Oddio, la pulizia del gameplay prima di tutto, ma a riassaporare certe cose ti vien da pensare che forse al settore farebbe meglio roba controversa ma interessante piuttosto che roba che, stringi stringi, è una linea piatta, dalla testa della caratterizzazione ai piedi del tasso di sfida.
I R&C sono videogiochi gradevoli, ben fatti, generalmente curati, ma col gameplay da compitino. Ho molto apprezzato soprattutto gli ultimi
capitoli solo perchè mi stuzzica(va) la tecnica e la tecnologia alla spalle dei titoli. Restano però videogiochi che non lasciano niente da un punto
di vista emotivo/sensoriale. La tipica opera da pittore da strada, spesso eccellente artigiano senza quel di più che lo renda un artista.
Oddworld ha un gameplay legnoso, capriccioso e supponente ma non è inferiore a strutture ludiche più moderne.
E' immerso in un universo che spesso ti prende a schiaffi, ti ferisce e poi ti fa sorridere. La sua personalità, e soprattutto la sua unicità
coinvolgono come uno degl'ultimi sbiaditi Monet.
Saranno generi fondamentalmente diversi, ma sforzandosi di accomunare tutto sotto nel "calderone videogiochi",
così come si potrebbe fare con la pittura, Oddworld (e parlo dei primi due) ha una classe che i R&C non possono nemmeno aspirare ad avere.
Fine dell'OT torno IT: nonostante il (s)consiglio di Teokrazia, e pur già avendo i 4 titoli, ho preso comunque l'OddBox su Steam.
Sopratutto perchè i due titoli per XBox li ho giocati EONI fa e non ho mai finito Stragers Warth per mia palese incapacità.