Se prendiamo in considerazione solamente console, portatili e fisse, il 2014 appare da quelle tabelle al suo punto più basso dal 1991.
Cosa che si evince anche da
questa tabella.Se ci buttiamo dentro anche il PC, praticamente solo il 2003 e 2004 sono stati peggiori, se consideriamo il periodo fino a metà anni novanta.
(tutte osservazioni colte ad occhio, visto che non ci sono cifre per i singoli segmenti).
Ma sopratutto, la configurazione di quel grafico ci illustra un calo continuo, praticamente senza eccezioni, il che è forse l'elemento più aggravante.
Possiamo guardare alla situazione isolata in un singolo frame e pensare che forse non va così male, ma se confrontato con quella che è invece la mostruosa crescita del mobile, credo sia evidente che il videogioco "dedicato" non sia letteralmente morto (credo che nessuno pensi ciò) ma che sia attraversando una fase di recessione severa, e non sembra esservi nulla in grado di alterare il corso degli eventi.
Basta seguire un pò la situazione hardware da quelle parti. PS3 è ormai tramontato. Wii U è un non-fattore, PS4 sta tranquillamente languendo nell'assoluta mediocrità, Xbox One praticamente non è mai partito, PS Vita si appresta a chiudere la sua esistenza dopo risultati che per qualsiasi altra console verrebbero considerati mediocri. L'unico hardware al momento dotato di qualche sembianza di vita in Giappone è il 3DS, ed è evidente che è ormai da un pezzo nella sua parabola discendente.
E cosa c'è all'orizzonte che possa invertire la rotta? Le console casalinghe sono ormai poco più che una nicchia, e non vi è ragione di pensare che una tendenza di va avanti dagli inizi della precedente generazioni cambi. Sony non lancerà quasi sicuramente un nuovo handheld. Si spera che la prossima portatile Nintendo riesca a riaccendere un attimo la fiamma, ma anche se avesse un successo tale da riuscirci (e personalmente ho qualche dubbio), parliamo di una sola console in salute in un panorama desolante.
Vogliamo guardare ai grossi publisher di un tempo? I vari Capcom, Konami, SquareEnix, quel che volete. Sono nella stragrande maggioranza dei casi ombre di ciò che furono, ed è evidente che stanno, molti con successo, cercando di diversificare verso altri lidi, più verdi.
Insomma, il Giappone PC/consolaro non è morto, ma credo non ci voglia un ragioniere per dire che sta male, molto male.
E aldilà delle cifre, basti guardare alla credo indiscutibile decimazione che c'è stata negli ultimi anni anche solo in termini numerici di giochi giapponesi da parte di compagnie non chiamate Nintendo.