Non avevo letto prima.
Ti do un po' di risposte, non ti spaventare della lunghezza
Mi dite le marche delle forbici?
Non riesco a trovarle su amazon.
Se ti riferisci all'immagine da me postata, non sono forbici ma tronchesine da elettricista (certificate, cioè, per tagliare al massimo il rame (se interessa, quelle che utilizzo io son marca "piergiorgi")) comperate all'epoca della scuola (quindi circa 25 anni fà).
La colla è proprio necessaria?
Io li ho sempre montati senza.
La colla non è necessaria (almeno per HG (High Grade), HGUC (High Grade Universal Century), RG (Real Grade), MG (Master Grade), che hanno buoni sistemi di interconnessione tra i vari pezzi). Non sono sicuro se non serva anche per i FG (First Grade) e/o per i PG (Perfect Grade), visto che non ne ho mai montato uno in vita mia.
Ho aperto la scatola e mi si sono rizzati i capelli.
Un sacco di pezzetti e adesivi
Ho completato il torace in circa 2 ore.
Ho sudato per mettere gli adesivi sui profili dei pezzettini.
Morto.
E' la tempistica normale per quei tipi di model kit.
Tieni presente che io ho all'attivo il montaggio di all'incirca una 50ina di GunPla (monto GunPla dal lontano 1992 (primo modellino comperato: un HG del MSZ-006 Z Gundam acquistato al Lucca Comics and Games del Novembre 1992)) e, per montare un GunPla di solito ci impiego (di media):
- dalle 8 alle 12/14 ore per un HG/HGUC (scala 1/144)
- dalle 15 alle 30 ore per un MG (scala 1/100)
- dalle 25 alle 40 ore per un RG (son quelli più complessi, hanno la quantità di pezzi di un MG solo che sono in scala HGUC)
Aggiungici un paio d'ore per metterci gli sticker.
Ma a che servono i colori?
Intendi la guida colori che c'è nelle istruzioni?
Servono per riprodurre esattamente i colori del modello qualora uno volesse ridipingerlo.
Per esempio, utilizzando la guida dei colori del Sinanju (
http://www.1999.co.jp/eng/image/10214078t/60/1), i colori della prima colonna a destra si ottengono (rispettivamente dall'alto in basso e tenendo presente che la prima riga di kanji è il nome esatto del colore in giapponese):
Rosso: 65% Monza Red + 30% Red + 5% white
Grigio: 90% grey + 10% Black
Nero*: 100% Midnight Blue
*a giudicare dalla composizione. più che nero è un blu scurissimo
E così via.
Nel caso che tu volessi cimentarti nella creazione dei colori o se ti è presa la voglia di sapere come si realizano tali colori, tieni presente tre cose:
- che i "componenti" costituenti i vari colori sono sempre scritti in un particolare alfabeto fonetico, chiamato hiragana (o katagana, a seconda che il carattere sia scritto nel corrispettivo giapponese del corsivo o dello stampatello).
- che i nomi di questi "colori componenti" sono sempre scritti in inglese
- che i giapponesi traslitterano la pronuncia e non la scrittura delle parole (quindi, in giapponese "blue" diventa "buruu", "red" diventa "reddo", "grey" diventa "guree" e così via).
Qui (
http://it.wikipedia.org/wiki/Hiragana (il "corsivo" dei giapponesi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Katakana (lo "stampatello")) un paio di link che riportano la traslitterazione dei vari fonemi in romanji (ovvero in alfabeto occidentale).
Due cose che il link non dice:
- il trattino ("-") che si trova nelle traslitterazioni serve a raddoppiare la pronuncia della vocale del fonema che precede il trattino (esempio: la parola グレ- si legge guree e significa "Grey").
- il fonema "shi" (し / シ) scritto in piccolo tra due fonemi serve a raddoppiare la consonante del fonema che lo segue (esempio: la parola レ
シド si legge "reddo" e significa Red)
Non ti spaventare, sembra difficile ma è più facile di quanto sembri: basta solo abituarsi alla differente pronuncia tra inglese canonico e inglese traslitterato in giapponese.
E te lo dice uno che per tradurre i manuali di videogames in giapponese ha imparato da solo come trovare i significati dei kanji su un dizionario giapponese-inglese.
Purtroppo non avendo delle forbici idonee, mi rimangono i pezzetti di piruli appiccicati ai pezzi di gundam.
Quelli si staccano con un bisturi da modellista (o, come faccio io, utilizzando un cutter), stando bene attento a non forzare troppo durante il taglio e, sopratutto, tagliando il pirulo non tutto insieme ma un poco alla volta, come se lo dovessimo pelare.