Rigiocato di botto che mi son reso conto di aver cancellato (credo inavvertitamente?? O forse inconsciamente) i salvataggi e quindi ho sentito la necessità di dover risbloccare i 18 finali/epiloghi, meno male che le decisioni più importamti che alterano la trama sono legate all'ultima manciata di capitoli di gioco non costringendo a rigiocare tutto da capo ad ogni iterazione perché altrimenti le bolas sarebbero finite dritte nel trituratore!
E niente, era anche un test per capire quanto avesse retto il passare del tempo, devo poi premettere che la relativa rarità di prodotti di questo tipo (alla fine lo definire semplicemente un film interattivo da seguire col fiato più o meno sospeso) non mi ha mai fatto odiare questo stile di giocato, onestamente sono positivo per le sperimentazioni nel medium e potenzialmente giocare un 'non gioco' come questo ogni 10 giochi non mi reca alcun fastidio.
Anzi, proprio per questi motivi, apprezzai ciò che rappresentò Heavy Rain alla sua uscita e da blind mi emozionai anche non poco per i colpi di scena, alcuni elenenti di caratterizzazione, realizzazione tecnica e una direzione artistica niente male (con ambienti sempre ben riconoscibili e mediamejte ispirati visivamente) e notevole colonna sonora.
Diciamo però che nel conoscere già la storia, nell'essere adesso un pò immune ai 'feels' dell'emozionarsi ed empatizzare con i personaggi (dal momento che nello stile di Cage si cerca continuamente proprio il puro suscitare nello spettatore sentimenti molto specifici di affezione ed empatia verso personaggi colpiti da eventi negativi e drammatici) mi viene un pò meno lo stupore e il senso dell'esperienza che mi restituì anni fa visto che anzi, è come se si fossero messe a nudo le ingenuità e pecche di scrittura,e piccole forzature di trama, le pretestuosità nell'indurre a emozioni facili ecc.
Quindi non so quanto abbia retto al peso del tempo, è stato comunque un bel viaggio nei miei ricordi videoludici, ho ripercorso certe fasi e ho analizzato criticamente la struttura del gioco (e ad esempio la quantità e varietà di azioni ed eventi che alterano i possibili esiti di trama, che di fatto sono un mix di personaggi che arrivano a determinati step vivi o deceduti uniti ad altre micro-variazioni più o meno direttamente legate ad aver agito in determinati modi in determinati momenti).
Temo per me stesso di aver voglia di rispolverare pure Beyond che ricordo un filo più 'giocoso' e interpretabile (molto male! Che di quel gioco in realtà mi piacque prettamente il capitolo credo più criticato ossia
quello dei Navajo che mi stupì buttandola nel wtf totale
ma non ricordo null'altro se non Defoe) e poi vabbè che ho sempre Detroit da fare
Ah di Heavy Rain il reveal legato al killer continua a
essermi un pò indigesto, ai tempi la reazione fu inizialmente 'no ma veramente?? Era un personaggio giocabile, l'avevo escluso fin dalla prima ora, geniale o pretestuoso???'.
Adesso, anche riflettendoci meglio, realizzo che proprio il montaggio delle scene (tipo quella dell'orologiaio) è stato proprio realizzato per depistare e non so, alla fine ti lascia quel retrogusto amaro di averti voluto fregare nell'indurre a escludere eventualità e possibilità solo per poi assicurarsi di avere strada spianata per piazzarti il reveal e indurti allo shock.
Questa cosa boh, gestita malino e quasi ridicola in effetti, ok che non è un investigativo ma un film parainterattivo da seguire ma non mi è parsa una scelta 'rispettosa' del giocatore che ti sta e seguire e prova a prendere sul serio e seguire con attenzione la narrazione. In un'opera prettamente narrativa peraltro
.
A onor del vero, apprezzato non poco alcuni filoni della storia (che comunque si suddivide in varie tematiche, personaggi e situazioni on un ritmo molto particolare e costante alternanza) come le 'prove' progressive a cui è sottoposto il protagonista Ethan, le citazioni e recitazione dell'agente dell'FBI, il twist con Madison
del dottore pazzo con divagazione horror
e la storia antecedente agli eventi principali dalla quale scaturisce e si origina il tutto