Autore Topic: Il fumo e la dipendenza  (Letto 94103 volte)

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Offline GuK

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #45 il: 13 Feb 2008, 00:08 »
Ho letto su Wikipedia che Carr Allen, l'autore di questo libro, è morto di tumore ai polmoni. Sembra quasi una barzelletta.
Io è da qualche giorno che sto riprovando a smettere (primo step, ridurre drasticamente)...

Offline Darkside

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #46 il: 13 Feb 2008, 08:54 »
Questa email è arrivata ad un mio collega da un suo amico.

Citazione
Mio fratello è farmacista.
 
La pubblicità dice "Chiedi aiuto al tuo farmacista per smettere di fumare".
 
La gente fa tutto quello che dice la tv.
 
Mio fratello non ne può più.
 
Ieri, all'ennesimo che arriva e gli chiede come fare, lui risponde standard "Ci sono dei cerotti, però ci vuol la ricetta".
 
La gente è delusa da questa risposta, visto che la tv promette implicitamente che il farmacista ti darà il consiglio risolutore manco fosse James Brown nei Blues Brothers.
 
L'ennesimo cliente a questo punto, deluso, si ribella in farmacia "Ma come ? La tv dice..."
 
Al che mio fratello lo interrompe:
 
"Cazzo vuoi smettere di fumare a fare ? Per campare vent'anni di più ? Guarda che gli anni che campi di più sono quelli dagli 80 ai 100, mica dai 20 ai 40. Vent'anni di padelle, carrozzina, bastone, ulcere, operazioni in ospedale, osteoporosi, ti caghi addosso e con ogni probabilità sei in un ospizio imbottito di psicofarmaci. Vuoi veramente prolungare di vent'anni 'sta cazzata ? Allora esci e non rompere più i coglioni"

Offline Daimon

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #47 il: 13 Feb 2008, 10:45 »
Che parole sante.
Finalmente qualcuno che ha capito qualchecosa.
Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth.<br />Hosanna in excelsis.<br />Benedictus qui veni

Offline naigolcasti

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #48 il: 13 Feb 2008, 11:21 »
Magari va ricordato anche che smettere di fumare migliora la qualità della vita negli anni precedenti ai 70 e può evitare una morte tra atroci sofferenze a volte prematura.

Offline Alle

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #49 il: 13 Feb 2008, 11:30 »
Beh non è solo questioni di anni in più, ma anche di qualità della vita.

In ogni caso fumare molto non è una condanna certa di tumore al polmone, è un aumento della percentuale del rischio. Mia madre fuma un pacchetto da quando ha 13 anni e alle ultime lastre di 2 anni fa il medico le disse "Ah, si vede che lei non è una fumatrice!". Suo cugino, 1 pacchetto da quando ha 13 anni, è stato operato di tumore al polmone all'età di 42 anni. Adesso ne ha 52 e gira con un solo polmone (niente sforzi, bombola in casa per ossigenarsi ogni tanto, ovviamente niente sigarette).

Più che vivere di più uno dovrebbe smettere per vivere meglio. Secondo me questo è un pensiero più positivo per chi vuole smettere.
In tigella veritas

Offline Macca

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #50 il: 13 Feb 2008, 11:30 »
24 ore senza fumare. Record personale.
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Offline naigolcasti

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #51 il: 13 Feb 2008, 11:34 »
Citazione da: "Macca"
24 ore senza fumare. Record personale.


poi passeremo al sesso, poi all'alcool, alla musica, al calcio in tv, al Mc Donald's. :)

Offline Neophoeny

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #52 il: 13 Feb 2008, 12:48 »
Citazione da: "Darkside"
Questa email è arrivata ad un mio collega da un suo amico.

Citazione
Mio fratello è farmacista.
 
La pubblicità dice "Chiedi aiuto al tuo farmacista per smettere di fumare".
 
La gente fa tutto quello che dice la tv.
 
Mio fratello non ne può più.
 
Ieri, all'ennesimo che arriva e gli chiede come fare, lui risponde standard "Ci sono dei cerotti, però ci vuol la ricetta".
 
La gente è delusa da questa risposta, visto che la tv promette implicitamente che il farmacista ti darà il consiglio risolutore manco fosse James Brown nei Blues Brothers.
 
L'ennesimo cliente a questo punto, deluso, si ribella in farmacia "Ma come ? La tv dice..."
 
Al che mio fratello lo interrompe:
 
"Cazzo vuoi smettere di fumare a fare ? Per campare vent'anni di più ? Guarda che gli anni che campi di più sono quelli dagli 80 ai 100, mica dai 20 ai 40. Vent'anni di padelle, carrozzina, bastone, ulcere, operazioni in ospedale, osteoporosi, ti caghi addosso e con ogni probabilità sei in un ospizio imbottito di psicofarmaci. Vuoi veramente prolungare di vent'anni 'sta cazzata ? Allora esci e non rompere più i coglioni"


Scusami dark, ma è una cazzata. Fumare aumenta notevolmente il rischio di tumore al polmone, e il tumore può anche non esserci, così come può spuntare a 70 anni o a 40 anni. E poi non fumare aumenta notevolmente la qualità della vita. In sostanza fumare è una grande cazzata, una grande cazzata che però piace e crea dipendenza, il problema è solo questo. Non so forse per te morire a 40 anni non ha importanza, per me sì. Due miei zii che fumavano sono morti all'età circa di 50 anni di tumore e io non voglio fare la stessa loro fine. E' per questo che cercherò di non fumare per cancellare questa mia dipendenza. Certo se poi se sei destinato come un mio conoscente che è morto per un tumore all'età di 16 anni (cazzo 16 anni) è un'altra cosa, ma aumentare la percentuale di questo rischio è una scemenza. Perché molti non ci pensano, ma fumando tu non fai altro che aumentare la percentuale di una malattia mortale come il tumore.

Offline Neophoeny

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #53 il: 13 Feb 2008, 12:52 »
Citazione da: "GuK"
Ho letto su Wikipedia che Carr Allen, l'autore di questo libro, è morto di tumore ai polmoni. Sembra quasi una barzelletta.


Grazie al cazzo prima di scrivere il libro ha fumato da giovane per 33 anni circa 100 sigarette al giorno...

Da wikipedia:

Il padre morì di cancro ai polmoni a causa del fumo a meno di 45 anni. Egli stesso fu un forte tabagista per 33 anni, dal 1950 al 1983, soprattutto durante la leva militare a 18 anni, arrivando a fumare, asserì, «cento sigarette al giorno e comunque mai meno di sessanta».

I tentativi di smettere furono pochi e vani; il 15 luglio del 1983 riuscì a smettere di fumare «con la sola forza della ragione» asserendo di essere anche riuscito a non sentirne più il bisogno. Abbandonò presto la carriera di commercialista per dedicarsi alla promozione del suo metodo contro la dipendenza dalla nicotina. Stando alle sue dichiarazioni, il metodo, fondato sul "pensiero positivo", sarebbe applicabile a qualsiasi dipendenza, a patto di seguire alla lettera le istruzioni. Aprì 70 centri specializzati in trenta Paesi. Il 29 novembre 2006 morì nella sua casa di Malaga per un tumore del polmone.

Al contrario di altri metodi basati sullo sviluppo della consapevolezza dei danni alla salute o della deprecabilità sociale del tabagismo, il metodo Easyway, che non prevede l'uso di farmaci o TSN (terapie sostitutive della nicotina) come cerotti, gomme etc., si basa sul contrasto ai meccanismi psicologici del desiderio di fumare e utilizza anche tecniche mutuate dalla psicologia cognitiva. Il metodo è pubblicizzato come in grado di sconfiggere la dipendenza senza crisi di astinenza e rischio di ingrassare.

Offline Giuseppedr

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #54 il: 13 Feb 2008, 12:59 »
Citazione da: "Neophoeny"

Che mi consigliate di fare? Scusate se per alcuni può sembrare un discorso stupido...


Convinciti che il potere ce l'hai tu. Non cercare una spiegazione al successo o al fallimento al di fuori di te stesso, non legarti a un'azione particolare, a un metodo, a un rituale, ma convinciti che la chiave *sei* tu. Fai quelle cose che pensi in questo momento siano meglio per te senza dargli un valore universale. Sei tu che decidi quando fumare e quando no. Sempre e comunque, adesso come tra quarant'anni, col sole come col cattivo tempo,  da single o da sposato, la differenza la fai solo tu.  Tue sono le responsabilità del fallimento, tuoi sono i meriti del successo.

Per questo, il mio unico consiglio è quello di pensare sempre e soltanto in positivo a te stesso. Esempio:

- non pensare che smettere sia difficile (magari è una scusa per accettare la sconfitta)

- non pensare di smettere di fumare per NON beccarti qualche malattia. Pensa semmai ai benefici e ai miglioramenti fisici, anche immediati, che guadagni. E sono tantissimi tra respirazione, circolazione, pelle etc. (il massimo sarebbe "saggiare" questi benefici con una attività aerobica come la corsa)

- non pensare a quanto spendi inutilmente per il fumo, pensa a quello che risparmi e alle cose positive che potrai fare con quanto risparmiato

- non pensare che smettendo di fumare non litigherai più con le persone che ti stanno vicino. Pensa invece che stai contribuendo al loro benessere e che per questo sarai ben voluto e accettato.

Insomma, convinciti che tutti gli aspetti collegati al  non fumare siano qualcosa di positivo, di gratificante per il tuo io, che ti dia la sensazione di essere veramente in controllo, che ti ripaghi del tuo comportamento. Smettere di fumare non è rinuncia, non è sconfitta, non è sacrificio, come non lo può essere qualsiasi cosa che ti dia piacere e benessere senza condizionare in negativo persona fisica e personalità. Semmai è vero il contrario.
Detto questo ti lascio con un in bocca al lupo per la tua battaglia  ;)

Offline Neophoeny

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Re: IL fumo e la dipendenza
« Risposta #55 il: 13 Feb 2008, 13:03 »
Citazione da: "Giuseppedr"
Citazione da: "Neophoeny"

Che mi consigliate di fare? Scusate se per alcuni può sembrare un discorso stupido...


Convinciti che il potere ce l'hai tu. Non cercare una spiegazione al successo o al fallimento al di fuori di te stesso, non legarti a un'azione particolare, a un metodo, a un rituale, ma convinciti che la chiave *sei* tu. Fai quelle cose che pensi in questo momento siano meglio per te senza dargli un valore universale. Sei tu che decidi quando fumare e quando no. Sempre e comunque, adesso come tra quarant'anni, col sole come col cattivo tempo,  da single o da sposato, la differenza la fai solo tu.  Tue sono le responsabilità del fallimento, tuoi sono i meriti del successo.

Per questo, il mio unico consiglio è quello di pensare sempre e soltanto in positivo a te stesso. Esempio:

- non pensare che smettere sia difficile (magari è una scusa per accettare la sconfitta)

- non pensare di smettere di fumare per NON beccarti qualche malattia. Pensa semmai ai benefici e ai miglioramenti fisici, anche immediati, che guadagni. E sono tantissimi tra respirazione, circolazione, pelle etc. (il massimo sarebbe "saggiare" questi benefici con una attività aerobica come la corsa)

- non pensare a quanto spendi inutilmente per il fumo, pensa a quello che risparmi e alle cose positive che potrai fare con quanto risparmiato

- non pensare che smettendo di fumare non litigherai più con le persone che ti stanno vicino. Pensa invece che stai contribuendo al loro benessere e che per questo sarai ben voluto e accettato.

Insomma, convinciti che tutti gli aspetti collegati al  non fumare siano qualcosa di positivo, di gratificante per il tuo io, che ti dia la sensazione di essere veramente in controllo, che ti ripaghi del tuo comportamento. Smettere di fumare non è rinuncia, non è sconfitta, non è sacrificio, come non lo può essere qualsiasi cosa che ti dia piacere e benessere senza condizionare in negativo persona fisica e personalità. Semmai è vero il contrario.
Detto questo ti lascio con un in bocca al lupo per la tua battaglia  ;)


Grazie Giuseppe, per ora ce la sto mettendo tutta, ancora non ho la forza, ma ad esempio inizio a fumare di meno e comincio a buttare le sigarette anche solo dopo alcuni tiri senza fumarle del tutto. Ancora la strada è lunga, ma se ci riuscirò sarà una gran cosa per me.

Offline HAL9001

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #56 il: 13 Feb 2008, 13:06 »
Oooooooooooh...
Fantastico l'avatar di Giuseppedr :o
Motokoooooooo!!!!!

Offline naigolcasti

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #57 il: 13 Feb 2008, 14:11 »
Citazione da: "Neophoeny"
Citazione da: "GuK"
Ho letto su Wikipedia che Carr Allen, l'autore di questo libro, è morto di tumore ai polmoni. Sembra quasi una barzelletta.


Grazie al cazzo prima di scrivere il libro ha fumato da giovane per 33 anni circa 100 sigarette al giorno...

Da wikipedia:

Il padre morì di cancro ai polmoni a causa del fumo a meno di 45 anni. Egli stesso fu un forte tabagista per 33 anni, dal 1950 al 1983, soprattutto durante la leva militare a 18 anni, arrivando a fumare, asserì, «cento sigarette al giorno e comunque mai meno di sessanta».

I tentativi di smettere furono pochi e vani; il 15 luglio del 1983 riuscì a smettere di fumare «con la sola forza della ragione» asserendo di essere anche riuscito a non sentirne più il bisogno. Abbandonò presto la carriera di commercialista per dedicarsi alla promozione del suo metodo contro la dipendenza dalla nicotina. Stando alle sue dichiarazioni, il metodo, fondato sul "pensiero positivo", sarebbe applicabile a qualsiasi dipendenza, a patto di seguire alla lettera le istruzioni. Aprì 70 centri specializzati in trenta Paesi. Il 29 novembre 2006 morì nella sua casa di Malaga per un tumore del polmone.


Edit: avevo letto male

Offline Irish Eddie

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #58 il: 13 Feb 2008, 14:31 »
io vorrei evitare di fare un discorso troppo bacchettone, ma è difficile prendere una posizione (come la mia) e riuscirci.
che è da coglioni è un dato di fatto.
io ho provato (alle medie ho iniziato, per fare il pirla, poi la cosa si è protratta fino al primo anno di liceo). poi ho smesso.
perchè non dà niente, nè a livello fisico, nè a livello mentale.
inoltre è una bella spesa.
e, ma mi sembra superfluo dirlo, può causare grossi problemi, ultimo dei quali la morte.

tra tutte le cose che ho letto qua dentro, non posso non essere daccorod con naigolcasti, il quale dice che la coglionata è farsi venire il vizio.
e anche sul fatto che è molto più comprensibile uno che si ubriaca o che (aggiungo io) si fa una canna. sono ovviamente comportamenti e abitudini da "condannare" ma per lo meno la sensazione che si ottiene è diversa dalla normalità.*
sono però in contrasto con lui quando dice che il fumarne una ogni tanto è un giusto compromesso.
questa mi sembra una stronzata colossale.
non esiste compromesso.
anche perchè comprendo molto di più quello che fuma 2 pacchetti al giorno, di quello che fuma una sigaretta ogni 3 giorni.
non ne hai bisogno (come magari il fumatore incallito [Macca])...
a che cacchio serve? a niente.

poi, ovviamente è peggio chi va avanti, su questo non ci piove. ma a quel punto, perchè fumarne una ogni tanto?

ma soprattutto, alla fine della fiera, la domanda è: perchè fumare?

*stesso discorso poi vale per le droghe pesanti, che io non ho mai provato, ma che comunque danno qualcosa.
ma la sigaretta è solo "respirare fumo".
e, prima che qualcuno fraintenda, il punto del mio discorso NON è: drogatevi e non fumate!  :)

_________________  The last king of Dublin

Offline Darkside

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IL fumo e la dipendenza
« Risposta #59 il: 13 Feb 2008, 14:34 »
Aò, era solo una email scherzosa che è arrivata. Non sono d'accordo né io né il tizio che l'ha detto, sia chiaro. Era da prendere come una battuta