Bella notizia Lenin. Sono un ultraquarantenne quindi inizio ad essere sensibile a certi argomenti.
Voglio raccontarvi una esperienza stupenda che ho fatto invece domenica scorsa:
Leggo sul giornale che nell'oasi WWF di Rocconi (
http://www.wwf.it/oasi/toscana/bosco_rocconi/, provincia Grosseto, comune Roccalbegna a circa mezzora da dove abito) c'è una giornata dedicata all'osservazione del falco pellegrino.
Mi presento ma la guida mi dice che è da sola e deve portare 3 tedesche (over 60, avete pensato male
) in giro quindi mi lascia da solo al capanno di osservazione dopo avermi indicato il nido. Questo era molto lontano e facevo veramente fatica sia con la mia macchina fotografica con teleobiettivo sia con il periscopio di un carro armato tedesco della seconda guerra mondiale (!!!) che era in dotazione del capanno con cui vedevo circa una volta e mezzo più grande che non nella macchina fotografica.
La guida mi ha inoltre detto che il giorno prima c'era una scolaresca che aveva fatto un gran baccano e non era stato possibile vedere nulla.
Comunque inizio a scattare foto e a riguardarle zoomando sul monitor e vedo che c'è qualcosa di imprecisato che ogni volta è in posizione leggermente diversa. passo più volte tra la macchina fotografica e il periscopio senza capire bene cosa sto guardando. Poi all'improvviso, mentre sto osservando il nido col periscopio si materializza atterrando l'adulto. Riconosco immediatamente forma e livrea inconfondibili. Da dentro il nido si alza quindi un pulcino bianco (grande quanto metà dell'adulto) e l'adulto inizia a nutrirlo.
Ero estasiato, commosso, incredulo. Stavo vedendo in diretta una scena da documentario del National Geografic.
Ho scattato foto fino a scaricare la batteria della macchina fotografica. Purtroppo sono foto impubblicabili perché solo ingrandendo molto in una foto già zoomata al massimo si distinguono i protagonisti. Ho rimpianto di non avere avuto attrezzatura professionale. Sono stato ad osservarli una quarantina di minuti. E' stato bellissimo.