a prescindere dal divertimento.
Prendete qualsiasi videogioco moderno. Quante volte avete letto nelle recensioni "bello ma non diverte, stroncato" ?
Possono esistere giochi che non divertono ma che meritano comunque di essere giocati ed apprezzati?Sto pensando chiaramente a The Path, gioco indie che si trova su pc da un paio di mesi a questa parte, che non contiene divertimento al suo interno, ma che dona al fruitore altre emozioni, quali possono essere quelle tipiche di un altro mezzo che non sia quello videoludico. Straniamento, curiosità, "paura atmosferica", impossibilità di trovare la strada maestra, ragionamento su questo luogo ameno e sconosciuto. Ma tutto ciò ha a che fare col divertimento?

La politica nintendo ci ha dimostrato che il pubblico chiede soprattutto giochi nel senso più puro del termine, ovvero gameplay senza distrazioni. Wii Sport, Mario Kart, comunque esemplificazioni del divertimento.

Sempre dall'articolo, si legge che il divertimento esiste solo come effimera e irrilevante distrazione , mentre sono le emozioni profondi a permeare i momenti cruciali delle nostre esperienze.

Quali sono i giochi che mettono da parte il divertimento e si focalizzano solo ed esclusivamente su altre emozioni considerate "più alte"? Esistono? Il videogioco si può permettere di avere un sottogenere di questo tipo, accanto al divertimento di un mario kart, gears of war, uncharted?

Il divertimento è la vetta più alta, ma se c'è dell'altro ben incastonato nel gameplay senza disintegrare il ritmo tanto di cappello.

Vero se guardiamo a Nintendo potremmo dire che il divertimento non lascia spazio alla troppa originalità visto che la formula della casa di Mario non è cambiata molto, ma son convinto(e ci sono tanti esempi) che la maggior parte delle idee possa essere reso divertente, soltanto ci vuole studio e una buona dose di cinicità nell'implementazione delle idee.

Eppoi parlando di trama*, siamo ancora in cerca di cosa?
Significati profondi?
La Verità?
Va che Laplace è morto più di 2 secoli fa.


*le emozioni tramite gameplay sono ancora un campo poco esplorato e molto interessante.

Straniamento, curiosità, "paura atmosferica", impossibilità di trovare la strada maestra, ragionamento su questo luogo ameno e sconosciuto. Ma tutto ciò ha a che fare col divertimento?

Avevo perso questa parte,comunque questo lo intendo come divertimento(però non ho giocato sto The Path), come lo è prevalere finalmente su quel dannato Boss di Ninja Gaiden o risolvere quel puzzle che ti fa sentire come un idiota in Braid, la mia avversità maggiore verso i giochi "artsy" è che per mostrarti quello che vogliono gli sviluppatori ci mettono la loro manona ed iniziano ad indirizzarti arbitrariamente verso quella meta, insomma quando l'ovvio si fa troppo pressante.
« Ultima modifica: 09 Mag 2009, 10:56 da Ohiohi »
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Offline paschy

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #2 il: 21 Mag 2009, 13:37 »
il tempo per un videogiocatore attempato è sempre più rachidico, quindi per me il videogioco deve essere un esperienza fruibile, non sciocca ma godibile.
penso che non esista il videogioco non divertente, ma di sicuro esiste il game fatto male

Offline DRZ

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #3 il: 28 Mag 2009, 18:17 »
Mah, sinceramente i videogiochi sono ancora un pò troppo indietro rispetto alle altre forme d'arte per farmi provare le summenzionate emozioni alte... quelli che ci provano mi provocano al massimo una gran noia, nei casi migliori, o attacchi di ilarità/imbarazzo profondo in quelli peggiori.
Per ora basta che mi facciano passare qualche ora di svago (il che non è male, anzi), in futuro si vedrà.


Offline MaxxLegend

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #4 il: 28 Mag 2009, 20:42 »
Ma la domanda è posta malissimo.
Non è da chiedersi se "C'è spazio per videogiochi non divertenti", c'è da chiedersi se può essere comunque considerato intrattenimento un'opera ludica in cui si progredisce senza fare azioni che in sè sono appaganti.

E basta vedere i primi Silent Hill per rispondere con sicurezza: Si, è possibile, a patto che il gioco sia retto da un impianto narrativo/scenografico all'altezza. Ed è anche il caso di The Path.
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Offline DRZ

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #5 il: 28 Mag 2009, 22:49 »
The Path non l'ho giocato ma Silent Hill, per esempio, mi sembra un videogioco estremamente classico che punta, oltre che a spaventare e inquietare il giocatore, anche ad appagarlo e divertirlo facendogli risolvere enigmi e ammazzare mostri... insomma, non mi viene in mente nessun titolo che metta da parte la propria componente ludica per puntare solo su emozioni profonde e grandi significati (magari le due cose vengono accostate, con successo altalenante, ma dal fattore gioco-divertimento non si scappa).

Offline Floyd

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #6 il: 28 Mag 2009, 22:55 »
concordo su silent hill. I primi tre al massimo livello di difficoltà sono giochi impegnativi e divertenti, in particolare per la possibilità nel 2 e nel 3 di settare separatamente la complessità degli enigmi. Non dimentichiamo poi la componente esplorativa: silent hill è ancora unico nel genere per la gestione della mappa.

Offline MaxxLegend

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #7 il: 29 Mag 2009, 10:32 »
Silent Hill intrattiene e appassiona, ma non diverte né appaga.
In sé la struttura ludica è involuta, vecchia e stantìa.
Immaginate il medesimo impianto ludico di SH senza l'ambientazione e la trama. Immaginate insomma che avesse un impatto scenico di questo tipo:


Sarebbe ugualmente interessante/divertente? Imho no.
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Offline MaxxLegend

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #8 il: 29 Mag 2009, 10:39 »
PS: Credevo che in questo forum si fosse un pò superato il concetto di "mostro sacro" o "gioco inattaccabile", non siamo nel forum dei niubbi dove guai a toccargli PES 2008 che s'incazzano..
Credevo altresì fosse ormai assodato che Silent Hill è ludicamente una mezza merda ma è globalmente un ottimo gioco per motivi tutt'altro che ludici.

E ora sparate pure tutte le cartucce che avete, ma in fondo al vostro cuoricino sapete benissimo che per ammettere una verità del genere ci vogliono le palle cubiche.
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Offline ferruccio

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #9 il: 29 Mag 2009, 14:30 »
Applausi per MaxxLegend. Non ci credo che qualcuno consideri Silent Hill divertente nelle meccaniche di gioco. Anzi, è la prova che i giochi possono essere coinvolgenti e appassionanti senza essere divertenti in senso tradizionale.
E allora Mozart?

Offline LF

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #10 il: 29 Mag 2009, 15:02 »
Ma neanche una qualsiasi avventura grafica è divertente nelle "meccaniche" di gioco.^^
Punta e clicca, punta e clicca, punta e clicca.

Il fatto è che non è possibile separarle dal contesto in cui sono inserite, sia narrativo, che visivo, che sonoro, che concettuale.

In ogni caso, è proprio il termine "divertimento" che crea scompiglio in platea. A meno che non lo si consideri nel suo senso più puro, etimologico, di "distrazione / allontamento dal reale" (viene da divergere), e allora ogni gioco è giocoforza divertente. Che si rida, che si pianga, o che si rafforzino i glutei.

Ogni singolo giocatore troverà il "piacere" che cerca nelle diverse sensazioni che i videogiochi sono in grado di suscitare: il riflesso, la vertigine, la compatizione, l'estetica, il terrore, il relax.

E allora io la metterei cosà, per trovare un comune denominatore tra i prodotti(quasi) tutti, commerciali o meno, ovvero: c'è spazio per i videogiochi che non propongano alcuna sfida?

Ma forse anche questa domanda è fuorviante. Perché la sfida, se anche non è esplicita, è almeno intellettuale. Quello stesso genere di sfida che anche un libro è in grado di lanciare.

"ed elli avea del cul fatto trombetta."
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Offline Aries.Shion

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #11 il: 30 Mag 2009, 01:07 »
Divertimento è un termine che porta un pò fuori dai binari. Diciamo che è la componente appagante, "esteticamente" rilevante, che c'è in qualsiasi forma di espressione: l'arte visiva può essere concettuale ma deve restituire comunque piacere agli occhi (nelle forme più diverse), la musica può essere astratta o dura ma non può annoiare, così come il cinema. Quindi sì, è imprescindibile, ma questo non vuol dire che debba essere per forza considerata nei termini attuali, perché se si identifica il divertimento con l'azione ci si riduce giocoforza a simulazioni sportive o combattimenti o sparatorie o cose di questo tipo. Ma il videogioco sarebbe già pronto oggi a una piacevolezza nell'interazione che non dipenda da questi fattori.
Insomma, le potenzialità "tecniche" ci sono.
Ciò che manca è da una parte una corrente di titoli che davvero sfrutti queste potenzialità per realizzare opere valide non solo in quanto videogiochi ma in quanto opere in sé, dall'altra un mercato pronto ad accogliere questo tipo di opere. Ci sono tutta una serie di ostacoli tecnici (i diversi hw, le mancanze dell'hw, le difficoltà tecniche nel produrre qualcosa di avanzato), distributivi (ci sarebbe un pubblico? un canale di vendita? differenziazione nei prezzi? una critica competente?) ed economici (legati ai due precedenti) che tarpano le ali a questo media.

Qualche esempio valido già ora c'è, ma è sintomatico il fatto che vengano individuati per la loro "artisticità" e non per la validità del loro messaggio e della loro idea (penso a Ueda, ad esempio). Li si elogia in quanto unici alfieri di un modo di fare gaming creativo e comunicativo, e non per il loro spiccare in una scena attiva e viva e per la capacità di essere concettualmente alla pari con i migliori esponenti delle altre arti.
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Offline DRZ

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #12 il: 31 Mag 2009, 22:11 »
Credevo altresì fosse ormai assodato che Silent Hill è ludicamente una mezza merda ma è globalmente un ottimo gioco per motivi tutt'altro che ludici.

Ti rendi conto, si, che in questa affermazione c'è un piccolo controsenso?

La bellezza di Silent Hill si fonda sicuramente su aspetti che vanno al di là della pura giocabilità (che per l'epoca, comunque, non era poi così fetente), ma se dietro tutta la nebbiolina non ci fosse un sistema ludico in grado di appagare e divertire il giocatore tutto il resto sarebbe veramente poca cosa.

Offline slataper

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #13 il: 01 Giu 2009, 14:33 »
Due brevi contributi:

- Non so quanto possa essere in tema, ma mentre cavalcavo per lunghi minuti nelle lande di Shadow of the Colossus, più volte mi sono sorpreso a riflettere su cose mie personali che non c'entravano nulla col gioco.

- I tantissimi vg competitivi, a partire da quelli sportivi, non credo si possano far rientrare nel divertimento inteso come svago. Rabbia, frustrazione, gioia, senso di potere o al contrario di impotenza ecc., tutte emozioni o sensazioni intense legate all'universo dell'agonismo che a mio parere non appartengono allo svago.
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Offline ferruccio

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Re: C'è spazio per videogiochi non divertenti?
« Risposta #14 il: 01 Giu 2009, 16:35 »
Infatti credo che il videogioco vada considerato come il mezzo estremamente variegato che è. Ci sono videogiochi divertenti senza aver bisogno di essere coinvolgenti (un Mario qualsiasi), e ci sono giochi ottimi e coinvolgenti pur non essendo divertenti in senso strettamente "videogiocoso" (Silent Hill), e ce ne sono di divertenti e coinvolgenti.
Personalmente non ho preferenze per una in particolare delle due "scuole di pensiero", e per me meno si sezionano i giochi e più si considerano globalmente per ciò che sono e vogliono essere e meglio è.
E allora Mozart?