Dovrei rileggere da principio, ma lui non si lamenta precisamente di "Come viene gestito Facebook da Zuckerberg". Mi sembra si lamenti dei comportamenti che stanno emergendo nelle comunità di Facebook, che ovviamente hanno origine dagli atteggiamenti delle singole persone*.
*In un caso, in realtà, parla di un fenomeno che ha seguito il percorso opposto, quando cita le persone che ti mollano in mezzo a una conversazione o simili.
Esatto, quello è il punto.
Il titolo della sua riflessione è: 8 VALIDI MOTIVI PER CUI FACEBOOK HA ROTTO LE PALLE.
Qual è il soggetto della critica? Facebook.
Ma: chi è che, di fatto, rompe? Gli utenti.
Che senso ha quindi prendersela con Facebook?
Specifico: non sto difendendo Facebook. Sto solo dicendo che è pretestuoso criticare il sistema che gestisce l'interrelazione sociale quando è l'utenza stessa la causa corruttrice dell'interazione.
Faccio inoltre notare che il sistema tecnologico in oggetto permette di filtrare i contenuti altrui con una certa libertà, quindi l'utente è nelle condizioni di ridurre o anche annullare del tutto i flussi di informazioni che non trova interessanti.