Ma la perla del week-end, e direi anche della stagione concertizia estiva, musicalmente parlando, me la sono goduta ieri sera: i Massive Attack.
Gruppo inglese che tutti conoscerete, molto in voga negli anni '90, lanciato dall'allegra famiglia Cherry (il primo album prodotto da Cameron McVey coi soldi fatti dal primo album di Neneh Cherry. Poi con la barca di soldi che McVey farà coi Massive Attack ne farà ancora di più con Sugarbabes e All Saints) e famoso per la musica introspettiva ed i video più originali della storia.
Negli ultimi anni hanno vissuto un po' in sordina, han perso un elemento e pubblicato poco e per di più o remix o colonne sonore di film, o altra roba trascurabile (sta settimana mi ero preparato ascoltando cose che mi mancavano, ma avrei anche potuto farne a meno).
Il concerto si svolgeva nel piazzale di una villa enorme, al centro tra un enorme colonnato a semicerchio, e dei giardini. Ci ero andato con mia cugina, suo marito ed il loro bimbo di 2 mesi. Appena entrati una giornalista mi vede col passeggino e mi intervista (ma secondo me ad attirarla è stata la mia maglietta Spongebob!).
Alle 21.30 avrebbe dovuto iniziare il concerto, ma invece è iniziato... un temporale. Con tanto di goccioloni enormi, fulmini, tuoni, gente che si riparava sotto al porticato, che in 5 minuti è arrivato a temperature da sauna. Sembrava non voler smettere, ma quando i Massive hanno iniziato, pioggia o non pioggia, mi sono fiondato davanti al palco. Ero lì tutto bagnato quando un ambulante passa e mi vende un impermeabile in morbido sacco di plastica a 5 euro. Lo tolgo dalla confezione, lo indosso e puff: era un impermeabile magggico: la pioggia ha smesso in 3 secondi!
La folla mi ha raggiunto, e vai col concerto!
Stavolta, memore della serata precedente, mi sono appostato più o meno in fondo allo spazio, con la mia fedele fotocamera in mano. L'acustica era perfetta, la gente (fottutissimi fumatori a parte) era molto più civile della sera precedente, e l'età media era tale da non farmi sentire mio nonno!
Anche i Massive hanno optato per lo schermone gigante dietro a loro. Uno schermone lungo e stretto sul quale scorrevano immagini 3D e scritte. Loro si vedevano poco, preferendo far concentrare l'attenzione sulle musiche e sul tabellone retrostante, su cui scorrevano scritte in italiano, massime e citazioni di personaggi famosi su pace, diritti, ambiente... Sotto al tabellone i soliti fari colorati ed il fumo. Degli artisti di vedevano solo le sagome nere davanti al colore accecante. Bell'effetto.
Parliamo della musica. Eccezionale. Per la maggior parte hanno attinto dai primi 3 album, ma c'erano degli inediti. Sul palco oltre ai due Massive, si alternavano il negrone ("Angel"), la negrona ("Unfinished Sympathy", "Daydreaming") e la bianchetta figa con chitarrona bianca ("Teardrops"). Robert (il bianco dei massive) negli anni ha lavorato molto sulla voce, raggiungendo un calore che una volta sono sicuro non aveva. Il nero invece sembrava senza voce, o forse era l'effetto "roco"...
Canzoni bellissime, eseguite benissimo, con un po' di varianti migliorative, e qualche esperimento così così ("Karmacoma" mi ha un po' deluso, con il ritornello troppo melodico). Alcune finivano in una lunga parte strumentale che si vivacizzava fino a farti quasi ballare. Davanti vedevo gente che saltava...
Robert parlava in italiano col pubblico, ed hanno suonato per due ore piene.
Anche qui in alcuni punti ero talmente rapito dalla musica e dall'atmosfera che avrebbero potuto darmi fuoco e non me ne sarei accorto (fino al ritornello almeno).
Voto all'esibizione: 9 abbondante
Voto al concerto: 6 perché a fronte di un pagamento di 5 euro per il parcheggio in un prato, siamo stati bloccati 20 minuti all'uscita perché TUTTE le auto cercavano di uscire contemporaneamente dagli unici due metri di buco nella recinzione. Sembravamo le galine quando getti il grano nella ciotola e ci si avventano tutte assieme!
Al prossimo concerto ci sarò! Nevicasse.
TB
PS: Per i metallari veneti: mercoledì nella stessa piazza ci sono Whitesnake+Europe. Sappiatelo!