Autore Topic: [DC] Shenmue I & II  (Letto 2089 volte)

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Offline teokrazia

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[DC] Shenmue I & II
« il: 13 Apr 2003, 20:12 »
La noia di aspettare che un negozio apra, la dolcezza di una bambina alle prese con un gattino, l'imbarazzo [mascherato da indifferenza] e il non sapere come comportarsi con una bella rossa che ti fa il filo spudoratamente, litigare con dei balordi nei pressi di una sala giochi, arrangiarsi con lavori umili e pesanti... Queste ed altre delle cose vissute da Ryo Hazuki, le ho vissute anch'io [con l'unica differenza che la ragazza non era rossa ma castana], e credetemi la verosomiglianza con cui sono rappresentate in Shenmue a volte mi ha lasciato interdetto... Prima che la storia di una vendetta, Shenmue [per il sottoscritto] è rappresentazione [con accettabili compromessi] ed elogio [senza riserve] della vita. In tutte le sue sfumature. L'opera di Yu Suzuki è così coraggiosa in tal senso da non vergognarsi e da non farsi problemi nel rappresentarne aspetti molto poco ludici, 2 su tutti: la noia e la fatica. Il processo di identificazione tra il protagonista [Ryo H.] ed il sottoscritto, non si è mai minimamente avvicinato dal compiersi: le vicende ed i sentimenti di Ryo generavano un certo interesse da parte mia, ma sono sempre rimasti i suoi, perchè mentre giocavo a Shenmue, ero troppo impegnato a farmene di miei... Certo spesso si avverte l'artificio, e si capisce che è tutto finto [e meno male aggiungo io], ma il grado, e sopratutto l'impegno mosso nel raggiungere la verosomiglianza è da applausi. Tolta "la vita" cosa rimane? Non poco: UN'ALTRA VITA. Quella del protagonista: la sua formazione, le sue scoperte, i suoi dolori, le sue soddisfazioni and so on...

Shenmue la narrazione:se mettiamo per un attimo da parte SM il gioco, e prendiamo in esame la sua componente narrativa, sarei in grado di affermare senza riserve che ci troviamo davanti alla più riuscita e compiuta narrazione applicata ad un videogioco che mi sia mai capitata sottomano... Badate: non la storia più bella dei videogiochi, ma quella MEGLIO raccontata.
L'argomento della vendetta è molto stereotipato, ma la sua lunga [e al momento in cui scrivo incompleta] messa in scena, con tutto quello che accadrà nel mezzo non ha eguali. E' ormai più di un anno che ho terminato il 2° capitolo, e ancora molte sono le cose che conservo dentro me e che desidero che vadano via il più tardi possibile.

Shenmue
il gioco: dal punto di vista del gameplay, lasciando per un attimo perdere definizioni pretenziose [FREE] anche se autorevoli, il gioco si appropria senza incertezze di una serie sterminata di linguaggi ludici: adventure [le esplorazioni], beat'em up [le risse], Virtua Fighter [incontri one vs one], i laser game [i quick time events], gli RPG [il sistema di crescita del repertorio di mosse] e molto altro ancora fino ad arrivare a prendersi interi giochi[!] nel caso si abbiano 2 spicci da spendere in sala giochi. Tutto è così ben amalgamato e dosato che non ho mai avvertito come sbilanciate o poco opportune certe componenti o certe sezioni.
Grafica e sonoro al momento dell'uscita si collocavano senza incertezze fra le cose più belle mai viste e sentite [nota del sottoscritto: per le musiche è ancora così], ma cosa più importante, erano sempre assolutamente all'altezza di mettere a video ciò che si intendeva rappresentare. Pretendere di più [frame rate più stabile o passanti meno ectoplasmatici] da Dreamcast[unica macchina degna di far girare quel gioco] era impossibile.

Shenmue conclusioni: la cosa che rende Shenmue così speciale è che non esiste nessun gioco del suo genere, anche perchè [grazie al cielo] nessuno si è mai cimentato nel tentativo di proporre qualcosa di analogo e quindi per il momento SM non "fa genere". L'unicità [rarità è poco] e la specialità del gioco, ne escono ulteriormente rafforzate se pensiamo alla lunga e sofferta gestazione [iniziata 10 anni fa se non erro], alle peripezie e difficoltà economiche di un progetto che non ha precedenti nella storia dei videogames, che è completo/forse no/chissà se esce l'ultimo capitolo/vedremo... Tutte difficoltà combattute e superate in primo luogo da un uomo innamorato di una sua creatura, e dimostratosi pronto ad affrontare qualsiasi cosa in nome dell'AMORE per il proprio lavoro [o così almeno narra la leggenda...].
A detta di chi scrive definire Shenmue un masterpiece è riduttivo, secondo Teokrazia Shenmue è un MITO MODERNO.

Offline Tano

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[DC] Shenmue I & II
« Risposta #1 il: 04 Giu 2003, 20:07 »
Giocare a Shen Mue è come affacciarsi al balcone di casa in un tardo pomeriggio di estate, quando il cielo è azzurro scuro e le senti quell'aria fresca e serena che ti riempe i polmoni.

INTRO

La Domenica mattina mettiamo giù il nostro piede dal letto e pensiamo "Cazzo, anche oggi domenica... un giorno come gli altri" ma sappiamo che infondo infondo c'è qualcosa di diverso nell'aria, forse quella foschia che annebbia un pò la vista, quel sole caldo nonostante le giornate invernali. Insomma, la magia della domenica mattina, per quanto scontata possa sembrare, è presente, e accarezza il nostro cuore dandoci un conforto, rendendoci la domenica mattina speciale.

SHENMUE

Shenmue è la nostra domenica mattina, è il nostro momento speciale, è la sensazione che si prova quando abbiamo una mattina da spendere come vogliamo noi. L'unica differenza, non è la nostra vita. Scendiamo dal letto di casa nostra, andiamo fuori come abbiamo sempre fatto, alziamo la testa cercando di respirare l'aria fredda e limpida dell'inverno di Shenmue, una sensazione che ci entra nel cuore e che ci accompagna, quella sensazione di sicurezza, di calma. Il vicolo di casa che ci ospita ogni giorno, i nostri amici dal giubotto giallo che stentiamo a salutare.

L'aria, la musica appena accennata entra dentro di noi. Respiriamo quell'aria e con lei viviamo in Shenmue, ci sentiamo a casa, a nostro agio.

Ma quel mondo fittizio, pieno di colori, immagini, profumi è un quadro animato che Yu Suzuki ha disegnato. Ha riportato su un supporto fisico quello che la sua testa gli dettava creando un mondo vivibile e palpabile nella sua completezza artistica. Nel suo essere "casa".

OUTRO

Quello che cerco in un VG sono le sensazioni che questo riesce a trasmettermi. Voglio le stesse sensazioni che provo quando cammino in un prato fiorito, quando fisso il tramonto o un cielo infinitamente grande e stellato. Voglio nei VG quella sensazione di appagamento visivo, ma non a livello di grafica, ma a livello di particolari, di sensazioni.

Shenmue ha offerto questo e altro. Lode a Yu Suzuki che ha ricreato qualcosa di altamente artistico e poetico.
"I Giorni e le Notti suonano in questi miei nervi d'arpa. Vivo di questa gioia malata d'universo e soffro per non saperla accendere nelle mie parole"
 Ungaretti

Offline NighTiger

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[DC] Shenmue 1 e 2
« Risposta #2 il: 16 Giu 2003, 15:57 »
Titolo: Shenmue I e II
Sistema: Dreamcast
Sviluppatore: AM2
Gamedesigner: Yu Suzuki
Editore: Sega
Genere: Non definibile
Giocatori: 1
Data: 11 luglio 2000
Versione: USA


Il Dreamcast.
Chi non ha sentito parlare almeno una volta di questa console?!
Molti ne hanno parlato male, tant'altri non possono fare a meno di parlarne bene.
La realtà è solamente una: questa console ha saputo regalare tanti bei giochi e SM è
uno dei migliori giochi sviluppati negli ultimi 20 anni.


Storia
E' un giorno qualsiasi del 1986 a Yokosuka e tre uomini si dirigono, senza invito,
verso il dojo di Hazuki.
Uno indossa abiti tipici cinesi, mentre gli altri due sono vestiti totalmente di nero.
Iwao Hazuki, un maestro di jujitsu, discute animatamente contro il cinese.
Inizia uno scontro e il figlio di Iwao, Ryo, tenta di aiutare suo padre;
ma il cinese è molto piu' forte di lui.
Durante il combattimento viene chiesto più volte ad Iwao di restituire lo specchio.
E' qui che Ryo scopre che suo padre, in passato, ha ucciso più persone.
Iwao è per terra senza alcuna difesa, Ryo tenta di difenderlo ma non ci riesce e suo padre
viene ucciso.
Lan Di è il nome dell'assassino di suo padre e adesso tocca a lui capire perché suo
padre è morto, chi è Lan Di e perché voleva lo specchio a tutti i costi.


Per la citta'
La vita, nel piccolo paese di Yokosuka, scorrerà normalmente mentre noi, con il nostro
alter ego, inizieremo le ricerche per capire dove Lan Di si nasconde e perché ha ucciso nostro
padre.
Così inizieremo a camminare per le vie del paese alla ricerca di informazioni, persone e luoghi.
Noi saremo liberi di decidere se andarci a prendere una Coca Cola oppure pedinare il
farabutto di turno per scovare il luogo di ritrovo della banda.
Tutto ciò che vorremo fare ci sarà concesso; abbiamo solamente pochissime restrizioni,
alle 12 pm dobbiamo recarci a casa per la buonanotte.

Durante il nostro peregrinare, dovremo scoprire indizi se realmente vorremo sapere il
perché della morte di nostro padre.
Allora avremo degli appuntamenti che verranno segnati nella nostra agenda e che dovranno
essere rispettati; alcuni di questi avranno anche un orario.


Conclusione
Con SM Yu Suzuki dimostra che si possono realmente realizzare dei giochi molto
liberi dai binari della storia.
La storia è fantastica e, continuando nella saga, dovrete spostarvi per interi continenti.
Il tutto è accompagnato da una realizzazione tecnica eccezzionale. Nel gioco non è
presente nessun FMV, gli intermezzi sono realizzati con la grafica renderizzata in tempo reale,
che non possono non lasciare di stucco il giocatore e chi guarda il monitor assieme a lui
(indimenticabile la scena della cascata e del falco in SMII).
SM si snoda in vari sottogiochi che faranno allontanare momentaneamente il giocatore
dalla storia principale e regaleranno qualche emozione in più.

Durante la storia sarete chiamati a partecipare a combattimenti con più persone o singoli,
a sezioni di laser game e quant'altro presente nella storia dei videogame.

Il comparto audio presenta dei brani musicali eccezionali che vorrete risentire ancora una volta
e che fischierete per strada.

Uniche note dolenti sono il sistema di controllo durante il combattimento contro più persone e
la longevità del titolo.
Il sistema adottato è "simile" a quello di Zelda: Ocarina of Time. Però, mentre
nel secondo potete puntare un nemico e cambiarlo con un altro quando volete, qui dovrete abbattere
il nemico prima di passare al successivo; e questo non è molto bello mentre altri tre scagnozzi
vi picchiano alle spalle.
Questo difetto è in parte risolto nel secondo capitolo.

La longevità è assicurata dalla saga e dal numero dei GD-Rom presenti per ogni serie ma,
difficilmente, lo rigiocherete spesso soprattutto se lo finirete scoprendone tutti i particolari
alla prima partita.

SM è un gioco da avere a tutti i costi.
Se siete dei patiti dell'Oriente potrete vedere tanti luoghi tipicamente orientali molto reali che
cattureranno la vostra attenzione.


Grafica: 10/10
Sonoro: 10/10
Giocabilita': 9/10
Longevita': 7/10

Totale: 9/10