visto che ho ritrovato una foto di 8 anni fa in cui ero magro e con la sigaretta in mano, mi e' venuta voglia di condividere la mia storia.
Io smisi a inizio febbraio 2014, metodo cold turkey (di punto in bianco). In un momento di stress da paura. (nei primi due tentativi provai a smettere nei momenti non di stress...e fallii miseramente).
Ammetto che ci riuscii al terzo tentativo e grazie al libro "E' facile smettere di fumare se sai come fare" di Allen Carr, che naturalmente raccomando a tutti di leggerlo. Il tipo sa di cosa parla. Molto bene. Non vado matto per come e' scritto, ma il contenuto e' un salva vita. E nota a margine..sono un animale che ha fumato per 22 anni 1-2 pacchetti al giorno.
I primi 7 mesi mollai pure le trombe. insomma, mollai completamente l'atto di fumare.
in questi 3 anni sono ricaduto nel tunnel del tabacco le 2 volte che son tornato in Italia (2 settimane ciascuna), ripreso a fumare come un turco in un men che non si dica, ma poi una volta ritornato da questa parte dell'oceano ho sempre mollato il fumare in meno di un mese.
Le bombe (ma solo erba niente tabacco grazie) le fumo ancora ma con molta moderazione: 1-2 nel fine settimana, a volte sto senza anche 2-3 settimane, dipende tutto dalla situazione e da cosa ho programmato di fare.
Ricordo che qui l'erba e' legale, mentre a fumar tabacco si viene penalizzati molto dalle varie compagnie d'assicurazione sanitaria.
Ammetto che ogni tanto ci penso ancora alla maledetta sigaretta: riprova del fatto che la dipendenza e sudditanza sono meramente psicologiche, ma resistenti peggio di una qualunque macchia di vino sulla camicia.
Dipendenza fisica dalla nicotina e' una minchiata galattica, e prima ci si rende conto che sta tutto nella testa del fumatore e prima si riesce ad uscirne.
Faccio regolare attività fisica aerobica e per pura curiosità il dottore mi ha fatto fare una scansione dei polmoni. Per quanto -al momento- non si sia vista alcuna attività' tumorale, i polmoni sono ancora neri come il catrame e danneggiati di brutto da un ventennio di fumo. E questo aiuta a MOLTO a tenermi alla larga dalla vecchia abitudine.
Ridurre il fumo o provare a stare a 1-2 sigarette al giorno (dopo aver fumato un pacchetto per anni) e' una tortura che non porta ad alcun risultato positivo nel lungo termine: alla prima situazione di stress si ritorna immediatamente alla vecchia abitudine.
Morale della favola: una volta che si e' dipendenti dalla sigaretta, e' una sfida con il proprio lato irrazionale a smettere. Pagliativi come cerotti e sigarette elettroniche sono solo un metodo per fare cassa e non lasciar smettere la gente.
Come ho detto fumo erba decisamente di rado, almeno mi fa qualcosa (il tabacco non ci rende più lucidi, non disinibisce e non ti manda manco fuori. dette in parole povere, il tabacco e' un pacco), e soprattutto non puzza come il tabacco.
Io da quando ho smesso ho notato che son diventato molto sensibile all'odore di sigaretta, in particolare all'alito della gente.
Chi fuma sigarette ha l'alito da posacenere. Fa veramente schifo.
Che altro? ah si, le ultime due considerazioni sulla mia esperienza:
-mi ha aiutato moltissimo essere onesto con me stesso e riconoscere i miei limiti, come anche riconoscere i momenti in cui mi raccontavo cazzate e scuse a me stesso per NON smettere di fumare.
- oltre al libro sopra menzionato, la cosa che mi ha aiutato molto a passare la paura del "vuoto" di non avere sigarette in tasca e' stato quello di ritornare con la mente alla mia gioventù. Precisamente a come era la mia vita prima di iniziare a fumare. Desideravo la sigaretta? no. Ne avevo già' bisogno ma non lo sapevo ancora? no. Anzi, stavo bene e spensierato. Iniziare a fumare mi ha portato qualche vantaggio? ZERO. Anzi, mi ha ridotto la resistenza alla corsa. E mi e' costato una montagna di soldi.