Autore Topic: Legge Levi-Prodi sull'attività editoriale su internet.  (Letto 5073 volte)

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Offline fulgenzio

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Legge Levi-Prodi sull'attività editoriale su internet.
« Risposta #15 il: 19 Ott 2007, 22:55 »
Citazione da: "1c0n 0f s1n"
Citazione da: "fulgenzio"
invece il discorso relativo alla responsabilità non mi vede proprio del tutto contrario.


Ma Fulgio, 'scolta me: non sono capaci mettere in galera qualche decina di migliaia di delinquenti, e riescono a controllare centinaia di migliaia di post di centinaia di migliaia di siti? Chiaramente no, ed infatti scommetto la pelle delle palle che questa cosa sarà fatta su misura per rompere le uova nel paniere a gente come Grillo et simila.
In altre parole è la classica cosa buona sulla carta con postilla all'italiana, vedrai


Tutto sto casino per imbrigliare Grillo? Non credo. Oramai quello è un fenomeno che sa camminare con le proprie gambe, potrebbe utilizzare un 'eventuale censura come volano per fare ancora più casino. Non ci doveva essere un progetto per catalogare alla stracazzo anche le opere d'arte e/o letterarie che è sfumato qualche mese orsono? Questo farà la stessa fine. D'altra parte io oramai non sono nemmeno più contro i politici: vado direttamente contro gli elettori... :D
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.

Offline Macca

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Legge Levi-Prodi sull'attività editoriale su internet.
« Risposta #16 il: 19 Ott 2007, 23:27 »
Citazione da: "EGO"




(solo che la vincerebbe sempre Macca...)

Che mi son perso?
Ad ogni modo, per quanto sia una stronzata per molti versi (troppi), ci sarebbero anche dei vantaggi: la rete diventa una fonte di informazioneautoritaria e plausibile. Ah, ma non lo era già? Mi sa di no. Anche nel "nostro" ambito. E' giusto che la gente si assuma la responsabilità di quello che dice.
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Offline Grendel

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Legge Levi-Prodi sull'attività editoriale su internet.
« Risposta #17 il: 20 Ott 2007, 01:34 »
Dai, fa sorridere l'improbabilità del fatto che questa cosa possa andare in porto.
Ci caccerebbero dai vertici europei, per dire.

Allo stesso tempo fa preoccupare che abbiano fatto questa cosa per cercare di far cagare addosso un paio di spine nelle chiappe del governo... :?
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Offline matrix[k]

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« Risposta #18 il: 20 Ott 2007, 04:13 »
La cosa è preoccupante, ma mi voglio informare meglio di esprimere pareri negativi dal momento che ho letto alcune notizie imprecise e contrastanti.
Certo che se la cosa è così come sembra è davvero un'indecenza...

Citazione da: "Macca"

Che mi son perso?
Ad ogni modo, per quanto sia una stronzata per molti versi (troppi), ci sarebbero anche dei vantaggi: la rete diventa una fonte di informazione autoritaria e plausibile. Ah, ma non lo era già? Mi sa di no. Anche nel "nostro" ambito. E' giusto che la gente si assuma la responsabilità di quello che dice.


Aahahahahah...  questa è proprio una va.. un vera stron... (alla iene insomma)!  :lol:
Il fatto di appartenere all'ordine dei giornalisti per esempio non è affatto garanzia di informazione autoritaria e plausibile... è pieno di giornalisti, giornali, TG che sparano un sacco di cavolate impuniti!


Offline Fandango300

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« Risposta #20 il: 20 Ott 2007, 10:14 »
Citazione da: "Grendel"

Ci caccerebbero dai vertici europei, per dire.



ah perchè siamo ancora in europa? :lol:
 Rin, Pyou, Tou, Sha, Kai, Jin, Retsu, Sai, Zen......Akuryou Taisan! "

Offline Daimon

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« Risposta #21 il: 20 Ott 2007, 11:26 »
Se c'e' la caccolomania in europa, noi possiamo piu che stiracchiarcisi.
Per il resto no, non trovo difendibile nulla.
Gli ordini van tolti, compreso quello dei giornalisti, con buona
pace di quelli presenti qua.
L'autorialita' si crea da se, se io faccio un blog e tutti lo seguono
sono un'autorita', punto.

La legge in se, se davvero e' cosi', ripeto, non e' fatta tanto per
far soldi, non e' fatta per proteggere 360online, ne per proteggere
i giornalisti di gamepro. (che anzi m ie' arrivato ora)
E' fatta esclusivamente per mettere il bavaglio, e rendere
difficoltose le voci alternative.

La rete e' (era) l'unica cosa veramente libera.
Deve rimanerlo, a scapito di tutta la criminalita', delle frotte di mitomani,
e pazzi che la popolano.
Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth.<br />Hosanna in excelsis.<br />Benedictus qui veni

Offline MrSpritz

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« Risposta #22 il: 20 Ott 2007, 12:57 »
Sono d'accordo con Daimon non è l'essere iscritto ad un ordine che mi da automaticamente autorevolezza.
Anche perchè l'ordine dei giornalisti è tutt'altro che severo con quelli non proprio ligii alla professione.

Offline Alle

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« Risposta #23 il: 21 Ott 2007, 10:01 »
l ministro delle Comunicazioni riconosce sul suo blog che la norma va cambiata
"L'allarme è giustificato. Avrei dovuto controllare il testo parola per parola"
Ddl editoria, Gentiloni ammette
"Un errore la registrazione dei siti"

Il ministro Gentiloni
ROMA - "Un errore da correggere". Con queste parole Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, ammette sul suo blog che è giustificato l'allarme suscitato dalla norma sulla registrazione dei siti internet inserita nel disegno di legge di riforma dell'editoria proposto da palazzo Chigi. Una presa di posizione che segue le assicurazioni date ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Levi sul fatto che l'esecutivo non intende in alcun modo censurare internet.

"L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato", scrive Gentiloni, aggiungendo che la correzione è necessaria perché la norma in questione "non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive".

Il ministro riconosce poi, come ha fatto anche il titolare delle Infrastrutture Antonio Di Pietro nel suo blog, la propria fetta di responsabilità nell'accaduto "per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri" (ma non sarebbe il suo lavoro?? NdAlle). Il disegno di legge è stato approvato la settimana scorsa dal governo e già nei prossimi giorni dovrebbe essere preso in esame alla Camera.

"Pensavo - prosegue Gentiloni - che la nuova legge sull'editoria confermasse semplicemente le norme esistenti, che da sei anni prevedono sì una registrazione ma soltanto per un ristretto numero di testate giornalistiche on line, caratterizzate da periodicità, per avere accesso ai contributi della legge sull'editoria".

Per il ministro delle Comunicazioni, dunque, "va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog. Ho sempre sostenuto questa tesi, sia in Parlamento che nei dibattiti pubblici, anche martedì scorso, rispondendo a una domanda del verde Fiorello Cortiana (in occasione del Festival Eurovisioni di Roma, ndr). Il testo, invece, è troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l'attività di molti siti e blog". In definitiva,meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato. Riconosciuto l'errore, si tratta ora di correggerlo. E sono convinto che sarà lo stesso sottosegretario alla Presidenza Levi a volerlo fare".
In tigella veritas

Offline MrSpritz

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« Risposta #24 il: 21 Ott 2007, 10:53 »
Ma minchia allora è ancora più grave. :lol:

Offline matrix[k]

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« Risposta #25 il: 21 Ott 2007, 18:50 »
Queste cose in una paese civile porterebbero alle dimissioni di un ministro (di qualsiasi colore!). Si vede proprio che i politici sono una casta, intoccabile, quale altra persona si può permettere di firmare una cosa senza leggerla? A voler essere buoni, perchè a voler pensar male ci sta benissimo che stessero cercando di farla passare in silenzio e ora che si è alzato il polverone faccia il finto tonto...

Invece in Italia la cosa passa quasi del tutto inosservata come una piccola svista...

armandyno

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« Risposta #26 il: 21 Ott 2007, 19:17 »
Io sono della semplice idea che il tipo abbia letto benissimo il testo, ma non ha la minima idea di come funziona l'informazione su internet. Non ha idea dell'esistenza di piattaforme che concedono a tutte le persone che ne vogliano usufruire di uno spazio web che permetta di esprimere qualsiasi idea e opinione. Forse credeva che fosse un servizio di difficile accesso e/o a pagamento, e comunque non così diffuso. Dopo la baraonda successa è stato costretto ad informarsi e onde evitare di dire pubblicamente "scusate, non ho capito un cazzo di come funziona internet per questo ho firmato questa legge" se l'è voluta cavare con un "perdonatemi, non ho letto bene". Sempre una figura di merda ha fatto, lui e tutta quella merda di governo.

Offline matrix[k]

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« Risposta #27 il: 21 Ott 2007, 20:31 »
Citazione da: "armandyno"
Io sono della semplice idea che il tipo abbia letto benissimo il testo, ma non ha la minima idea di come funziona l'informazione su internet. Non ha idea dell'esistenza di piattaforme che concedono a tutte le persone che ne vogliano usufruire di uno spazio web che permetta di esprimere qualsiasi idea e opinione. Forse credeva che fosse un servizio di difficile accesso e/o a pagamento, e comunque non così diffuso. Dopo la baraonda successa è stato costretto ad informarsi e onde evitare di dire pubblicamente "scusate, non ho capito un cazzo di come funziona internet per questo ho firmato questa legge" se l'è voluta cavare con un "perdonatemi, non ho letto bene". Sempre una figura di merda ha fatto, lui e tutta quella merda di governo.


può anche essere... se non fosse che lui stesso ha un blog!

armandyno

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« Risposta #28 il: 22 Ott 2007, 09:19 »
Citazione da: "matrix[k
"]
Citazione da: "armandyno"
Io sono della semplice idea che il tipo abbia letto benissimo il testo, ma non ha la minima idea di come funziona l'informazione su internet. Non ha idea dell'esistenza di piattaforme che concedono a tutte le persone che ne vogliano usufruire di uno spazio web che permetta di esprimere qualsiasi idea e opinione. Forse credeva che fosse un servizio di difficile accesso e/o a pagamento, e comunque non così diffuso. Dopo la baraonda successa è stato costretto ad informarsi e onde evitare di dire pubblicamente "scusate, non ho capito un cazzo di come funziona internet per questo ho firmato questa legge" se l'è voluta cavare con un "perdonatemi, non ho letto bene". Sempre una figura di merda ha fatto, lui e tutta quella merda di governo.


può anche essere... se non fosse che lui stesso ha un blog!


E non capisce un c***o lo stesso, vaffanculo  :D

Offline Classic Amiga Man

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« Risposta #29 il: 23 Ott 2007, 16:49 »
Citazione da: "acciarone"
comunismo allo stato puro.

E' c'è chi lo chiama fascismo :x .
Insomma, tra Mastella e Di Pietro, leggine varie, non riforme e scricchiolii vari non ne posso più.