Il delirio è che la legge preveda l'obbligo scolastico per chi chiaramente è incapace di usufruirne.
Il presupposto, a mio vedere corretto, è che anche bambini con handicap o stranieri abbiano la possibilità di stare con gli altri pargoli (e ti assicuro che anche gli altri pargoli riescono a trarne grande giovamento, al prezzo di qualche lezione interrotta). Certo la questione dell'integrazione sociale è spinosa, ma ricacciar via i disabili dalla scuola mi pare un discreto passo indietro.
io per i primi 3 anni di elementari ho avuto maestre diverse solo per inglese e ginnastica, il resto lo faceva tutto la stessa maestra, e non mi sembra di avere avuto lacune).
La storia del "30 bambini ognuno con problemi diversi" mi sembra davvero una lamentela messa lì per lagnarsi di qualcosa: anche se fossero 10 o 15, i bambini avrebbero comunque tutti problemi diversi...
Anch'io alle elementari avevo una sola maestra, e mi sa che inglese non l'ho neanche fatto. E neanch'io avevo lacune di sorta (me le sono costruite poi nel tempo). Ma noi siamo ragazzini particolarmente svegli, io con mamma votata all'insegnamento e te non so. Sicuramente in classe mia c'erano una decina di soggetti che avrebbero avuto bisogno di molta attenzione in più.
Più che sui "problemi diversi", infatti, mi concentrerei più sulla diversa capacità di apprendimento. Se il piccolo EGO è brillante, un futuro medico, e il suo compagno di banco invece la questione dell'h proprio non la digerisce, non mi sembra un'idea malvagia che, ogni tot, affrontino lezioni in modo diverso, con diversa profondità. Servirebbero almeno un paio di insegnanti.
Certo, poi dici non muore nessuno. Mi sta bene. Però la scuola torna indietro.
E dagli. Voialtri avete un GROSSO problema irrisolto con la religione.
Vorrei anche vedere. Da bambino ti rassicurano su tutto con questa storia del Dio buono, poi ti viene in mente che sono tutte storie, shock esistenziale, rimani solo e sperduto, ed è chiaro che serbi rancore.