Autore Topic: [PC] Serious Sam: The First Encounter  (Letto 2185 volte)

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Offline Jello Biafra

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[PC] Serious Sam: The First Encounter
« il: 16 Apr 2003, 18:13 »
Siete dei tamarri arrabbiati? Se non venite coinvolti in almeno una rissa ogni due giorni non siete contenti? Aprite le noci di cocco a morsi? Allora la Croteam di Roman Ribaric ha proprio il gioco che fa per voi: signori, ecco Serious Sam

Uscito nel 2001, SS appartiene alla fin troppo inflazionata categoria degli sparatutto in soggettiva.
La caratteristica che lo differenzia notevolmente dalla montagna di fuffa uscita negli ultimi anni su PC è principalmente una: l’essere un videogioco “vero”, un titolo vecchio stile in cui le uniche cose importanti sono la velocità di pressione del grilletto e la prontezza dei riflessi.
Niente enigmi, niente dialoghi, niente noiosissime “cut scenes” ogni tre minuti; solo azione e adrenalina, adrenalina e azione, in un turbine di esplosioni, spari e nemici in quantità industriale.

La trama è solo una scusa per gettarsi nella mischia, niente di che, vi basti solo sapere che voi siete Sam “Serious” Stone, soldato terrestre mandato indietro nel tempo fino all’antico Egitto per fermare l’invasione di una perfida razza aliena denominata Mentals, che non hanno niente a che fare con i prodotti per l’igiene orale, ma con, in compenso, una gran voglia di schiavizzare il genere umano.
In SS dovrete affrontare dei livelli che più che complesse mappe sono solo arene per il massacro incondizionato di ogni tipo di abominio alieno. I nemici si presentano a “ondate”, esattamente come in uno sparatutto classico, di quelli in 2D, che tanto ci facevano divertire qualche anno fa. Il bello è che queste ondate sono composte da un numero di mostri assolutamente allucinante; decine, centinaia di creature contemporaneamente scagliate contro il tazaurissimo Sam. Fatta fuori un’ondata ne arrivano altre venti, e proprio quando pensate di aver ripulito la zona, ecco che magari compare dal nulla un ciclopico boss pronto a farvi barba e capelli in men che non si dica.
Il giocatore non ha un solo attimo di respiro, non un solo secondo per pensare o per dire “bah” che ecco arrivare un altro sciame di valkirie venusiane, un altro branco di tori mutanti siriani o un altro plotone di soldati kamikaze senza testa che urlano a squarciagola venendovi addosso.

La varietà di creature è a dir poco impressionante, tutte con una caratterizzazione maniacale: dopo un paio di stages comincerete a tremare non appena sentirete il rumore degli zoccoli di una specie di cavallo alieno non-morto (!?) o il ruggito di un lucertolone a quattro braccia dotato di poteri magici (??). Per non parlare dei mastodontici giganti di lava alti oltre 300 metri o degli uomini scorpione armati di sparachiodi.

Le armi a vostra disposizione sono tante, eccellentemente realizzate e, soprattutto, cattivissime e carismatiche sino all’inverosimile (gatling rulez!).
E poi c’è Sam, vero e proprio emulo del leggendario Duke Nukem, da cui mutua, oltre ad un abbigliamento a dir poco ridicolo, tutta una serie di espressioni ironiche quando non demenziali: ad esempio mentre sarete sotto la pioggia, Sam fischietterà Singing in the Rain, oppure, dopo essere sfuggiti ad un enorme masso rotolante ecco che il protagonista si cimenterà con il classico tema di Indiana Jones, senza contare gli insulti a nemici vivi e/o morti che si susseguono incessantemente durante le partite. Certo, a volte l’ironia sembra un po’ forzata, come se fosse stata messa li per consentire ai programmatori di dire “Duke Forever non lo vedrete mai, siamo noi i veri duri”, ma tutto sommato meglio un gioco che non si prende sul serio che venti polpettoni militar-simulativi-propagandistici come vanno tanto di moda ultimamente.
Tecnicamente poi il gioco è favoloso: il motore grafico proprietario (Serious Engine) è una vera bomba e gestisce in scioltezza ambienti sconfinati strapieni di poligoni e textures ultradefinite.
La programmazione è a livelli da premio Nobel: sul mio PC, che non è esattamente una scheggia (P3 733, 256 MB RAM e Riva TNT2 16 MB), SS fila via fluidissimo e veloce al massimo del dettaglio, in 800*600 con colori a 16 bit. Il design di ambientazioni e nemici è magistralmente fumettoso. La colonna sonora è una delle migliori mai sentite in un gioco di questo tipo e i versi dei mostri sono raccapriccianti al punto giusto.
Ma ciò che conta di più è che SS è, in ogni momento, stupendamente, incredibilmente divertente.
Un po’ corto, magari, ma assolutamente coinvolgente, assuefacente, direi anche compulsivo (per citare la terminologia Zzappiana-Studio Vittesca che in questo ambito è adattissima).

Già, il divertimento. Un concetto questo che sembra essere stato sacrificato sull’altare di un'utopia chiamata realismo, della quale, sinceramente, posso anche (e volentieri) fare a meno. Perché SS è un’unica, immensa, apologia del divertimento. Ora scusate… I’m siiingiin’ in the rain, i’m singing in the… Blam! Kabooooooom!!!! Sam, I am! Rikaboooooom!!!!


GRAFICA: 10
SONORO: 10
GIOCABILITA’: 10
LONGEVITA’: 7.0
GLOBALE: 9.5