Topic del secolo.
Agosto, scendo in Italia UNA SETTIMANA. Dico, cazzo, potrò godermi il paese che mi ha dato i natali in tranquillità.
Porto la mia ragazza e due amici, tutti finnici, a mangiare una pizza in centro. Parcheggio lontano, non voglio sbattimenti per il posto. Finiamo, torniamo verso casa.
100 metri prima di un sottopassaggio vedo dallo specchietto retrovisore che c'è uno dietro con un camioncino che sta seminando il panico, tipo film di Mann. Gente che gli suona, questo vuole passare. Arriva dietro di me, non me ne curo.
Imbocco il sottopassaggio. Immediatamente sopra c'è una rotonda, quindi salgo la rampa e rallento perchè sì, ricordo vagamente di avere la precedenza, ma è un anno che non faccio la strada e in zona stanno facendo un sacco di lavori. Sarò andato a boh, 40kmh, prenderla comoda insomma. Questo dietro mi arriva a 1 cm, poi suona e risuona.
Gentilmente, dal finestrino gli faccio un vaffanculo.
Scena da film. Questo sgasa, mi sorpassa nella rotonda, accellera a mach 3, esce dalla rotonda nella stessa strada che prendo io, si ferma in mezzo alla strada bloccando le due corsie, mette le frecce e scende. I miei passeggeri allibiti. Arriva al finestrino, quest'uomo sui 40, grossissimo, peloso, una scimmia in calore.
"Oh ma vutu che te spaco a facia? Vuto che te tiro fora e te copo? Varda che mi te riduso in tochi sa, te rompo tutto".
Panico. Esce la gente dai bar a vedere che cazzo ha questo. Non scendo, i miei ospiti non hanno mai visto una scena del genere (e nemmeno io, a dirla tutta). Si fermano le macchine in entrambe le direzioni. Inizio a discutere, capisco subito che è meglio stare buoni che questo ci uccide tutti.
Morale, non la smetteva. Ad un certo punto mi incazzo, faccio uno scatto, poi mi ricordo che ci sono tre innocenti a bordo, che sono tornato fortunatamente solo per 7 giorni e che se scendo dalla macchina posso dire addio a tutto, al che ritorno in me e cerco di dirgli che sì, ha ragione, e che si, andare piano è una colpa, e che sì, mi ucciderà la prossima volta e lo ringrazio molto per avermi lasciato vivere.
La prossima estate, a piedi.