Autore Topic: I preti pedofili e le direttive del Vaticano.  (Letto 21665 volte)

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Offline Gunny

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #30 il: 18 Mag 2007, 11:54 »
Citazione da: "Daimon"
Risolta la sfera di lollolandia andiamo appresso.


Così sia^^
In fin dei conti ci sta chi fa battaglia di retroguardia, altrimenti la dialettica hegeliana ne soffre.

Il fatto é che assecondando tendenze simili (quando dovrebbe 'rispettarle' ma tenerle ben lontane da leggi e istituzioni statali) l'Italia imbocca una strada che non é quella della 'civile Europa' di cui tanto crediamo di far parte, bensì andiamo appunto in direzioni più medioriental/cammellare, il che alla lunga non ci mette troppo in condizione di fare la predica a chi viene in italia e si comporta come fosse la Disneyland degli stupri di gruppo.

Offline Giobbi

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #31 il: 18 Mag 2007, 11:58 »
Citazione da: "Daimon"


Per la chiesa un prete e' sempre un prete, qualsiasi cosa faccia,
sta a lei giudicarlo,nel caso punirlo, scomunicarlo ecc, punto.



Nonostante sia proferito dal lolloso daimon questo é il punto.

Anche i i figli di satana pensano così.

Se la chiesa vuol essere fuorilegge, che sia trattata da fuorilegge.

Wanted.

Offline Daimon

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #32 il: 18 Mag 2007, 12:07 »
Eh ma io dicevo esattamente quello.

Semplicemente a differenza di molti non trovo difficile separare le due
sfere.
Se lo stato laico italiano ha problemi con le ingerenze della chiesa
che le risolva, e io supportero' ovviamente il mio stato laico.

Se pero' vedo che appena un prete delinque si alzano le folle che
non vogliono risolvere i problemi del laicismo in italia, ma pretendono
che la chiesa si riformi come piace a loro, o che queste ingerenze
si possano risolvere mettendo bombe in vaticano,ecco, in questo caso dissento.


Meno allarmismo, basta aspettare, e pretendere un governo espressione
del laicismo, le ingerenze della Chiesa saranno sempre minori.
Il lavoro degli atei non deve essere imputare alla chiesa di raccontare
"favolette", ma di pretendere dal suo Stato un comportamento da Europa
laica.
Non ci servono oddifreddi che calcolano geometricamente che dio
non esiste, ma solo politici non filocristiani.

La Chiesa sara' sempre piu' folklore in europa, in inghilterra avranno
quellos figato di carlo noi il papa, la via e' questa ed e'  lapalissiana.
Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth.<br />Hosanna in excelsis.<br />Benedictus qui veni

Offline Gunny

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« Risposta #33 il: 18 Mag 2007, 12:10 »
Ah beh, allora in questo senso sono d'accordo con te.

Offline alpha83it

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #34 il: 18 Mag 2007, 12:12 »
Citazione da: "Daimon"

Solo che io non mi stupisco ne pretendo che l'oddifreddi del caso smetta
di speculare di cose che non gli competono .
Non vedo quindi perche non si faccia lo stesso con la Chiesa.

Che non e' un'associazione di volontariato, e non ha alcun obbligo di
uniformarsi, ne di fare cose che piacciano agli ateucci.

Il discorso legale l'ho risolto prima, c'e' poco da dire: un cittadino italiano
sottosta' alla legge italiana.



Parlo a titolo personale.

Le gerarchie cattoliche hanno tutto il diritto a esprimersi, ma deve essere chiaro che io o chiunque altro ha lo stesso diritto di non essere d'accordo. Mi sembra che ci sia in Italia un ritorno alla cattolicità, e non c'è nulla di male, se non fosse che sono coloro che dovrebbero garantire la laicità dello stato, la sua imparzialità, i politici, a professare in modo così sfacciato la loro fede religiosa.

Offline Daimon

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« Risposta #35 il: 18 Mag 2007, 12:29 »
Hai ragionissimo alpha, ma dove lo vedi il ritorno alla cattolicita'?
Intendo lo vedi in qualche espressione nazionale o attorno a te?
Perche io veramente non lo noto.

Poi, l'espresisone di critica e' diritto di tutti. Mi piace meno quando la critica
si trasforma in "preti=pervertiti!" "abbattiamo la chiesa", come mi
irrita qualsiasi esternazione eccessiva.

Ah e chiariamo, io sono troppo liberale per impedire anche questo,
pero mentre a una critica non rispondo piccato, a questi atteggiamenti
rispondo piccato, facendo presenti questi fatti.
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Offline alpha83it

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« Risposta #36 il: 18 Mag 2007, 12:41 »
Citazione da: "Daimon"
Hai ragionissimo alpha, ma dove lo vedi il ritorno alla cattolicita'?
Intendo lo vedi in qualche espressione nazionale o attorno a te?
Perche io veramente non lo noto.


Il Family day, così come l'astensionismo al referendum sulla procreazione assistita, sono stati presentati come ritorno dei cattolici. Ora vogliono andare contro il testamento biologico e l'aborto, contro cioè il diritto della persona di decidere del proprio corpo. Per quanto mi riguarda possono manifestare tutto l'anno, ma si devono rendere conto che nessuno li obbliga ad abortire o ad andare contro i loro preziosi dogmi, è un diritto garantito a chi vuole usufruirne.

Citazione da: "Daimon"

Poi, l'espresisone di critica e' diritto di tutti. Mi piace meno quando la critica
si trasforma in "preti=pervertiti!" "abbattiamo la chiesa", come mi
irrita qualsiasi esternazione eccessiva.

Ah e chiariamo, io sono troppo liberale per impedire anche questo,
pero mentre a una critica non rispondo piccato, a questi atteggiamenti
rispondo piccato, facendo presenti questi fatti.


Si, ma se la discussione inizia con toni da "chi non è con noi è contro di noi", "noi conosciamo la verità, se non ci state ad ascoltare andrete all'inferno", beh, non c'è molto spazio per un dibattito serio...

Offline Daimon

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« Risposta #37 il: 18 Mag 2007, 12:48 »
Il family dai gia', non l'ho proprio cagato, giustamente potrebbe essere
considerato espressione di filocattolici, ma non per forza.
Io sono con loro eppure come hai appurato su, sono anche per uno
stato laico.

Comunque se la partecipazione e' stata alta puo essere pure considerato
come un segno in quel senso, si.


Per la seconda questione, beh e' proprio cosi', i cattolici "hanno" la
verita', letteralmente, e difatti dici bene, non c'e' alcun dibattito da aprire
sulla questione ontologica.

C'e' solo da dire "aho noi come italia laica ce ne frega al cazzo delle
vostre idee, che potete tranquillamente professare; pero' noi abortiamo,
ci accoppiamo con lo stesso sesso e accusiamo col nostro sistema
giuridico i vostri preti".
Punto.

C'e' spazio solo per critiche inerenti alla convinvenza, non sull'oggetto
della fede.
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Offline Wis

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« Risposta #38 il: 18 Mag 2007, 14:47 »
Citazione da: "Daimon"
pero' noi abortiamo,
ci accoppiamo con lo stesso sesso e accusiamo col nostro sistema
giuridico i vostri preti
C'e' spazio solo per critiche inerenti alla convinvenza, non sull'oggetto
della fede.

Non in questo ambito, forse, ma se l'opinione su aborto e omosessualità possono essere basate su quella che il cattolicesimo definisce la sua "guida" (la Bibbia), altrattanto non si può dire della pretesa di essere superiori alla legge.
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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #39 il: 18 Mag 2007, 18:30 »
Citazione da: "Daimon"
Lo so che lo e'.
La Chiesa pure dice cose che lo sono, perche essa cosi' e'.
Il fatto che agli ateucci paia lolloso lo so; sai a me quanto fa ridere
quel ridicolo di oddifreddi e i suoi seguaci?[]
Perché mai "ridicolo", di grazia?

RESPECT
Tutto è relativo, tranne quello a cui crediamo.
Riflettere Essere Scoprire Praticare Esprimere Convivere Tornare

Offline Daimon

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« Risposta #40 il: 18 Mag 2007, 19:10 »
Perche' e' un'inutile spocchioso.
Oramai se qualsiasi  tecnico e' laureato in matematica per
dire, puo avere voce in capitolo su psicoanalisi, teologia psicologia.
Ovvero di fronte a questioni che ignora non si comporta da
ignorante, qual'e' ma da saccente tuttologo.

Ora finche' lo fa al bar a me sta bene, se scrive libri come:
"Perche' non possiamo essere cristiani" pieno di stereotipi vecchi
,se va bene, di un centinaiao di anni, accozzaglia di improbabili
teorie tipo che i polacchi sono cattolici perche avrebbero una lingua
con poche consonanti, altrimenti sarebbero, tipo protestanti,
che secondo lui e' meglio.
Vaneggiamenti su come la religione della grande madre sarebbe
giusta e piu "scientifica" perche mette al centro la donna e la
sua profusione di fertilita' e abbondanza. (un bel colpo anche
per le giovani wicca che compreranno i suoi libri)
Mettendoci del suo quando fa risalire l'etimologia di cristiano a cretino.
Castronerie e bizzarri ricami attorno ad un  certo orologio cellulare
con cui stabilire la nascita di adamo ed eva...

Insomma serie di baggianate e di incursioni in campi che non gli
competono.
Riciclaggio di idee di secoli fa, cosi per farsi grosso.

A questo punto, beh un po mi indispone, quindi lo faccio presente
e dico cosa penso del tale.

Poi per carita', il problema e' chi se li compra i suoi libri.
Io preferisco atei come che ne so... la hack che quando il solito
giornalista le chiede

"ma quando vede le stelle a cosa pensa?"
lei
"beh a palle di gas"
"il rapporto fra lei e dio"
"non credo sia necessario dio"
Vedi, ecco un ateo per bene.

No a oddifreddi non gli basta far soldi risolvendo integrali.

Pero' cosi' si va un po' tanto ot eh..

Il mio in definitiva era un inciso dove prendevo oddifreddi come
il tipico ateo che si impiccia eccessivamente con spocchia di cose
che non gli competono , pretendendo che esse si adeguino a lui.

questo e'.
Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth.<br />Hosanna in excelsis.<br />Benedictus qui veni

Offline Gatsu

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« Risposta #41 il: 19 Mag 2007, 15:29 »
L'avvenire:

"Secondo il quotidiano, "quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un'importante istruzione atta a 'istruire' i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile". Insomma, insiste il giornale della Cei, il documento altro non sarebbe che "un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali"."

A questo punto sarei curioso di leggere il testo di queste "norme rigorose". Si trova?

Offline Gatsu

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #42 il: 19 Mag 2007, 15:52 »
Editoriale completo dell'avvenire:

Ognuno, evidentemente, si consola come vuole. O, meglio, come può. Così stupisce solo in parte che dinanzi alla vitalità cattolica documentata sabato scorso in Piazza San Giovanni, ci sia chi trovi benefico sfogo a rovistare nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche lisca di pesce o di qualche uovo in decomposizione. Confidando magari che qualche organo di informazione, più o meno clandestino, non faccia troppo lo schizzinoso, e rilanci generosamente il tutto, offrendo al proprio pubblico come sicuro il cibo ampiamente avariato.
Ci riferiamo ad un documentario su preti cattolici e abusi sessuali che, mandato in onda dalla Bbc nel 2006, viene oggi sottotitolato in italiano da Bispensiero, sito di amici siciliani di Beppe Grillo, e caricato su Video Google, dove pare abbia un certo successo. A proposito di bocche buone. Si tratta di un pot-pourri di affermazioni e pseudo-testimonianze che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese, la quale invitò l'augusta Bbc a "vergognarsi per lo standard giornalistico usato nell'attaccare senza motivo Benedetto XVI".
Il pezzo forte del servizio infatti consisteva (e ancora consiste) nell'accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto "garante" per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - del testo Crimen sollicitationis, che è un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962. Da notare la data: nel 1962 infatti Joseph Ratzinger non era certo prefetto della futura Congregazione per la dottrina della fede, essendo in quel tempo ancora teologo molto impegnato nella sua Germania.
C'è da dire che quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un'impor tante istruzione atta ad «istruire» i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile. In particolare, trattava delle violazioni del sacramento della confessione. Da notare che l'Istruzione richiedeva il segreto del procedimento canonico per permettere ad eventuali testimoni di farsi avanti liberamente, sapendo che le loro deposizioni sarebbero state confidenziali e non esposte a pubblicità. E di conseguenza anche la parte accusata non vedesse infamato il proprio nome prima della sentenza definitiva.
Insomma, un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali. E che il testo Crimen Sollicitationis non fosse pensato per tale fine lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica. Misura che semmai dà l'idea della serietà del documento e di coloro che lo formularono, se si pensa che in base alla legge italiana il privato cittadino (tale è anche il vescovo e chi è investito di autorità ecclesiastica) è tenuto a denunciare solo i crimini contro l'autorità dello Stato, per i quali infatti è prevista la pena dell'ergastolo.
Senza contare che Joseph Ratzinger, più tardi diventato sì prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato - ma siamo nel maggio 2001 - una Lettera ai Vescovi e altri Ordinari e Gerarchi della Chiesa Cattolica, pubblicata anche negli Acta Apostolicae Sedis, dove si prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Segno, per chi abbia un minimo di buon senso giuridico, della volontà romana non certo di occultare, ma di dare piuttosto il massimo rilievo a certi reati, riservandone il giudizio non a realtà "locali", potenzia lmente condizionabili, ma ad uno dei massimi organi della Santa Sede.
Questa, e non altra, è stata la posizione della Chiesa cattolica sui reati ad essa interni di pedofilia. Questa, e non altra, la limpida testimonianza del nostro Papa che in tempi non sospetti si scagliò contro la sporcizia nella Chiesa.
I calunniatori dovrebbero chinare il capo e chiedere scusa.

---

Ora, secondo loro nel 1962 Ratzinger faceva altro. Non conosco molto la sua biografia, ma mi sembra strano che la BBC tiri in ballo il papa senza nemmeno controllare le date. Dopodichè mi lascia perplesso questo passaggio:

"E che il testo Crimen Sollicitationis non fosse pensato per tale fine lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica. Misura che semmai dà l'idea della serietà del documento e di coloro che lo formularono, se si pensa che in base alla legge italiana il privato cittadino (tale è anche il vescovo e chi è investito di autorità ecclesiastica) è tenuto a denunciare solo i crimini contro l'autorità dello Stato, per i quali infatti è prevista la pena dell'ergastolo [...] dove si prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa"

Io capisco che:
a) i preti non sono tenuti a denunciare niente perchè la legge non ne prevede l'obbligo (ottima scusa eh!)
b) che in ogni caso i panni sporchi si lavano in casa

o no?

Offline Gatsu

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #43 il: 19 Mag 2007, 15:56 »
Link Crimen: http://www.indicius.it/religioni/crimen_english.pdf

---

Wikipedia mi soccorre:

Crimen sollicitationis (in latino "crimine di adescamento") è un documento segreto emesso dal Santo Ufficio del Vaticano (adesso conosciuto come Congregazione per la Dottrina della Fede) nel 1962, che fornisce istruzioni ai vescovi cattolici su come trattare i casi nei quali i preti erano accusati di usare la segretezza del confessionale per fare avances sessuali ai penitenti.[1] Non solo, tramite esso si danno istruzioni su come porsi innanzi a casi di "crimini peggiori", nei quali un prete è sessualmente coinvolto con un animale, bambino o uomo. Gli avvocati canonici sono in disaccordo sul limite temporale secondo il quale il documento sarebbe ancora in vigore. Tale documento è stato redatto dal Cardinale Alfredo Ottaviani e approvato da papa Giovanni XXIII.

Il documento invoca segretezza sia per i casi trattati che per il documento stesso. Esso impone segretezza persino sulle vittime degli abusi sessuali. Sono imposte misure estreme per la violazione della segretezza, comprese la scomunica, la quale può essere inflitta e tolta solo dal papa in persona. Alcuni vescovi, come conseguenza, sostengono di non averne mai conosciuto l'esistenza.

La prima volta che Crimen sollicitationis apparve sotto i riflettori fu nel 2001 in quanto ne fu fatta menzione in una lettera scritta dall'allora Cardinale Ratzinger ai vescovi del mondo, riguardante nuove procedure atte a fronteggiare le accuse sugli abusi sessuali minorili da parte di preti cattolici.[2] I legali coinvolti nei casi contro la Chiesa (numerosi negli Stati Uniti) hanno sostenuto che il documento è prova di ostruzione alla giustizia (obstruction of justice). Come risposta, i difensori della condotta della Chiesa hanno sostenuto che la pratica della segretezza riguardava solo le leggi canoniche (la cui conseguenza estrema alla violazione era la scomunica) e che ciò non impediva ad un vescovo di riferire alle autorità civili su casi di pedofilia interna. Essi hanno inoltre sostenuto che, siccome il documento imponeva segretezza, sarebbe stato improbabile poter influenzare le azioni dei funzionari della Chiesa, tranne quelle di cui si era a conoscenza.

Merita menzione il fatto che, mentre il paragrafo 1 del documento sembra limitare la sua applicazione ai casi di "tentazione" di un penitente da parte di un prete:
Collabora a Wikiquote    
«Il crimine di sollecitazione subentra allorquando un prete tenta un penitente ... nell'atto sacramentale della confessione, sia prima che immediatamente dopo ... verso questioni impure o oscene»
   
(Trad.)

L'articolo 72 specifica che:
Collabora a Wikiquote    
«... queste cose che sono state stabilite riguardanti il crimine di sollecitazione ... sono altrettanto valide, cambiando solo quelle cose che devono essere cambiate a causa della loro stessa natura, per i crimini peggiori»
   
(Trad.)

Il termine "crimine peggiore" (definito nel paragrafo 71) fa riferimento agli abusi sessuali perpetrati da una persona di condizione clericale nei confronti di una persona dello stesso sesso, il che porta a concludere che le leggi date, incluso il giuramento alla segretezza, si applichino effettivamente alle vittime di abuso.

Offline alpha83it

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I preti pedofili e le direttive del Vaticano.
« Risposta #44 il: 21 Mag 2007, 08:59 »
Citazione da: "Daimon"
Perche' e' un'inutile spocchioso.
Oramai se qualsiasi  tecnico e' laureato in matematica per
dire, puo avere voce in capitolo su psicoanalisi, teologia psicologia.
Ovvero di fronte a questioni che ignora non si comporta da
ignorante, qual'e' ma da saccente tuttologo.

Ora finche' lo fa al bar a me sta bene, se scrive libri come:
"Perche' non possiamo essere cristiani" pieno di stereotipi vecchi
,se va bene, di un centinaiao di anni, accozzaglia di improbabili
teorie tipo che i polacchi sono cattolici perche avrebbero una lingua
con poche consonanti, altrimenti sarebbero, tipo protestanti,
che secondo lui e' meglio.
Vaneggiamenti su come la religione della grande madre sarebbe
giusta e piu "scientifica" perche mette al centro la donna e la
sua profusione di fertilita' e abbondanza. (un bel colpo anche
per le giovani wicca che compreranno i suoi libri)
Mettendoci del suo quando fa risalire l'etimologia di cristiano a cretino.
Castronerie e bizzarri ricami attorno ad un  certo orologio cellulare
con cui stabilire la nascita di adamo ed eva...

Insomma serie di baggianate e di incursioni in campi che non gli
competono.
Riciclaggio di idee di secoli fa, cosi per farsi grosso.

A questo punto, beh un po mi indispone, quindi lo faccio presente
e dico cosa penso del tale.

Poi per carita', il problema e' chi se li compra i suoi libri.
Io preferisco atei come che ne so... la hack che quando il solito
giornalista le chiede

"ma quando vede le stelle a cosa pensa?"
lei
"beh a palle di gas"
"il rapporto fra lei e dio"
"non credo sia necessario dio"
Vedi, ecco un ateo per bene.

No a oddifreddi non gli basta far soldi risolvendo integrali.

Pero' cosi' si va un po' tanto ot eh..

Il mio in definitiva era un inciso dove prendevo oddifreddi come
il tipico ateo che si impiccia eccessivamente con spocchia di cose
che non gli competono , pretendendo che esse si adeguino a lui.

questo e'.


Sai com'è, occhio per occhio dente per dente... Se la CEI si mette a parlare di come dovrebbe essere fatta la fecondazione assistita, Oddifreddi ha tutto il diritto di fare commenti sarcastici sulla Bibbia. E la CEI farebbe bene a piantarla di reagire come una checca isterica se qualcuno la critica.