Autore Topic: INVESTIMENTI - ECONOMIA - FINANZA  (Letto 252636 volte)

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Offline fulgenzio

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Bah, per quella che è la mia piccola esperienza (oddio, piccola nemmeno troppo visto che ho sempre investito cifre "pesanti" se rapportate al mio comunque scarso patrimonio) oltre a quelle citate da Seppia direi che ci sono solo altre 3 regole fondamentali

-andarsi sempre a leggere lo storico di un'azienda degli ultimi 5 anni (minimo), per vedere quali minimi e massimi ha toccato, quando e perché. Ovvio che valutare un'azienda dal suo andamento negli ultimi 18 mesi non è una cosa molto intelligente da farsi.

-praticare lo stop-loss solo se si hanno ben presente i meccanismi di borsa e, e qui vado nettamente in controtendenza con quello che dicono tutti, NON spalmare il portafogli su troppe aziende. Tanto adesso c'è poco da fare, non esistono settori difensivi, se va giù, va giù tutto.Certo, oggi le banche sono le più volatili, tra quelle "grosse" (parlo di Mib, che è l'unico mercato che seguo) ma onestamente salvi casi eccezionali non ho visto titoli andare mai in netta controtendenza.

-non investire mai più del 10% della somma che si vuole destinare alla Borsa in una botta sola.Sempre centellinare, perché mediare i prezzi oggi è l'unico modo per salvarsi da cadute tipo quella odierna, puramente speculativa.

Essendo io un cassettista, concordo appieno sul valutare l'investimento nel lungo periodo (visto che si stanno mettendo le cose direi almeno 2 anni) perché fare lo shortista è davvero roba da profescional (che infatti credo ci stiano guadagnando l'anima de li mortacci loro)

Concludo dando, per una volta, ragione piena a B.: ste agenzie di rating sono cialtrone oltre ogni dire, dipendesse da me le abolirei seduta stante.

Poi, voglio dire:http://www.corriere.it/economia/10_maggio_06/wallstreet-refuso-operatore_ebae94a6-594a-11df-ace4-00144f02aabe.shtml
« Ultima modifica: 06 Mag 2010, 23:53 da fulgenzio »
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Seppia

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Bah, per quella che è la mia piccola esperienza (oddio, piccola nemmeno troppo visto che ho sempre investito cifre "pesanti" se rapportate al mio comunque scarso patrimonio) oltre a quelle citate da Seppia direi che ci sono solo altre 3 regole fondamentali

-andarsi sempre a leggere lo storico di un'azienda degli ultimi 5 anni (minimo), per vedere quali minimi e massimi ha toccato, quando e perché. Ovvio che valutare un'azienda dal suo andamento negli ultimi 18 mesi non è una cosa molto intelligente da farsi.

certo, ovvio: prima di metterci del danaro è bene sapere come ha performato un'azienda su uno storico sufficientemente lungo, concordo in pieno.
le "ehhh st'azienda ha fatto +8000% negli ultimi 13 mesi" mi fanno una paura tremenda (vedi bolla new technologies, in cui non investirei mai)

-praticare lo stop-loss solo se si hanno ben presente i meccanismi di borsa e, e qui vado nettamente in controtendenza con quello che dicono tutti, NON spalmare il portafogli su troppe aziende. Tanto adesso c'è poco da fare, non esistono settori difensivi, se va giù, va giù tutto.Certo, oggi le banche sono le più volatili, tra quelle "grosse" (parlo di Mib, che è l'unico mercato che seguo) ma onestamente salvi casi eccezionali non ho visto titoli andare mai in netta controtendenza.

mah, meglio non mettere tutto su un titolo, ma concordo che nemmeno avere 8000 titoli sia giusto
sempre il nostro consulente, che ha da investire più soldi di tutto il tfpforum probabilmente, mi diceva che lui segue non più di 40 titoli, che per uno che segue la borsa da circa 60 anni (si ha iniziato a comprare il sole24ore a 15) son pochini
io appunto ne ho 6
poi più che il numero di titoli è bene diversificare i settori d'attività
io per dire ho due assicurativi (perchè gli assicurativi e i bancari sono moolto bassi ora in media a parte le generali), due industriali (Air Liquide e ST Gobain), un elettrico (Shneider), un petrolifero (Shell).

-non investire mai più del 10% della somma che si vuole destinare alla Borsa in una botta sola.Sempre centellinare, perché mediare i prezzi oggi è l'unico modo per salvarsi da cadute tipo quella odierna, puramente speculativa.

Essendo io un cassettista, concordo appieno sul valutare l'investimento nel lungo periodo (visto che si stanno mettendo le cose direi almeno 2 anni) perché fare lo shortista è davvero roba da profescional (che infatti credo ci stiano guadagnando l'anima de li mortacci loro)

questo era il mio concetto dell'andare con calma, quanto scritto qui sotto è compatibile solo con l'investimento "a piccoli pezzi"

sempre comprare, e vendere, con calma.
è impossibile comprare ai minimi e vendere ai massimi, la regola è comprare basso e vendere alto
quindi magari comprate qualcosa ora e vedete come evolve

vi faccio l'esempio delle axa, che sono state le prime azioni che ho comprato
le ho prese la prima volta a 20, alla prima "minicrisi"
poi ne ho comprate a 14, a 13, a 10, a 8 e anche ai minimissimi a marzo 2009 a 5.88
ora le ho in carico a 10.85 medio, che è comunque ottimo in ottica lungo periodo
ora sono a 12.65, che è già un prezzo in cui se non ne avessi ne comprerei un po' (andatevi a guardare lo storico e capirete che 12.65 è già ottimo)
oh poi se scende a 8 ne ricomprate no?
"Se vuoi lavorare con i piedi in mostra vai a vendere il cocco in spiaggia"
Cit. Vn Vomo Givsto

Offline alterbang

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Io vorrei anche impararci qualcosa, nel 2008 purtroppo non si è spiegato molto:
su che risosre consigliate di andare a studiare?
e tecnicamente che strumenti usate per investire?

sennò Seppia ti metto a ricompilare il kernel di linux senza guida  ;D

Offline fulgenzio

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Mah, studiare il Sole 24 ore, il sito della Borsa di Milano, che ha un glossario molto ben fatto e, se hai il satellite, guardarsi qualche programma sulle reti che trattano finanza sulle reti Sky (tipo le reti Class) aiuta parecchio. Per operare io uso il sito della mia banca, Intesa San Paolo, ma se vuoi fare sul serio consiglio Fineco e banche che sia tarate sull'online, visto che di solito danno più opzioni all'utente.Non mi sono mai appoggiato a consulenti esterni, non per spocchia, ma semplicemente perché i soldi miei li perdo/guadagno io e non delego a terzi questa incombernza (memore di una clamorosa inculata che presi ai tempi della new economy...).Oggi comunque altra giornata "elettrica" con la Borsa di Milano che blocca le contrattazioni per 30 minuti e poi ta-dah, le riapre con i bancari oscillanti su un delta del 10%, semplicemente ridicolo.

Ah, OVVIAMENTE,se la crisi si risolve è merito di Berluscao

Grecia: Berlusconi, accolta nostra proposta
08 Maggio 2010 00:57 ECONOMIA

BRUXELLES - "La tesi portata avanti da noi e dal presidente francese Sarkozy e' stata accolta". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine lunga riunione dei leader dei 16 paesi dell'Eurozona. "Ci saranno degli interventi multilaterali da parte dell'Europa - ha spiegato - e nei prossimi giorni si riunira' anche l'Ecofin". (RCD)

« Ultima modifica: 08 Mag 2010, 01:19 da fulgenzio »
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Offline naked

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lol.

mi pare che abbia dimenticato di citare una certa signora.

Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Seppia

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Mah, studiare il Sole 24 ore, il sito della Borsa di Milano, che ha un glossario molto ben fatto e, se hai il satellite, guardarsi qualche programma sulle reti che trattano finanza sulle reti Sky (tipo le reti Class) aiuta parecchio. Per operare io uso il sito della mia banca, Intesa San Paolo, ma se vuoi fare sul serio consiglio Fineco e banche che sia tarate sull'online, visto che di solito danno più opzioni all'utente.Non mi sono mai appoggiato a consulenti esterni, non per spocchia, ma semplicemente perché i soldi miei li perdo/guadagno io e non delego a terzi questa incombernza (memore di una clamorosa inculata che presi ai tempi della new economy...).

si esatto confermo quanto detto da fulge per gli strumenti, i siti online sono i meno costosi, se non vuoi aprirne uno nuovo chiedi solo alla tua banca di aprirti un conto titoli, costa un cazzo.
per monitorare l'andamento dei titoli di solito puoi usare sempre il sito della tua banca o anche yahoo finance, per dire.
io consiglio sempre come diceva anche fulge di non dispetrdersi su 1000 titoli ma di iniziare con 1, poi 2, e di arrivare con calma a 5-6 non di piu'

investite su titoli singoli, non su indici o gruppi di totoli (vari prodotti finanziari che la banca vi proporra'), primo perche' studi hanno dimostrato che ste cose di solito rendono meno di investimenti RANDOM (da scimmia ammaestrata, davvero) e poi soprattutto perche' non danno dividendi

un vntaggio delle azieni e' che annualmente vi danno appunto i dividendi, cioe' grezzamente detto divisione degli utili dell'azienda.
gia' solo per questo (per dire axa quest'anno m'ha dato dividendi sul 5%) conviene avere titoli piuttosto che soldi semplicemente sul conto
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Cit. Vn Vomo Givsto

Offline alterbang

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grazie :)
ho visto che fineco si può aprire direttamente online, basta avere già un conto corrente "normale"
e siccome io ho bancoposta che non ha NESSUNA possibilità di investire "a mano" mi sa che è uno step necessario.
ci sono differenze rilevanti da sapere con altri o accendo quello?
c'è la possibilità di usare come base qualcosa di meno "impegnativo" di un cc? (avendone già uno seppur monco)
« Ultima modifica: 08 Mag 2010, 11:28 da prophet »

Offline fulgenzio

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Dipende dalla banca che hai, alcune sono davvero pessim,e specie quanto a commissioni richieste per evadere l'ordine (ovviamente paghi solo se l'ordine è eseguito). Io con Intesa San Paolo mi trovo bene, ma non sono un Buffett che passa la giornata davanti a 4 megaschermi e compra e vende per milioni di dollari al minuto.Se hai voglia di ballare un po' ti consiglio Unicredit, che ha due vantaggi

-E' una banca italiana (e qeuindi tutto sommato sicura, anche perché se va a carte e 48, fallisce tutta l'Italia, come diceva il buon Grendel)
-E' stravolatile e al valore attuale, molto, molto sottovalutata
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Offline Ieio

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Allora, qualche commento sull'imminente fine di questa pagliacciata chiamata Europa? Se tutto va come deve andare, tra una Germania che se ne fotte, l'Euro ai minimi e i Piigs che affondano, tra un anno o due torneremo finalmente ai Gran Ducati e alle Repubbliche Marinare.
Si, giusto, torniamo alla lira, alle sue svalutazioni continue, ai tassi sul debito elevatissimi e all'inflazione galoppante. E nascondiamo sotto il tappeto i problemi di produttività e competitività.
E mi fanno ridere quegli economisti che dicono che uscendo dall'euro la Grecia poteva salvarsi: stampare moneta e svalutare permette solo di rinviare i veri problemi che si risolvono solo tagliando la spesa e aumentando la produttività (cosa che, tra l'altro, ora la Grecia sarà costretta a fare).
Per non parlare poi dei discorsi sui PIIGS: basta guardare i dati eh: nessuno Paese è nella stessa situazione della Grecia che somma alto deficit, alto debito e basso risparmio privato.
Vogliamo poi parlare delle agenzie di rating? Le stesse che davano la tripla A alla Lehamn il giorno DOPO il suo fallimento? Queste agenzie così attente ai debiti sovrani europei ma che nulla dicono sui conti americani (perchè sono, uh, americane anche loro)?

P.s: che poi, diciamolo francamente, un Paese che da una pensione di mille euri alle figlie zitelle dei dipendenti pubblici merita la bancarotta.


Offline alpha83it

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Che le cose son due, e mi riferisco anche al "agenzie di rating=untori": o il disastro in borsa di quest'ultima settimana è stato intenzionale (perchè credere che un singolo operatore abbia fatto confusione tra b e m è troppo assurdo per crederci) o la fiducia degli investitori in borsa è talmente bassa che basta qualsiasi conferma a questa sfiducia per mandare a gambe all'aria il sistema. Detto altrimenti, se nonostante tutti i proclami alla "noi siamo meglio degli altri", "i nostri conti sono in ordine", "le banche italiane sono solide", succede quello che è successo, c'è qualcosa che non va.
Ah, se le agenzie di rating sono il male, lo devono essere sempre, anche quando dicono che tutto va bene, visto che il problema non è nelle agenzie di rating in sè, ma nel fatto che dicono cose che i politici non vogliono sentire, mentre dovrebbero semplicemente, sempre secondo i suddetti politici, limitarsi a riportare le veline dei governi, secondo cui tutto va bene e non c'è da preoccuparsi. Un pò come è successo con Lehman, tutto andava bene fino al disastro.


Offline 1c0n 0f s1n

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http://www.giornalettismo.com/archives/62393/grecia-dietro-allattacco-alleuro/

Che ne pensate?
Che mi pare un mucchio di stronzate

Ieio guarda che, forse per qualche problema del forum, è stato cancellato tutto il pezzo in cui mi spieghi perchè sono stronzate.

Offline fulgenzio

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Questo è un articolo molto esaustivo ed equilibrato, che condivido al 100%
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Editrice/IlSole24Ore/2010/05/08/Italia/14_A.shtml
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Offline Ieio

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http://www.giornalettismo.com/archives/62393/grecia-dietro-allattacco-alleuro/

Che ne pensate?
Che mi pare un mucchio di stronzate

Ieio guarda che, forse per qualche problema del forum, è stato cancellato tutto il pezzo in cui mi spieghi perchè sono stronzate.
Per il semplice fatto che prendersela con gli speculatori o vedere una qualche dietrologia dietro ai movimenti di mercato è come accusare il medico se ti dice che stai male dopo che hai fumato come un turco per 40 anni.
Se la Grecia è fallita è perchè ha truccato i conti, ha un welfare assurdo e assistenzialista e un'economia poco competitiva.
Se l'Euro è stato oggetto di attacchi speculativi è perchè i leader europei hanno dimostrato ancora una volta immobilismo e vocazioni nazionalistiche invece che europeiste (non considerando che le economie europee sono molto più integrate fra loro di quanto pensino; e lo stesso vale per i debiti sovrani). I mercati si accorgono di questa debolezza e agiscono di conseguenza,
Una cosa simile avvenne nel '92 quando la lira fu oggetto di forti attacchi speculativi, e alla fine si svalutò: ma perchè i governi italiani avevano creato un debito pubblico abnorme, non per colpa degli speculatori.
Inoltre nell'articolo ci sono alcune inesattezze tecniche (a me pare che di solito un aumento dell'inflazione sia uno strumento per ridurre il debito pubblico visto che questo è nominale).