Seguo Annozero da sempre e saran state dozzine di volte che avrò pensato, dopo aver sorriso a una vignetta di vauro "bravo, genio, con questa ti sei proprio fottuto" e invece non gli han mai fatto nulla, in circostanze forse anche più gravose.
E parliamoci chiaro, è una vittima sacrificale di un momento in cui non è nemmeno contemplato uno starnuto fuori da un coro che non sia di pura celebrazione e partecipazione propagandistica (Eccolo, il peggior Sovietume possibile..). Quando le ho viste non mi son assolutamente sentito indignato, a prescindere avrei pensato che forse sarebbe stato meglio non chiudere con una coda satirica per la gravità delle circostanze, ma nel momento in cui si è deciso di farlo, in seno alla redazione, mi sembra che il lavoro lo ha fatto più che bene. Vauro ha un dono notevole nel saper far smuovere la coscienza e riflettere, anche col più amaro dei sorrisi.
Da oltre 10 anni che lo conosco è proprio il più bravo, e quando non ci sarà più sarà sicuramente ricordato come tale in Italia; gli altri mi sembrano tutti pavidi, piccoli e pivelli rispetto alla sua vis satirica e al suo stile (che reputo fantastico... ultimamente nelle puntate arrivava poi la 'finta vignetta di Gasparri' parodia della peggior parodia della satira di destra, li si sfiorava il Genio assoluto, peccato non la vedremo più
). Io da terremotato nella tenda mi sentirei molto più indignato dal teatro di sfilate e promesse montato su a tempo di record, ora naturalmente passata la Pasqua con cui sentirsi solidali nel momento di festa, già ogni minimo evento di cronaca inizia a sorpassare il terremoto nelle scalette dei tg, ieri l'abruzzese Vespa celebrava il successo di X factor con DJ Francesco... e alla prima occasione buona in cui lo Stato poteva dimostrarsi diligente... 400 miliardi buttati nel cesso, buona parte dei quali poteva essere reindirizzato per l'Abruzzo (ma questo non lo dico io o Di Pietro, lo lascia intendere Fini eh)
Queste sono le cose che da terremotato (anche coinvolto in un lutto) mi farebbero davvero indignare, non una battuta mal venuta su un pezzetto di carta; che schifo!