Quello che mi turba un po' di Game Pro è una certa.."leccaculeria".
Mi spiego. Certe scelte della rivista sono frutto più che palese di concessioni che sono state fatte alla redazione italiana..Metalmark nel numero di gennaio 08 va in Francia dagli Eden Studios a visionare Alone in The Dark, e c'è un mega-speciale. Poi qualche mese dopo vi è un'intervista con la producer, la stessa intervistata nell specialone( quella indiana che sembra il cylon di BSG, non mi ricordo il nome ) con un altro ragazzo della redazione, con tanto di foto a testimoniare che non si tratta di roba Edgiana, nel tour italiano di Atari per presentare il gioco e..puff! Alone in The Dark viene premiato pienamente con un bell' 8, con una recensione che pone tutto l'accento sull'atmosfera e tralascia i grossi problemi del gioco. Praticamente tutto il resto del mondo la pensa diversamente ( 58 di media su Metacritic http://www.metacritic.com/games/platforms/xbox360/aloneinthedark?q=alone%20in%20the%20dark) ..8 poi ribadito nella versione PS3.
Numero scorso: si fa uno speciale/intervista in trasferta francese, organizzata dalla Pr Italiana della distribuzione Midway nostrana ( Leader? ), con il producer di MK vs.DC e..puff! MK si becca un bell'8 e addirittura copertina del mese. Con tanto di editoriale che cerca un po'goffamente di giustificare la scelta di MK in copertina. Unica rivista del mondo, penso, a dare tutto questo peso al gioco Midway.
Il punto è: non vedo quella necessaria obiettività che serve. Quando sono invitati a visionare un gioco, quasi automaticamente quel gioco andrà bene nelle valutazioni. Mi riferisco anche a recensioni di giochi italiani come quel Cid di Crugliano, o anche di quel Diabolik di Cangini..Questi non li ho giocati, ma mugugni sui voti gonfiati dati a questi giochi ne ho sentiti eccome.
è una sassolino che tengo nella scarpa da un bel po', e mi dispiace sembrare così duro da voler mettere in dubbio la la loro obiettività. L'impressione che danno però è questa: non appena sono invitati da qualche studio, non appena c'è un Pr italiano che si sbatte per organizzare la loro trasferta, ecco che arriva puntuale un buon trattamento. Sono il solo a pensarla così?
No, sei uno dei pochi esterni al settore che cerca di aprire un pochino gli occhi.
Il settore dei VG in quanto a editoria e pubblicazioni è roba marcia.
Lo stretto rapporto che c'è tra case di publishing, PR e redazioni è pauroso, ed è impressionante quanto il peso delle parti influenzi le stesse.
Il tutto è gestito come semplici rapporti di buona conoscienza, come se "ci si conosce ma niente di più"...
Però in realtà sappiamo tutti quanto nei rapporti di buona conoscenza nessuno sia intenzionato ad incrinare alcunchè.
E a discapito ci va di mezzo proprio la limpidezza del lavoro informativo editoriale.
Che si tratti di "trattamenti di favore" più o meno concordati, di semplice sudditanza psicologica o anche solo un "ti do il gioco 3 settimane in anticipo, però vedi di lavorarci con cura" dove quel "con cura", con tutta la buona fede del mondo, un pò di sudditanza la mette comunque...
Insomma, pensare ad un giornalismo corrotto è sbagliato.
Ma è anche sbagliato considerare questo giornalismo (questo dei videogame in particolare) privo di queste meccaniche di "conoscenza" e "favori" o "stima", comunque li si voglia chiamare.
Ecco perchè un sito se ne viene fuori con un inaspettatissimo 4, salvo poi farcire di votoni gran parte del pubblicato, oppure ecco perchè una rivista, pur non stravolgendo nulla, apportando certe cure nel presentare recensioni e speciali, mette in pratica quel "fare le cose a modo" che magari altri prodotti non ricevono.
Nel caso di Game Pro non so quanto questo possa venire consciamente od inconsciamente, ma di sicuro filtrare quel che si legge con il tipo di considerazioni esposte da te giova sempre per una fruizione "conscia".
